21 dicembre 2019 Santa Monica- Twentynine Palms
21 dicembre 2019 Santa Monica - Twentynine Palms
Anche stamattina sveglia prestissimo, stavolta il jet lag ci perseguiterà per tutto il viaggio... è talmente presto che quando andiamo alla reception per la colazione, la ragazza non ha ancora aperto e ha ancora i capelli bagnati!
Approfittiamo dell'orario per aggiungere un paio di tappe al nostro OTR... Prima destinazione, la casa di Marty Mc Fly, ad Arleta, un sobborgo a nord di LA.
Stavolta la luce è giusta, anche se il meteo non è dei migliori, dopo la giornata soleggiata di ieri, stamattina il cielo è bigio.
Non contenti, proseguiamo una delle location più nostalgiche della cinematografia... le Music Box Steps delle comiche di Laurel&Hardy...
Sono molto diverse da come si vedono nella comica, circondate da abitazioni che negli anni '30 non si immaginavano nemmeno.
Il nostro navigatore ci porta nel punto più alto della scalinata, ma la parte carina da vedere è in basso.
C'ero già stato ad inizio 2013 e a memoria riesco a ritrovare la strada da Descanso Drive a North Vendome Street, dove all'incrocio con Del Monte Drive parte la scalinata!
Perdiamo un po' di tempo a sghignazzare sulle scalinata, qualche foto scema e poi via, riusciamo a partire in direzione di Twentynine Palms prima delle 9.
Tiriamo dritti fino a Yucca Valley, dove ci fermiamo al primo Walmart del viaggio, per recuperare birretta, pranzo e colazione, più il solito assortimento di schifezze da On The Road e fregnacce varie. Il Walmart è davvero un mondo a se, non può mancare!
Arriviamo al nostro Motel, il 9 Palms Inn... molto colorato e variopinto, in generale avrebbe bisogno di una ristrutturazione, però è pulito e per una notte va benissimo, in camera c'è tutto quello che serve, dalla macchinetta del caffé al microonde.
Il proprietario è un indiano d'India, anzianotto, sordo e sorridente, quando parla con noi ciondola la testa come solo gli indiani d'India sanno fare, ci da qualche indicazione, noi lasciamo i bagagli e filiamo via verso il Joshua Tree.
La giornata continua ad essere grigia e monocromatica, paghiamo il nostro accesso al gabbiotto ed eccoci, siamo nel parco!
Sosta picnic alla Split Rock, panino, birretta (mi sa che non si potrebbe...) e ci facciamo il breve trail lì intorno.
Giriamo dietro la roccia e ...
Ma c'è la Millennium Falcon Rock!!!
😂😂😂😂
Saltiamo la Skull Rock per sociopatia conclamata, in quanto è piena di gente che che brulica intorno alla roccia per scattare il Selfie perfetto e proseguiamo verso gli altri viewpoint.
Molto carino il Geology Trail, una strada sterrata che porta al centro della vallata del Joshua Tree, non è una sterrata facile ed in alcuni punti è messa maluccio, ma è molto interessante.
Decidiamo di rinviare la Hidden Valley a domattina, sperando nel meteo (poveri illusi...) e per raggiungere Keys View al tramonto, in attesa di un'esplosione di colori (poveri illusi n° 2...).
Però siamo davvero soddisfatti, la vallata è davvero bella e dispersa, bastano poche miglia per essere soli!
Ma soprattutto, sono contento che Barbara apprezzi il parco anche se la giornata non è delle migliori, il cielo bigio spegne i colori delle rocce e la situazione peggiora una volta arrivati a Keys View, dove avevamo previsto di vedere il tramonto...
Infatti, si è alzato anche un bel vento teso e fresco, che accoppiato col grigiore generale ci fa fare un giro abbastanza veloce.
Quindi niente tramonto radioso, niente foto notturne senza inquinamento luminoso...
😡
Torniamo abbastanza in fretta verso il motel per riposarci un po' e qui perdo la mia battaglia col sonno... mi appisolo sul letto come una pera cotta fino a che Barbara non mi sveglia per andare a cena.
Stasera avevamo prenotato a Kitchen in The Desert, un piccolo locale con una cucina molto particolare, con influenze caraibiche e un grande difetto... non ha la birra!!!
Anzi, 2... è buio, le lampadine di design saranno pure carine, ma fanno la luce di una candela... SPENTA!
Ci prendiamo l'antipasto di tacos fatte a mano e guacamole, un'ottima carne con la salsa chimichurry, un hamburger, un paio di Bitters e soda da bere, molto piacevoli, e poi, finalmente... NANNA!
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Anche stamattina sveglia prestissimo, stavolta il jet lag ci perseguiterà per tutto il viaggio... è talmente presto che quando andiamo alla reception per la colazione, la ragazza non ha ancora aperto e ha ancora i capelli bagnati!
Approfittiamo dell'orario per aggiungere un paio di tappe al nostro OTR... Prima destinazione, la casa di Marty Mc Fly, ad Arleta, un sobborgo a nord di LA.
Stavolta la luce è giusta, anche se il meteo non è dei migliori, dopo la giornata soleggiata di ieri, stamattina il cielo è bigio.
Non contenti, proseguiamo una delle location più nostalgiche della cinematografia... le Music Box Steps delle comiche di Laurel&Hardy...
Sono molto diverse da come si vedono nella comica, circondate da abitazioni che negli anni '30 non si immaginavano nemmeno.
Il nostro navigatore ci porta nel punto più alto della scalinata, ma la parte carina da vedere è in basso.
C'ero già stato ad inizio 2013 e a memoria riesco a ritrovare la strada da Descanso Drive a North Vendome Street, dove all'incrocio con Del Monte Drive parte la scalinata!
Perdiamo un po' di tempo a sghignazzare sulle scalinata, qualche foto scema e poi via, riusciamo a partire in direzione di Twentynine Palms prima delle 9.
Tiriamo dritti fino a Yucca Valley, dove ci fermiamo al primo Walmart del viaggio, per recuperare birretta, pranzo e colazione, più il solito assortimento di schifezze da On The Road e fregnacce varie. Il Walmart è davvero un mondo a se, non può mancare!
Arriviamo al nostro Motel, il 9 Palms Inn... molto colorato e variopinto, in generale avrebbe bisogno di una ristrutturazione, però è pulito e per una notte va benissimo, in camera c'è tutto quello che serve, dalla macchinetta del caffé al microonde.
Il proprietario è un indiano d'India, anzianotto, sordo e sorridente, quando parla con noi ciondola la testa come solo gli indiani d'India sanno fare, ci da qualche indicazione, noi lasciamo i bagagli e filiamo via verso il Joshua Tree.
La giornata continua ad essere grigia e monocromatica, paghiamo il nostro accesso al gabbiotto ed eccoci, siamo nel parco!
Sosta picnic alla Split Rock, panino, birretta (mi sa che non si potrebbe...) e ci facciamo il breve trail lì intorno.
Giriamo dietro la roccia e ...
Ma c'è la Millennium Falcon Rock!!!
😂😂😂😂
Saltiamo la Skull Rock per sociopatia conclamata, in quanto è piena di gente che che brulica intorno alla roccia per scattare il Selfie perfetto e proseguiamo verso gli altri viewpoint.
Molto carino il Geology Trail, una strada sterrata che porta al centro della vallata del Joshua Tree, non è una sterrata facile ed in alcuni punti è messa maluccio, ma è molto interessante.
Decidiamo di rinviare la Hidden Valley a domattina, sperando nel meteo (poveri illusi...) e per raggiungere Keys View al tramonto, in attesa di un'esplosione di colori (poveri illusi n° 2...).
Però siamo davvero soddisfatti, la vallata è davvero bella e dispersa, bastano poche miglia per essere soli!
Ma soprattutto, sono contento che Barbara apprezzi il parco anche se la giornata non è delle migliori, il cielo bigio spegne i colori delle rocce e la situazione peggiora una volta arrivati a Keys View, dove avevamo previsto di vedere il tramonto...
Infatti, si è alzato anche un bel vento teso e fresco, che accoppiato col grigiore generale ci fa fare un giro abbastanza veloce.
Quindi niente tramonto radioso, niente foto notturne senza inquinamento luminoso...
😡
Torniamo abbastanza in fretta verso il motel per riposarci un po' e qui perdo la mia battaglia col sonno... mi appisolo sul letto come una pera cotta fino a che Barbara non mi sveglia per andare a cena.
Stasera avevamo prenotato a Kitchen in The Desert, un piccolo locale con una cucina molto particolare, con influenze caraibiche e un grande difetto... non ha la birra!!!
Anzi, 2... è buio, le lampadine di design saranno pure carine, ma fanno la luce di una candela... SPENTA!
Ci prendiamo l'antipasto di tacos fatte a mano e guacamole, un'ottima carne con la salsa chimichurry, un hamburger, un paio di Bitters e soda da bere, molto piacevoli, e poi, finalmente... NANNA!
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