25 Dicembre 2019: San Diego - La Jolla
25 Dicembre 2019: San Diego - La Jolla
BUON NATALE!!!!
Iniziamo la giornata con l'ottima colazione dell'hotel... Ottima davvero, caffè, torte, biscotti, frutta, abbondante e sempre rifornita. L'unico difetto è che lo spazio riservato alla colazione è un po' angusto, ma ci sono anche un paio di tavolini fuori, sulla strada.
Poi partiamo a goderci un regalo inatteso in quella che avrebbe dovuto essere una giornata un po' scarica e che invece si è rivelata bella piena.
Il regalo è proprio il Maritime Museum e alle 9, come avevo promesso al lupo di mare ieri sera, ci presentiamo, proprio all'apertura!
Il tempo è un po' incerto, qualche goccia di pioggia ma il sole ce la fa a farsi strada e a creare uno splendido arcobaleno!
Al Maritime Museum sono conservate parecchie imbarcazioni, un clipper, la Star Of India, il Berkeley, il ferry che faceva servizio tra le sponde della baia di San Diego, un paio di sottomarini, uno russo che durante la crisi dei missili a Cuba era in servizio nell'Atlantico e uno americano.
La Star Of India è un veliero stupendo, nasce come Euterpe per fare il servizio postale tra l'Inghilterra e la Nuova Zelanda, viene venduta ad una società di San Francisco che la utilizza prima verso le Hawaii e poi, verso l'Alaska, per il trasporto delle maestranze che si occupavano della lavorazione del pesce.
L'interno è molto vario, si va dalle sistemazioni di lusso per gli ufficiali alle amache nella stiva per l'equipaggio, tutto tenuto molto bene e con parecchi pannelli esplicativi.
Questa è la visita che porta via più tempo, la nave è grande e molto interessante da vedere, gli ambienti sono davvero belli.
Tra le navi esposte, c'è anche una star del cinema...
Si, perchè questa è la HMS Surprise, la nave protagonista del film Master & Commander!
Si, d'accordo, è solo una ricostruzione del '70 di una fregata inglese, ma anche questa è davvero bella.
Un po' male in arnese invece, il sottomarino sovietico B-39, che avrebbe bisogno di un buon restauro esterno.
Ma andiamo per gradi, la Surprise è ancora arredata come nel film, anche qui ci sono parecchi pannelli con la scena e la zona in cui è stata fatta la ripresa.
E qui... Mouette si vendica per qualche mia battutaccia...
SONO INNOCENTEEEEEEEEEEE!!!!!
😂😂😂😂😇
Non è il primo sottomarino che visitiamo, ma sicuramente è il più angusto... tra un compartimento e l'altro, l'unico passaggio è quel buco circolare che vedete in fondo... non è solo piccolo, ma è anche profondo!
Io, che non sono certo una silfide, devo fare le acrobazie per passarci!
Continuiamo sulla replica del galeone di Cabrillo e come sempre quando vedo queste navi, mi stupisco di quanto fossero piccole... mesi in mare su un guscio di noce.
L'USS Dolphin invece è un sottomarino militare, disegnato per i test in profondità. Non è mai stato armato, ma la profondità raggiunta è ancora un dato classificato.
La differenza col sottomarino russo è lampante... spazi più ampi, meno claustrofobici.
Ci sono ancora un paio di battelli, una mitragliera usata nel Vietnam che alcuni giorni a settimana esce nella baia, uno yacht americano, ma il gioiello più inatteso è il Berkeley, veramente bello ed elegante...
Terminiamo la nostra visita, ci abbiamo passato almeno 3 ore e sono volate!
Passo a salutare il mio amico lupo di mare e sentiamo un "Ehilà, sento una lingua familiare!"
Eh si, è un'italiana che vive a San Diego da 5 anni con la moglie sudafricana... lavora al museo come guida e sorpresa nella sorpresa, ha vissuto qualche anno a Verona.
Ci racconta la sua vita in US, le sue ambizioni, la voglia di prendere la patente nautica per navigare con i mezzi del museo.
Ma è arrivata l'ora per andare a La Jolla, abbiamo una prenotazione per pranzo!
Si, oggi ci aspetta Duke, l'hawaiano che ha portato il surf in California...
Oddio, non proprio lui, ma il ristorante che porta il suo nome.
Cercare un parcheggio a La Jolla è come sperare di trovare posto a Trastevere un sabato sera di vita normale (il lockdown non conta!)... alla fine troviamo posto in un parcheggio a pagamento non lontano e sperimentiamo un nuovo metodo di pagamento...
Si, perchè qualche volta ho dovuto mettere la targa e il posto, altre volte ho messo il bigliettino, qui invece c'è un tabellone con i numeri dei posti auto e ogni numero ha sotto una feritoia nella quale inserire i 5$ opportunamente piegati.
Un paio di birre, fish&chips, le tacos di pesce, tutto molto buono a 60$ mancia inclusa, con una splendida vista sulla baia!
La cameriera ci aggiunge un "Mahalo!" sullo scontrino, qui ci vuole @al3cs per tradurre!!!
Per digerire, andiamo verso il mare e ci facciamo tutta la passeggiata nel parco a La Jolla...
Tra cormorani, pellicani, gabbiani e soprattuto loro...
Le belle fOche!!!
😁😁😁😁
E anche una bella scena di NaturePorn...
Bellissimi con la loro gola azzurra, sono cormorani di brandt, altrimenti conosciuti come Phalacrocorax penicillatus... vabbè, qui ho cercato su wiki!
Come mi capita spesso, odio il genere umano, gli asiatici che si vogliono fare la foto con la foca accanto, gli asiatici che urlano impazziti appena una foca si muove, i ragazzini asiatici che si divertono a tirare i sassi contro le foche...
Uno ha la sfortuna di capitarmi accanto mentre prova ad esibirsi in un lancio e si becca un urlone che se lo ricorderà per un po'...
La spiaggia di Children's Pool è chiusa per l'allattamento delle foche... si possono osservare solo dal molo, mentre nel 2013 ero sceso quasi fino al mare!
Mentre torniamo verso la macchina, siamo aggrediti a slinguacciate da un cagnolino piccolissimo e peloso, ci fermiamo a chiacchierare con la proprietaria, una signora di una certa età che, neanche a dirlo, ha un nonno siciliano!
è incuriosita dai nostri zaini e dice che ne cerca uno anche lei, ma lo vuole comodo...
Le facciamo provare quello di Barbara e lei tutta contenta si segna il nome e ci saluta!
Ormai è ora di andare a trovare una location per il tramonto... la scelta è caduta sullo Scripps Pier, qualche kilometro a nord della città...
Noi probabilmente cicchiamo il parcheggio e ci troviamo in un area di sosta riservata solo ai dipendenti del centro oceanografico, a cui il molo appartiene...
Ma è Natale, siamo tutti più buoni, chi vuoi che passi, placo l'ansia di Barbara dicendole che anche altri hanno parcheggiato in zona e via, scendiamo in spiaggia sulla ripidissima rampa per le barche.
La scelta si rivela esatta, il punto è perfetto per veder scendere il sole dietro al molo, la spiaggia è bella, c'è un po' di vento, ma la luce è fantastica.
Ci sono alcuni surfisti, che però non sono al livello di Duke... anzi, sono delle pippe clamorose e passano la maggior parte del tempo a bagnomaria...
Sfidiamo anche il piccolo corso d'acqua che scorre proprio sotto al molo per cercare la foto ad effetto... ci sono parecchi fotografi, ma non c'è la calca, forse proprio perchè è Natale...
Il sole affonda in mezzo alle nuvole e non c'è l'esplosione di colori che ci aspettavamo, ma la nostra giornata non finisce qui!
Quando arriviamo a San Diego, ormai è abbastanza buio per fare qualche foto notturna anche prima di cena.
Puntiamo la zona del Coronado Ferry Landing Park, che ha anche un bel parcheggio vicino e tiriamo fuori l'attrezzatura...
E qui...
Si consuma il dramma...
Da un paio di anni fumo principalmente le heets, che scaldano il tabacco senza bruciarlo, lasciando la sigaretta vera solo per il dopo-caffé, magari fanno male uguale, ma sinceramente, mi è scomparsa sia la tosse che l'asma e ho decisamente più fiato di prima.
Tra una foto e l'altra, inserisco la cicchina nel fumacicchine, l'accendo, poi decido che l'inquadratura non mi piace e tento l'acrobazia, in una mano la regolazione del cavalletto, nell'altra la macchina fotografica, nell'altra il fumacicchine...
Poi realizzo che non sono una piovra e il fumacicchine cade verso terra, rimbalza sulla gamba del cavalletto e si infila dritto dritto nello spazio sotto il parapetto, alto circa 2 micron di più del fumacicchine, con una precisione che manco Luke Skywalker co la morte nera e tutta la forza e...
SPLASH!
Il povero fumacicchine si inabissa nella San Diego Bay...
E niente, devo abbandonarlo lì, non lo vedo nemmeno con la torcia, è buio pesto, oltretutto è blu scuro, invisibile...
Addio fumacicchine, addio...
Dopo una discreta sequela di parolacce (e con Barbara che era preoccupata perchè pensava mi fosse caduto l'obiettivo), continuiamo a scattare.
Ultimo passaggio della serata, all'Hotel Coronado, bellissimo con le sue luci!
Per chi non lo sapesse, è l'hotel in cui è ambientato "A qualcuno piace caldo" e io lo adoro!
Stanchi, ma soddisfatti torniamo in hotel ed usciamo per la cena, verso il Baja Lobster, a Gaslamp.
Non ci è piaciuto per niente, freddo e non solo per la temperatura, spocegotti misti e nemmeno troppo buoni.
E durante la cena pensavo... beh, il fumacicchine è un brevetto della Philip Morris, figurati se non hanno uno heets store qui a San Diego...
Povero illuso... a dicembre c'era solo uno Heets Store negli US, ad Atlanta, un po' troppo fuori mano! 😂
BUON NATALE!!!!
Iniziamo la giornata con l'ottima colazione dell'hotel... Ottima davvero, caffè, torte, biscotti, frutta, abbondante e sempre rifornita. L'unico difetto è che lo spazio riservato alla colazione è un po' angusto, ma ci sono anche un paio di tavolini fuori, sulla strada.
Poi partiamo a goderci un regalo inatteso in quella che avrebbe dovuto essere una giornata un po' scarica e che invece si è rivelata bella piena.
Il regalo è proprio il Maritime Museum e alle 9, come avevo promesso al lupo di mare ieri sera, ci presentiamo, proprio all'apertura!
Il tempo è un po' incerto, qualche goccia di pioggia ma il sole ce la fa a farsi strada e a creare uno splendido arcobaleno!
Al Maritime Museum sono conservate parecchie imbarcazioni, un clipper, la Star Of India, il Berkeley, il ferry che faceva servizio tra le sponde della baia di San Diego, un paio di sottomarini, uno russo che durante la crisi dei missili a Cuba era in servizio nell'Atlantico e uno americano.
La Star Of India è un veliero stupendo, nasce come Euterpe per fare il servizio postale tra l'Inghilterra e la Nuova Zelanda, viene venduta ad una società di San Francisco che la utilizza prima verso le Hawaii e poi, verso l'Alaska, per il trasporto delle maestranze che si occupavano della lavorazione del pesce.
L'interno è molto vario, si va dalle sistemazioni di lusso per gli ufficiali alle amache nella stiva per l'equipaggio, tutto tenuto molto bene e con parecchi pannelli esplicativi.
Questa è la visita che porta via più tempo, la nave è grande e molto interessante da vedere, gli ambienti sono davvero belli.
Tra le navi esposte, c'è anche una star del cinema...
Si, perchè questa è la HMS Surprise, la nave protagonista del film Master & Commander!
Si, d'accordo, è solo una ricostruzione del '70 di una fregata inglese, ma anche questa è davvero bella.
Un po' male in arnese invece, il sottomarino sovietico B-39, che avrebbe bisogno di un buon restauro esterno.
Ma andiamo per gradi, la Surprise è ancora arredata come nel film, anche qui ci sono parecchi pannelli con la scena e la zona in cui è stata fatta la ripresa.
E qui... Mouette si vendica per qualche mia battutaccia...
SONO INNOCENTEEEEEEEEEEE!!!!!
😂😂😂😂😇
Non è il primo sottomarino che visitiamo, ma sicuramente è il più angusto... tra un compartimento e l'altro, l'unico passaggio è quel buco circolare che vedete in fondo... non è solo piccolo, ma è anche profondo!
Io, che non sono certo una silfide, devo fare le acrobazie per passarci!
Continuiamo sulla replica del galeone di Cabrillo e come sempre quando vedo queste navi, mi stupisco di quanto fossero piccole... mesi in mare su un guscio di noce.
L'USS Dolphin invece è un sottomarino militare, disegnato per i test in profondità. Non è mai stato armato, ma la profondità raggiunta è ancora un dato classificato.
La differenza col sottomarino russo è lampante... spazi più ampi, meno claustrofobici.
Ci sono ancora un paio di battelli, una mitragliera usata nel Vietnam che alcuni giorni a settimana esce nella baia, uno yacht americano, ma il gioiello più inatteso è il Berkeley, veramente bello ed elegante...
Terminiamo la nostra visita, ci abbiamo passato almeno 3 ore e sono volate!
Passo a salutare il mio amico lupo di mare e sentiamo un "Ehilà, sento una lingua familiare!"
Eh si, è un'italiana che vive a San Diego da 5 anni con la moglie sudafricana... lavora al museo come guida e sorpresa nella sorpresa, ha vissuto qualche anno a Verona.
Ci racconta la sua vita in US, le sue ambizioni, la voglia di prendere la patente nautica per navigare con i mezzi del museo.
Ma è arrivata l'ora per andare a La Jolla, abbiamo una prenotazione per pranzo!
Si, oggi ci aspetta Duke, l'hawaiano che ha portato il surf in California...
Oddio, non proprio lui, ma il ristorante che porta il suo nome.
Cercare un parcheggio a La Jolla è come sperare di trovare posto a Trastevere un sabato sera di vita normale (il lockdown non conta!)... alla fine troviamo posto in un parcheggio a pagamento non lontano e sperimentiamo un nuovo metodo di pagamento...
Si, perchè qualche volta ho dovuto mettere la targa e il posto, altre volte ho messo il bigliettino, qui invece c'è un tabellone con i numeri dei posti auto e ogni numero ha sotto una feritoia nella quale inserire i 5$ opportunamente piegati.
Un paio di birre, fish&chips, le tacos di pesce, tutto molto buono a 60$ mancia inclusa, con una splendida vista sulla baia!
La cameriera ci aggiunge un "Mahalo!" sullo scontrino, qui ci vuole @al3cs per tradurre!!!
Per digerire, andiamo verso il mare e ci facciamo tutta la passeggiata nel parco a La Jolla...
Tra cormorani, pellicani, gabbiani e soprattuto loro...
Le belle fOche!!!
😁😁😁😁
E anche una bella scena di NaturePorn...
Bellissimi con la loro gola azzurra, sono cormorani di brandt, altrimenti conosciuti come Phalacrocorax penicillatus... vabbè, qui ho cercato su wiki!
Come mi capita spesso, odio il genere umano, gli asiatici che si vogliono fare la foto con la foca accanto, gli asiatici che urlano impazziti appena una foca si muove, i ragazzini asiatici che si divertono a tirare i sassi contro le foche...
Uno ha la sfortuna di capitarmi accanto mentre prova ad esibirsi in un lancio e si becca un urlone che se lo ricorderà per un po'...
La spiaggia di Children's Pool è chiusa per l'allattamento delle foche... si possono osservare solo dal molo, mentre nel 2013 ero sceso quasi fino al mare!
Mentre torniamo verso la macchina, siamo aggrediti a slinguacciate da un cagnolino piccolissimo e peloso, ci fermiamo a chiacchierare con la proprietaria, una signora di una certa età che, neanche a dirlo, ha un nonno siciliano!
è incuriosita dai nostri zaini e dice che ne cerca uno anche lei, ma lo vuole comodo...
Le facciamo provare quello di Barbara e lei tutta contenta si segna il nome e ci saluta!
Ormai è ora di andare a trovare una location per il tramonto... la scelta è caduta sullo Scripps Pier, qualche kilometro a nord della città...
Noi probabilmente cicchiamo il parcheggio e ci troviamo in un area di sosta riservata solo ai dipendenti del centro oceanografico, a cui il molo appartiene...
Ma è Natale, siamo tutti più buoni, chi vuoi che passi, placo l'ansia di Barbara dicendole che anche altri hanno parcheggiato in zona e via, scendiamo in spiaggia sulla ripidissima rampa per le barche.
La scelta si rivela esatta, il punto è perfetto per veder scendere il sole dietro al molo, la spiaggia è bella, c'è un po' di vento, ma la luce è fantastica.
Ci sono alcuni surfisti, che però non sono al livello di Duke... anzi, sono delle pippe clamorose e passano la maggior parte del tempo a bagnomaria...
Sfidiamo anche il piccolo corso d'acqua che scorre proprio sotto al molo per cercare la foto ad effetto... ci sono parecchi fotografi, ma non c'è la calca, forse proprio perchè è Natale...
Il sole affonda in mezzo alle nuvole e non c'è l'esplosione di colori che ci aspettavamo, ma la nostra giornata non finisce qui!
Quando arriviamo a San Diego, ormai è abbastanza buio per fare qualche foto notturna anche prima di cena.
Puntiamo la zona del Coronado Ferry Landing Park, che ha anche un bel parcheggio vicino e tiriamo fuori l'attrezzatura...
E qui...
Si consuma il dramma...
Da un paio di anni fumo principalmente le heets, che scaldano il tabacco senza bruciarlo, lasciando la sigaretta vera solo per il dopo-caffé, magari fanno male uguale, ma sinceramente, mi è scomparsa sia la tosse che l'asma e ho decisamente più fiato di prima.
Tra una foto e l'altra, inserisco la cicchina nel fumacicchine, l'accendo, poi decido che l'inquadratura non mi piace e tento l'acrobazia, in una mano la regolazione del cavalletto, nell'altra la macchina fotografica, nell'altra il fumacicchine...
Poi realizzo che non sono una piovra e il fumacicchine cade verso terra, rimbalza sulla gamba del cavalletto e si infila dritto dritto nello spazio sotto il parapetto, alto circa 2 micron di più del fumacicchine, con una precisione che manco Luke Skywalker co la morte nera e tutta la forza e...
SPLASH!
Il povero fumacicchine si inabissa nella San Diego Bay...
E niente, devo abbandonarlo lì, non lo vedo nemmeno con la torcia, è buio pesto, oltretutto è blu scuro, invisibile...
Addio fumacicchine, addio...
Dopo una discreta sequela di parolacce (e con Barbara che era preoccupata perchè pensava mi fosse caduto l'obiettivo), continuiamo a scattare.
Ultimo passaggio della serata, all'Hotel Coronado, bellissimo con le sue luci!
Per chi non lo sapesse, è l'hotel in cui è ambientato "A qualcuno piace caldo" e io lo adoro!
Non ci è piaciuto per niente, freddo e non solo per la temperatura, spocegotti misti e nemmeno troppo buoni.
E durante la cena pensavo... beh, il fumacicchine è un brevetto della Philip Morris, figurati se non hanno uno heets store qui a San Diego...
Povero illuso... a dicembre c'era solo uno Heets Store negli US, ad Atlanta, un po' troppo fuori mano! 😂
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