Panda, muskoka & maple syrup - 15 ottobre 2021
15 ottobre 2021 - Ottawa - Quebec City
Dopo un'ottima colazione in hotel, dove riusciamo anche a spedire le cartoline, partiamo in direzione Quebec City, ci aspetta un trasferimento abbastanza lungo e, come ieri, il meteo non è un gran che, con Giove Pluvio che da il meglio di se.
Mentre seguiamo la strada che ci indica il navigatore, ci accorgiamo che l'Alexandra Bridge è chiuso per lavori e indovinate un po' dove dovevamo passare?
Appunto... l'Alexandra Bridge!
Qualche momento di panico, perché Silvia, la navigatrice zuccona (lo so, non fa rima, ma ci sta), cerca di fare di tutto per farci prendere l'Alexandra Bridge... e indovinate chi è alla guida?
Ma sicuro, Barbara!
Che di solito si trova a guidare nei momenti peggiori del viaggio, quando l'autostrada diventa un viottolo di montagna, o c'è un blocco del traffico oppure, quando ci sono le deviazioni!
Cerco di tenerla calma, mentre col navigatore in mano provo a trovare l'alternativa e finalmente, riusciamo a prendere la strada che ci porta al MacDonald-Carter Bridge e ad uscire da Ottawa.
Prima fermata, il Premium Outlet di Montreal, praticamente sulla nostra strada!
Barbara svaligia il negozio di Tommy Hilfiger, io mi limito a fare un passaggio da Levi's e Lacoste, con la commessa del negozio Levis che resta interdetta quando le chiedo la misura e poi vado a pagare...
"Ma non li misuri?"
"Le taglie sono le stesse degli Stati Uniti?"
"Certo"
"Allora non mi serve misurarli!"
Soddisfatti e pieni di buste ripartiamo, quando...
PANICO!!! Ci restano 34km di autonomia!
Devo fare benzina!
A differenza degli USA, qui non abbiamo trovato tantissimi distributori e ci buttiamo nel primo... solo che abbiamo anche fame e qui non c'è nulla, dando uno sguardo su google, ci lasciamo attrarre da un nome... La Belle Province.
2 pita, una con pollo e l'altra non l'abbiamo ancora capito, delle patatine fritte talmente tante volte che erano nello stato di famiglia della friggitrice, talmente molle, unte e bruciaticce che abbiamo deciso di dar loro una degna sepoltura nel cestino del rist... no, fas..., no, de sto posto demmerda, diciamo le cose come sono!
Arriviamo a Quebec City verso le 5 e prendiamo possesso della nostra camera al Petit Hotel:
Che sarà pure petit, ma è un bell'edificio d'epoca, stanza molto accogliente anche se il pavimento cigola, staff molto gentile e simpatico.
Partiamo subito verso il centro, sotto una pioggerella fredda, ma le previsioni per domani... SONO PEGGIO!!!
Arriviamo davanti allo Chateau Frontenac col meteo che sembra migliorare e allora via, tentiamo la fortuna!
Percorriamo tutta la Promenade des Governours, 350 scalini che ci portano su un bel viewpoint sul San Lorenzo.
La vista è molto bella, ma c'è poca luce e il tramonto è molto bigio. Quebec è la città più antica del Nord America e sotto quella passerella di legno si conservano le rovine del primo forte, risalente ai primi decenni del 1600. Il nome della città è una parola indiana, che significa "dove il fiume si allarga" ed infatti, qui inizia l'enorme estuario del San Lorenzo.
La pioggerellina torna di tanto in tanto e finita la passeggiata, torniamo in hotel, non prima di aver prenotato il posto per stasera, il Sagamité, che secondo il menu fa cucina indiana (d'America)!
La cena è strepitosa, si comincia cervo in pasta sfoglia, poi un'insalata d'anatra...
E il piatto forte del posto, la potence con carne di cervo e alce:
E naturalmente, una fetta di torta all'acero per finire.
L'alce e il cervo galopperanno tutta la notte nelle praterie dei nostri stomaci, ma la cena è stata davvero strepitosa, con 2 bicchieri di pinot nero Mezzocorona, abbiamo speso sui 200$.
Un'ultima foto allo Chateau Frontenac ed è ora di andare a nanna... cervo e alce permettendo!
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