Giovedì 25 agosto 2022
Giovedì 25 agosto 2022
Stamattina a colazione sono stata indecorosa, ma è così buona, così ... commestibile 😁 che è impossibile resistere. Salmone (slurp), formaggio, due cornetti. Due, e sono ancora entrambi sulla mia coscienza e sul giro-culone. Si sono affezionati 💞
Il tempo è incerto ma decidiamo di provare lo stesso il mini trail delle Aros Waterfalls poco fuori Tobermory, non prima di aver lisciato clamorosamente una rotonda e fatto quella cinquantina di metri contromano per dare un po' di pepe alla giornata. Per fortuna c'è meno traffico che sul GRA e la nostra piccola impresa passa totalmente inosservata, eccezion fatta per una pecora mattiniera che ci guarda con estrema severità 😄
Decidiamo di proseguire sull'anello che porta a un vicino laghetto, anziché tornare indietro per il sentiero, e anche se il tempo si sta guastando ci guadagniamo altre bellissime viste sulle due cascate e sulla baia.
Bravo Paolo, hai scovato una chicca. Torniamo velocemente in camera, tanto dista un quarto d'ora soltanto, a recuperare le batterie di scorta delle reflex ... sia mai che restiamo senza, sarebbe raccapricciante. Ce ne partiamo poi alla volta del Duart Castle, la cui mole ci aveva colpito già sul traghetto da Oban ... insomma, noi di castelli non ne abbiamo mai abbastanza.
Le due ore che trascorriamo qui volano, tra una cucina d'epoca e un pezzo di storia, scoprendo collegamenti tra mondi e momenti, di quelli che tanto ci piacciono.
Uno dei vascelli dell'Invincibile Armada, che nel 1588 tentò di invadere l'Inghilterra di Elisabetta I senza successo. Dopo la disfatta, il capitano di questo vascello, ormai sulla strada di un mesto rientro in patria, aveva chiesto aiuto MacLean - che ancora oggi abitano il castello! - in quanto scozzesi, quindi probabili nemici della Regina Vergine ... per tutta risposta fu invitato al castello e serenamente imprigionato nelle segrete insieme ai suoi ufficiali. Il vascello e la ciurma furono requisiti dal capoclan e impiegati in una delle tante guerre intestine che rendevano meno noiosa la vita dei vari Mac in quei tempi tristemente privi di Netflix e Amazon Prime. Com'è, come non è, un bel giorno ci fu un'esplosione a bordo proprio nella rada davanti al castello, il vascello colò a picco e ancora oggi ogni tanto parte una spedizione di ricerca per rintracciarne il relitto e possibilmente l'oro che c'era - così dicono - a bordo.
Da bravi fissati con la storia, diventiamo scemi davanti a un candelabro la cui base è fatta con tre degli zoccoli di uno dei cavalli sopravvissuti alla carica di Balaklava, che fu regalato nel 1873 alla Regina Vittoria e visse negli agi tra Buckingham Palace e Hampton e morì anziano e sereno a un'età di tutto rispetto.
Quando usciamo si sono fatte ormai le due e tentiamo un afternoon tea nel piccolo locale adiacente al castello ... ci va male come sempre in Scozia e ripieghiamo su un tea senza afternoon e uno scone al formaggio, felici della visita davvero appagante.
Paolo non ha voluto prenotare i posti per il tour pomeridiano della Tobermory Distillery stamattina, visto che non avevamo le idee chiarissime sugli orari e non volevamo troppi vincoli, così quando torniamo in paese per acquistare i biglietti veniamo solennemente rimbalzati. Se vogliamo c'è una degustazione di gin più tardi, ovviamente a (salato) pagamento, ma è solo una serie di assaggi senza giro della distilleria e senza alcuna spiegazione, così visto che comunque abbiamo un tour prenotato a Oban per domani decidiamo di soprassedere e andiamo a comprare per il nostro salotto una bellissima stampa del Tobermory Waterfront nel negozietto indicato dal nostro padrone di casa, a cui abbiamo benevolmente deciso di non rubare quella della stanza colazioni.
Ci dirigiamo poi verso Calgary Bay, 40 minuti di bellissima ma tremendissima strada contro i 20 promessi da Silvia: bianchissima e selvaggia, ma fa un freddo caino ... e c'è gente che fa il bagno in costume! Non ci tratteniamo molto, il vento ti taglia in due e siamo anche un po' stanchi.
Torniamo in città e dopo un breve scroscio violento, nel parcheggio del paese ad aspettare che passi al coperto, ci dedichiamo allo sciopping - ci manca ancora qualche pensierino - prima di tornare in stanza verso le sei, umidicci e infreddoliti ma soddisfatti. Una cosa bella, che ho apprezzato tantissimo un po' in tutta la Scozia, è che i negozietti di ratatuie e cinesate turistiche che trovi uguali ovunque sono quasi completamente assenti, ci sono invece molti piccoli artigiani e tantissimi prodotti locali, dai saponi alle piccole decorazioni per la casa. Mediamente mi annoio a morte, e confesso che i "pensierini" dai viaggi li riporto spesso più per dovere o per ricambiare che per autentico desiderio di farli ... tanto più che di solito probabilmente finiscono a prendere polvere in qualche angolo dimenticato di casa come quelli che ricevo, e infatti negli ultimi anni ho cercato di stroncare l'usanza, pur senza riuscirci del tutto, se non altro per non ingombrare troppo la valigia. Ammetto però che stavolta mi sono divertita a girare un po' per negozi, alcuni erano veramente simpatici.
Andiamo al cinema stasera?
Con la cena, prenotata già da casa, ci va decisamente meglio di ieri: un calice di vino francese e uno neozelandese, cocktail di scampi e avocado, capesante scottate e mezza aragosta ciascuno. Io la spreco un po' causa mal di testa lancinante e refrattario anche al Brufen, per fortuna il mio prode cavaliere salva la bestiola in extremis e possiamo dire di non averla estinta invano.
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