22 dicembre 2019: Twentynine Palms - Borrego Springs
Domenica 22 dicembre 2019
Colazione in camera con caffè e biscotti dopo una gran bella dormita: la stanza è sgarrupata, ma il letto è fantastico!
Prima delle otto siamo già in marcia, appena entrati nel parco prendo il volante ... che meraviglia guidare su queste strade, non me lo ricordavo più. Sono i miei primi chilometri americani da quando mi sono trasferita a Roma ... ragazzi, che differenza. Dopo due anni a fare Viale Marconi col coltello tra i denti gridando banzaiiii due volte al giorno, niente mi fa più paura. A parte la miopia galoppante, ma vabbè 😁
Del tutto a sorpresa mi sono trovata completamente a mio agio sul bestione, manco fosse la mia microKia da combattimento, a prescindere dal fatto che a quest'ora e su questa strada potrei fare al massimo la constatazione amichevole con un cactus 🙈
Facciamo una breve sosta alla Skull Rock, finalmente solitaria, e naturalmente non ci possiamo esimere dal documentare il quotidiano attacco di scemitudine :)
Il meteo non ci è amico neanche oggi, pazienza. Ci vuol altro per farci passare il buonumore: siamo in ferie, siamo in viaggio, siamo lontani da casa e tra due giorni è Natale, chi più fortunato di noi? il Grinch, sono il Grinch! [agghiacciante risata malvagia 💣]
Quando il posto comincia ad essere troppo affollato - è arrivata un'altra coppia 😒 - ce ne andiamo a fare due passi nella Hall of Horror, che a dispetto del nome e del cielo grigio è un posto affascinante.
Scegliamo poi il trail della Hidden Valley, nel travelbook ne abbiamo una discreta lista, un po' per abitudine e un po' perché finché non sei in giro non ti rendi conto di cosa voglia dire esattamente "tramonto alle 16.42" anche se sei @pandathegreat e sono almeno dieci anni che predichi sul forum che non si guida con il buio nei parchi americani 😀
Studiando il da farsi abbiamo calcolato un'oretta per questo trail qua, venti minuti per quella passeggiata là, una sosta al volo per quel panorama lì ... ma come google maps non fa pipì, non fa la spesa, non trova traffico, così le mappe del NPS non scattano cinquantasette foto di fronte e di profilo a ogni rametto che gli si para sul cammino, quindi dei tre o quattro trail inizialmente vagheggiati, nel Joshua Tree alla fine facciamo solo questo.
Ma ne vale la pena, ci è piaciuto tantissimo, e anche se con il cielo azzurro sarebbe un'altra cosa, sono sicura che il sole estivo ci farebbe stramazzare a metà giro.
Usciamo dal parco da sud, e attraversandolo su una strada che si snoda bellissima tra panorami di bellezza desolante ci fermiamo brevemente anche al Cholla Garden. Ormai s'è fatta una certa, e c'è un sacco di gente in giro che disturba le nostre foto.
Ma non è questo il motivo per cui auguro a tutti una bella puncicata ... c'è scritto Stay on path dappertutto, quindi ... maremma impestata ladra, STATE SUL SENTIERO, MALEDETTI!
Sperando di cuore che la cassettina del pronto soccorso incatenata alla staccionata in entrata e contenente pinze e tenaglie serva presto a qualcuno di questi idioti, salutiamo con quest'ultima bella passeggiata il Joshua Tree ... chissà, magari un giorno tornerò col sole, anche se il mondo è grande e abbiamo un sacco di altri posti da vedere oltre gli USA.
Poco oltre l'uscita del parco imbocchiamo la splendida Box Canyon Road, riasfaltata di fresco e riaperta da poco dopo una disastrosa alluvione. Confesso che un paio di volte mi sono chiesta se stesse per arrivarne un'altra, ma ne siamo usciti sani e salvi e soddisfatti, è una strada bellissima.
Pranziamo nel desolato e desolante paesino di Mecca, squallido come solo le cittadine di provincia americane sanno essere, e ci godiamo un pranzo spettacolare da Taco Time, il cui indirizzo era già impostato sul navigatore alla partenza da Fiumicino: quando dico che siamo maniacali nella programmazione, intendo proprio che siamo maniacali 😎
Il taco con il cactus è di una bontà inaspettata e anche se da fuori - e anche da dentro 😁 - a questo posto non avrei dato un soldo, siamo veramente soddisfatti.
Mentre cercavo le foto del pranzo, ho trovato quella del momento in cui ieri da Walmart mi si è spezzato il cuore. Sono veronese, ho vissuto anni in Valpolicella e mi tocca vede' ste robe ... gna fo! 😭
Costeggiando il tetro e deprimente Salton Sea arriviamo a Borrego Springs, dove prendiamo possesso della nostra cameretta nel ridente (ehm) complesso del Borrego Springs Resort e Spa ... a dispetto del nome reboante e pieno di arie ingiustificate, abbiamo speso un centinaio di dollari a notte, del resto a chi può venire in mente di pernottare a Borrego Springs a dicembre? o in altri periodi, se è per questo, è una città incredibile ... nel senso che ancora non riesco a credere che sia una città e non un mucchietto di case sparse come coriandoli e ben lontane l'una dall'altra, con al centro un incrocio che si chiama Christmas Circle e chissà se a Pasqua cambia nome, e il buio intorno per chilometri 😁
Il letto è più grande della nostra stanza di Hiroshima compreso il bagno, c'è un angolo cucina, un bagno delle dimensioni del nostro appartamento di roma, qualche oggetto misterioso ignoto alla mia provetta casalinghitudine 😜
Usciamo subito per andare a fotografare le statue di metallo di Ricardo Breceda, vanto ed orgoglio di questa cittadina. Sono veramente orrende e mi esibisco in una serie di esecrabili cattiverie che se non altro fanno morir dal ridere il mio pandone.
Mediamente detesto gli snob che paragonano tutto a tutto, e tutto quel che hanno fatto prima è meglio di quel che stanno facendo adesso, ma spero di trovare compresione se dico che Roma mi ha viziata e sono diventata snob. Ancora di più, dico.
Dai, scherzo, ci siamo divertiti un sacco a sghignazzare di questo e di quello, e tutto sommato la presenza di questi orrendi bestioni dà un tocco surreale a un posto che altrimenti sarebbe insignificante.
Un paio di esempi di conversazioni di alto livello intellettuale, per farvi capire come fa a funzionare il nostro matrimonio ...
"Pa, c'è scritto cats, ma a me questi non sembrano gatti"
"Sai perché li hanno messi lì?"
"No, perchè?"
"Perchè quando uno li vede dalla strada dice ... sticats!"
No, non ho chiesto il divorzio, perché Paolo in cambio quando arrivano altri due turisti e io me ne esco candida candida con "Ma perchè quelli lì hanno noleggiato una Fiesta, sono poveri?" invece di vendermi al mercato degli schiavi si fa prendere da un attacco di ridarola ... insomma, il segreto di un matrimonio felice è racchiuso nel livello di scemitudine dei coniugi, che deve equivalersi: più alto è, più la storia funziona. Direi che non c'è spazio per i dubbi, su noi due :p
Le statue sono sparse in un raggio di chilometri, non esistendo il centro di Borrego Springs faccio anche fatica a dirvi se siano in città o fuori, di nuovo il meteo non invita all'entusiasmo e dopo un po' di comune accordo decidiamo che ne abbiamo abbastanza, andremo ancora solo a vedere il Dragone, la statua più famosa, e quelle che ci mancano continueranno a mancarci e ce ne faremo una ragione 😁
Il Dragone ha il suo porco fascino, lo ammetto, e per di più ci dice culo, ci sono due ragazzi che stanno facendo delle riprese e hanno predisposto un cerchio di luce proprio davanti al muso, ci dicono di approfittarne tranquillamente e ce la godiamo anche qui.
Prima di tornare in hotel facciamo un giro esplorativo a cercare i ristoranti che ci eravamo segnati a casa, e li troviamo, a Inculonia citeriore uno e a Sperdutopoli sud l'altro, più i due che avevamo già visto a Christmas Circle.
Questa non è una città, è il set di un film horror! Deserta, completamente buia a parte dove qualcuno si è fatto un po' prendere la mano dalle decorazioni natalizie, le case lontanissime una dall'altra, neanche l'ombra di un centro ... ridiamo a crepapelle raccontandoci storie di fantasmi e torniamo in hotel a rilassarci prima di cena.
Alla fine la scelta ricade sul Carlee, uno dei due sulla main street fantasma. Buonissima la cena, buonissima la birra (che ci offrono perché secondo loro ci hanno messo troppo a servirci ... non sanno che non ci avevamo nemmeno fatto caso, stiamo bene insieme, siamo in vacanza ... ma grazie!), simpaticissimo il personale. Hamburger & chips, ribs e insalata ... siamo proprio in America!
Colazione in camera con caffè e biscotti dopo una gran bella dormita: la stanza è sgarrupata, ma il letto è fantastico!
Prima delle otto siamo già in marcia, appena entrati nel parco prendo il volante ... che meraviglia guidare su queste strade, non me lo ricordavo più. Sono i miei primi chilometri americani da quando mi sono trasferita a Roma ... ragazzi, che differenza. Dopo due anni a fare Viale Marconi col coltello tra i denti gridando banzaiiii due volte al giorno, niente mi fa più paura. A parte la miopia galoppante, ma vabbè 😁
Del tutto a sorpresa mi sono trovata completamente a mio agio sul bestione, manco fosse la mia microKia da combattimento, a prescindere dal fatto che a quest'ora e su questa strada potrei fare al massimo la constatazione amichevole con un cactus 🙈
Facciamo una breve sosta alla Skull Rock, finalmente solitaria, e naturalmente non ci possiamo esimere dal documentare il quotidiano attacco di scemitudine :)
Il meteo non ci è amico neanche oggi, pazienza. Ci vuol altro per farci passare il buonumore: siamo in ferie, siamo in viaggio, siamo lontani da casa e tra due giorni è Natale, chi più fortunato di noi? il Grinch, sono il Grinch! [agghiacciante risata malvagia 💣]
Quando il posto comincia ad essere troppo affollato - è arrivata un'altra coppia 😒 - ce ne andiamo a fare due passi nella Hall of Horror, che a dispetto del nome e del cielo grigio è un posto affascinante.
Scegliamo poi il trail della Hidden Valley, nel travelbook ne abbiamo una discreta lista, un po' per abitudine e un po' perché finché non sei in giro non ti rendi conto di cosa voglia dire esattamente "tramonto alle 16.42" anche se sei @pandathegreat e sono almeno dieci anni che predichi sul forum che non si guida con il buio nei parchi americani 😀
Studiando il da farsi abbiamo calcolato un'oretta per questo trail qua, venti minuti per quella passeggiata là, una sosta al volo per quel panorama lì ... ma come google maps non fa pipì, non fa la spesa, non trova traffico, così le mappe del NPS non scattano cinquantasette foto di fronte e di profilo a ogni rametto che gli si para sul cammino, quindi dei tre o quattro trail inizialmente vagheggiati, nel Joshua Tree alla fine facciamo solo questo.
Ma ne vale la pena, ci è piaciuto tantissimo, e anche se con il cielo azzurro sarebbe un'altra cosa, sono sicura che il sole estivo ci farebbe stramazzare a metà giro.
Usciamo dal parco da sud, e attraversandolo su una strada che si snoda bellissima tra panorami di bellezza desolante ci fermiamo brevemente anche al Cholla Garden. Ormai s'è fatta una certa, e c'è un sacco di gente in giro che disturba le nostre foto.
Ma non è questo il motivo per cui auguro a tutti una bella puncicata ... c'è scritto Stay on path dappertutto, quindi ... maremma impestata ladra, STATE SUL SENTIERO, MALEDETTI!
Sperando di cuore che la cassettina del pronto soccorso incatenata alla staccionata in entrata e contenente pinze e tenaglie serva presto a qualcuno di questi idioti, salutiamo con quest'ultima bella passeggiata il Joshua Tree ... chissà, magari un giorno tornerò col sole, anche se il mondo è grande e abbiamo un sacco di altri posti da vedere oltre gli USA.
Poco oltre l'uscita del parco imbocchiamo la splendida Box Canyon Road, riasfaltata di fresco e riaperta da poco dopo una disastrosa alluvione. Confesso che un paio di volte mi sono chiesta se stesse per arrivarne un'altra, ma ne siamo usciti sani e salvi e soddisfatti, è una strada bellissima.
Pranziamo nel desolato e desolante paesino di Mecca, squallido come solo le cittadine di provincia americane sanno essere, e ci godiamo un pranzo spettacolare da Taco Time, il cui indirizzo era già impostato sul navigatore alla partenza da Fiumicino: quando dico che siamo maniacali nella programmazione, intendo proprio che siamo maniacali 😎
Il taco con il cactus è di una bontà inaspettata e anche se da fuori - e anche da dentro 😁 - a questo posto non avrei dato un soldo, siamo veramente soddisfatti.
Mentre cercavo le foto del pranzo, ho trovato quella del momento in cui ieri da Walmart mi si è spezzato il cuore. Sono veronese, ho vissuto anni in Valpolicella e mi tocca vede' ste robe ... gna fo! 😭
Costeggiando il tetro e deprimente Salton Sea arriviamo a Borrego Springs, dove prendiamo possesso della nostra cameretta nel ridente (ehm) complesso del Borrego Springs Resort e Spa ... a dispetto del nome reboante e pieno di arie ingiustificate, abbiamo speso un centinaio di dollari a notte, del resto a chi può venire in mente di pernottare a Borrego Springs a dicembre? o in altri periodi, se è per questo, è una città incredibile ... nel senso che ancora non riesco a credere che sia una città e non un mucchietto di case sparse come coriandoli e ben lontane l'una dall'altra, con al centro un incrocio che si chiama Christmas Circle e chissà se a Pasqua cambia nome, e il buio intorno per chilometri 😁
Il letto è più grande della nostra stanza di Hiroshima compreso il bagno, c'è un angolo cucina, un bagno delle dimensioni del nostro appartamento di roma, qualche oggetto misterioso ignoto alla mia provetta casalinghitudine 😜
Usciamo subito per andare a fotografare le statue di metallo di Ricardo Breceda, vanto ed orgoglio di questa cittadina. Sono veramente orrende e mi esibisco in una serie di esecrabili cattiverie che se non altro fanno morir dal ridere il mio pandone.
Mediamente detesto gli snob che paragonano tutto a tutto, e tutto quel che hanno fatto prima è meglio di quel che stanno facendo adesso, ma spero di trovare compresione se dico che Roma mi ha viziata e sono diventata snob. Ancora di più, dico.
Dai, scherzo, ci siamo divertiti un sacco a sghignazzare di questo e di quello, e tutto sommato la presenza di questi orrendi bestioni dà un tocco surreale a un posto che altrimenti sarebbe insignificante.
Un paio di esempi di conversazioni di alto livello intellettuale, per farvi capire come fa a funzionare il nostro matrimonio ...
"Pa, c'è scritto cats, ma a me questi non sembrano gatti"
"Sai perché li hanno messi lì?"
"No, perchè?"
"Perchè quando uno li vede dalla strada dice ... sticats!"
No, non ho chiesto il divorzio, perché Paolo in cambio quando arrivano altri due turisti e io me ne esco candida candida con "Ma perchè quelli lì hanno noleggiato una Fiesta, sono poveri?" invece di vendermi al mercato degli schiavi si fa prendere da un attacco di ridarola ... insomma, il segreto di un matrimonio felice è racchiuso nel livello di scemitudine dei coniugi, che deve equivalersi: più alto è, più la storia funziona. Direi che non c'è spazio per i dubbi, su noi due :p
Le statue sono sparse in un raggio di chilometri, non esistendo il centro di Borrego Springs faccio anche fatica a dirvi se siano in città o fuori, di nuovo il meteo non invita all'entusiasmo e dopo un po' di comune accordo decidiamo che ne abbiamo abbastanza, andremo ancora solo a vedere il Dragone, la statua più famosa, e quelle che ci mancano continueranno a mancarci e ce ne faremo una ragione 😁
Il Dragone ha il suo porco fascino, lo ammetto, e per di più ci dice culo, ci sono due ragazzi che stanno facendo delle riprese e hanno predisposto un cerchio di luce proprio davanti al muso, ci dicono di approfittarne tranquillamente e ce la godiamo anche qui.
Questa non è una città, è il set di un film horror! Deserta, completamente buia a parte dove qualcuno si è fatto un po' prendere la mano dalle decorazioni natalizie, le case lontanissime una dall'altra, neanche l'ombra di un centro ... ridiamo a crepapelle raccontandoci storie di fantasmi e torniamo in hotel a rilassarci prima di cena.
Alla fine la scelta ricade sul Carlee, uno dei due sulla main street fantasma. Buonissima la cena, buonissima la birra (che ci offrono perché secondo loro ci hanno messo troppo a servirci ... non sanno che non ci avevamo nemmeno fatto caso, stiamo bene insieme, siamo in vacanza ... ma grazie!), simpaticissimo il personale. Hamburger & chips, ribs e insalata ... siamo proprio in America!
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