Giovedì 14 ottobre 2021
La giornata delle sorprese :)
Dopo una colazione ipercalorica - muffin alle mele e al cioccolato, e tortino al burro ripieno di burro presi dal benzinaio ieri sera, sia mai che ci tocchi far la fame di mattina presto - ci mettiamo sulla 60 in direzione Ottawa.
Ci aspettano circa 260 km di strada inaspettatamente bellissima, con un foliage in piena esplosione, laghetti immobili come specchi dal fotogenico riflesso - espressamente richiesti al Cielo, prendo nota di riprovare coi due milioni di euro che non si sa mai - manca solo un po' di azzurro ma attendo fiduciosa e convinta che arriverà anche lui.
Appena dopo il confine Ontario - Quebec Paolo mi dà il cambio alla guida e dice di aver voglia di un caffé. Non troveremo più un locale per oltre 100 km - prendo nota di non far desiderare a lui i due milioni di euro - ma in compenso man mano che ci avviciniamo al Gatineau la strada diventa ancora più bella, una fantasmagorica esplosione di colori del tutto inattesa.
Se all'Algonquin il picco è ormai passato e a prevalere sono i gialli e i marroni, in questa zona il foliage è al culmine del suo splendore, e mentre per non smentirci pranziamo nel primo posto aperto che incontriamo beatamente ignari del fatto che subito dopo c'è una intera Las Vegas di locali ... esce persino il sole, visto che avevo ragione?
Ci dividiamo un club sandwich, un toast formaggio e bacon - sempre leggerini - una buonissima insalata mista e patate fritte dolci con aioli. C'è stato un tempo in cui avremmo finito le patate e avanzato l'insalata ... c'è stato e non c'è più!
Entrati nel Parc Gatineau ci dirigiamo subito al parcheggio da cui parte il trail per le Carbide Wilson Ruines, circa tre chilometri di autentica bellissima sorpresa.
Il percorso è facile, costeggia un laghetto a specchio cui ordino un bel sole per il ritorno e arriva, con una deviazione dal trail principale, alle rovine della fabbrica di fertilizzanti Wilson abbandonata all'inizio del secolo scorso e alla vicina cascata.
Tutto il sentiero è un tripudio di colori, il sole si fa sempre più convinto, al ritorno avrò finalmente il mio laghetto con riflesso azzurro, era ora! Veramente un pomeriggio bellissimo, bravo Paolo che ha scovato il trail studiando bene a casa :)
Ci rimettiamo per strada in direzione Ottawa, dove giungiamo in breve tempo ma non prima di aver fatto qualche incontro pittoresco.
Paolo si lavora il receptionist algerino con il suo ottimo francese e una serie di smodate smancerie su quanto sia bello il Nordafrica, e vinciamo a 16 dollari uno stallo nel parcheggio interno per la notte: chi lo aveva prenotato - noi non avevamo trovato posto - ha appena scoperto di avere la macchina troppo grande per riuscire a fare manovra negli spazi angusti dell'interrato, e subito siamo arrivati noi che siamo simpatici :D ... considerando che il parking qui a fianco chiede 2,5 dollari all'ora, essere simpatici è decisamente una fortuna :p
Già siamo sorpresi per quanto ci sia sembrata carina e poco trafficata questa città arrivando, e durante la nostra esplorazione fotografica ne restiamo ancor più piacevolmente colpiti, a maggior ragione visto che siamo partiti con zero aspettative e considerandola solo una tappa per spezzare il viaggio fino a Quebec.
Nonostante Paolo bocci immediatamente e incomprensibilmente la mia meravigliosa proposta per la cena ...
... ci troviamo d'accordo sul fatto che Ottawa sia veramente piacevole, a misura d'uomo almeno in apparenza, nonostante sia la capitale. Meno moderna e molto più piccola di Toronto, ma sicuramente non priva di un fascino discreto e rassicurante.
Presi da una botta di pigrizia rinunciamo a riprendere la macchina per andare dall'altra parte del fiume a fare le foto notturne allo Skyline e prenotiamo un tavolo al ristorante giapponese del Byward Market, proprio sotto l'hotel. Niente di che, poco giapponese e molto cino-fusion, nonostante la cameriera con cui inevitabilmente attacchiamo bottone - anche grazie alle maglie del viaggio in Giappone appositamente scelte come abito da sera - sia di Nara. Ancora mi chiedo come faccia a restare seria servendo i roll agli americani :D
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