17 agosto 2024 (Kaziikini - Khwai)

 17 agosto 2024 (Kaziikini - Khwai)


Colazione alle 6.45, parca e frugale ma sempre con le guardie del corpo sull'attenti, pronte a requisire il piatto appena porti alla bocca l'ultima forchettata. Heidi, non ci mancherai, ma spero che con il tempo ti abituerai qui a Francoforte ... se non altro ti abbiamo strappato due sorrisi ieri, il primo quando ti abbiamo detto di non sprecare cibo per cena, che avremmo mangiato il pranzo saltato, e il secondo decisamente più allegro quando ti abbiamo incontrata nel buio e ti abbiamo detto di esserci persi, cattiva che sei  

Poco dopo le sette siamo già in marcia verso Maun, che raggiungiamo in un'oretta, per sistemare i disastri di ieri: 

1) gomma nuova + cambio gomma di scorta + taratura a 1.8 della pressione di tutte e quattro le ruote perché ci (noi, i Pandi, anche se guida solo una metà di noi e non vi dirò quale) aspettano degli sterratoni da manuale: qui risolviamo andando nell'officina indicata dal nostro ormai migliore amico Luan del noleggio di Johannesburg, dove il figlio clone di Morgan Freeman ci sistema tutto in men che non si dica, complimentandosi vivamente per l'abnegazione e l'impegno con cui abbiamo tritato la gomma. Neanche col minipimer, ci dice, bravissimi!

2) passaggio da Midas Services, sempre indicata dal nostro sempre caro Luan, per fortuna proprio accanto al gommista per acquisto piccolo compressore da 27 euro in luogo del defunto (ci seguirà a Roma, fido e devoto come un canuccio, senza mai avere occasione di dimostrare la sua efficienza) + nastro adesivo rinforzato per rabberciare alla meglio lo specchietto anch'esso deceduto + controllo seconda batteria frigo e compressore (curiosamente passata a miglior vita anche lei)

3) a questo punto veniamo spediti da Taurus Batterie - ci fa strada un ragazzo gentilissimo che ci ha sentito parlare mentre pagava da Midas e ci ha detto di seguirlo che tanto ci sarebbe passato davanti - dove in 10 minuti e 10 euro ci sistemano tutto risolvendo il problema del frigo: si era rotto un cavo di collegamento (per dettagli chiedere al maschio di famiglia, io me ne intendo solo di borse firmate e gioel ... ah no. Vabbè, chiedete lo stesso al maschio di famiglia) 




A questo punto non sono nemmeno le dieci, non ci resta che fare la spesa - ieri nel Sahara abbiamo finito l'acqua, e con il frigo andato purtroppo parte delle provviste è da buttare - provvedere di nuovo al pieno e prelevare, visto che ci risulta che gli ingressi a Moremi e Chobe, una trentina di euro in totale per ciascun parco, si possano pagare solo cash, e tra una mancia e una foratura siamo rimasti abbastanza a secco.

Bene, sistemato tutto, comprati anche dei deliziosi muffin dai colori inquietanti, sono quasi le undici e possiamo partire, evviva, ormai non può andare storto più niente!

( ... dissolvenza su un blu fastidio abbacinante, strada sabbiosa e diritta, alberi secchi e rami contorti scenografici da moire, risata satanica che si allontana nell'alto dei cieli)




Per fortuna, nonostante siamo dovuti tornare a Maun aggiungendo chilometri, la Khwai Guesthouse dove dormiremo stasera dista solo due ore e mezza, quasi tutte di sterrato facile e ben tenuto











Arriviamo al South Gate della Moremi Game Reserve, uno dei due parchi più noti del Botswana, paghiamo cash commiserando i polacchi che hanno solo carte di credito che non funzionano o perché non c'è linea o perché non sono accettate, ci facciamo serenamente ciavare i 5 pula di resto che ci sarebbero dovuti (ben 35 cent, ma la ranger è scomparsa e noi non vogliamo fare notte) e percorriamo gli ultimi 30 km all'interno della riserva, senza vedere nemmeno una bestiola, in questi boschi simil canadesi dagli strani colori autunnali anche se stiamo andando verso primavera. Un alce o un orso in certi momenti me li sarei aspettati, su.

Alla fine attraversiamo non senza perplessità il ponte sul fiume Kwhai (giuro) che inopinatamente ci regge abbastanza bene, e ci siamo. 








La Khwai Guest House, della stessa catena del Boteti, è veramente bella e ben organizzata, la nostra camera è molto carina e avvisto subito il primo simpatico animaletto: 





Carino, vero? non ho ancora individuato la specie, purtroppo 





Ci assicurano subito che il game drive delle 15.30 di cui avevamo chiesto notizie da casa è confermato, e dopo un rapido pranzo con gli avanzi nella piccola veranda siamo pronti a partire. Una ragazza italiana che ci ha sentito parlare ci si avvicina e chiede delle nostre magliette, che anche in questo viaggio stanno avendo un successone, e ci dice che lei e il marito sono lì da qualche giorno e hanno visto leoni a mazzetti, il che ci fa ben sperare ma ci lascerà delusi.

Siamo solo in quattro, gli altri ospiti hanno preferito un giro in mokoro, il che a noi va benissimo ... soprattutto sono contenta che a Paolo non tocchi guidare ancora, tanto più che domani ci aspetta il sabbione: oggi riposa e si gode la gita, che comincia subito bene.


















Ce ne stiamo in giro per tre ore abbondanti e attraversiamo paesaggi diversissimi, dal fiume alla sabbia, dal verde più verde al secco più secco. Come sempre in Botswana, elefanti a volontà, poi ippopotami, cicogne, antilopi delle più varie specie, un enorme branco di bufali, due coccodrilli, un orango-tango (no, quello no, okay) ...
















... ha ragione, signor Facocero, ho dimenticato di nominarla!



























Un'altra strana bestiola ...

























Poco prima del tramonto il nostro autista, Mr Shadow, sente qualcosa alla radio e parte a velocità smodata e ... iene! da vicinissimo, non le avevo mai viste così. 





















Per non disturbarle troppo ci spostiamo in una radura nelle vicinanze a bere qualcosa aspettando il tramonto, ci sono anche altre jeep e ci attacca bottone un ragazzo romano in viaggio di nozze. Simpatico, eh, ma lo dico sempre a Paolo che dobbiamo imparare il klingon e usare quello in viaggio, attiriamo connazionali come mosche 















Tornando verso la guesthouse ripassiamo dalle iene e ... ci sono i cuccioli! restiamo una ventina di minuti con i cuoricini negli occhi, è stato talmente bello che non riesco neanche a prendermela per le foto mosse e sfocate a causa della poca luce. E' una famigliola numerosa e tenerissima, che ci lancia di tanto in tanto occhiate di sufficienza ma non sembra infastidita dal traffic jam che si è creato.














Rientriamo felici come bambini ... doccia, una buona cena e poi la simpaticissima ragazza di oggi (che si rivelerà essere una neurologa di Torino) e il marito (che non ricordo cosa faccia, ma è simpatico anche lui) ci attaccano bottone e finiamo intorno al fuoco a chiacchierare, ci raccontano che loro si sono spostati per tutto il viaggio in Piper o Cessna con un bagaglio piccolissimo, e che domani tornano a casa facendo un giro folle che prevede quattro o cinque scali e l'atterraggio a Bergamo, perché gli costa molto meno del volo con un solo scalo che facciamo noi. Stanchi per loro ce ne andiamo finalmente a nanna, paghi di un'altra giornata bellissima e certi che il futuro ci sorrida sereno (risata satanica come sopra) 

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