12 maggio - dal Queens a Laurentina
12 maggio - dal Queens a Laurentina ^^
La lotta per incastrare bagagli e acquisti è dura come sempre, ma dai e dai la vinciamo anche stavolta. Dopo aver fatto coscienziosamente fuori tutti gli avanzi tranne le patatine, ce ne andiamo a fare anche la colazione gentilmente offerta dall'hotel nel loro ristorante "italiano", restandone non troppo soddisfatti, ma sentendoci altresì molto sobri nel vedere i piatti altrui di ritorno dal buffet
Lasciamo i bagagli alla reception e dato che New York è triste per la nostra partenza e piange, il mio eroico Pandone mi guida eroicamente fino ai Cloisters sotto la pioggia.
Con il senno di poi sono felice che mi abbia bocciato la proposta di prendere la metro fino a Times Square e passare la giornata bighellonando a caso per la città che lui tanto ama: questo museo è scomodo da raggiungere da Manhattan, il viaggio in metro è talmente lungo che le scorse volte ho e abbiamo rinunciato in favore delle millemila cose che mi/ci mancavano da vedere in centro, ma è bellissimo. Ricostruito sul modello di un monastero medievale, con parti originali acquistate in Francia e Spagna - oh mamma, questi si son comprati INTERI MONASTERI in dismissione! del resto, finanziava Rockefeller - ospita la collezione di arte europea dei secoli XI-XV del Metropolitan Museum. L'economicissimo biglietto, 30 dollari a capa, consente però l'accesso anche alla sede della 5th Avenue, che purtroppo stavolta non abbiamo il tempo materiale di visitare, cosa che avrei fatto ben volentieri per la terza volta.






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Nel frattempo è uscito il sole ('tacci sua), prima timidissimo poi man mano più convinto, e ce ne torniamo in hotel a prendere i bagagli e poi ci avviamo verso l'aeroporto con cinque ore di anticipo, dato il delirio sulle strade però si è rivelata una saggia decisione.
Salutiamo Gloria con un pizzico di malinconia ... è stata una bellissima vacanza, non rovinata nemmeno dai costi allucinanti e dalla pioggia che ci ha fatto più compagnia di quanto sperassimo.
A parte cinque minuti di "infuffamento" di Paolo con la hostess di terra del JFK che ripete a macchinetta che "in the US you don't have priority" né per la povera sordina né per l'Amex Platinum, cosa che al mio viziatissimo consorte rode da morire anche se la fila dei povery è piuttosto breve, fila tutto liscio fino a casa (ciao, mio adorato Heatrow, io e te ci rivediamo per bene a dicembre! ailoviu ), dove ci accorgiamo che ci hanno perquisito la valigia e aperto i topini imbottiti e i contenitori di erba gatta
Immaginate la delusione degli agenti, dapprima tutti eccitati per la possibile scoperta di due pericolosi trafficanti ancora incensurati, quando si sono trovati tra le mani ... le mutande usate di due irriducibili gattari
Conclusioni ... ci sono mancati gli USA, in questi cinque anni di assenza? a me no, abbiamo visto angoli di mondo assolutamente meravigliosi, incredibilmente diversi, profondamente vivi: il Canada, la Scozia, l'Uzbekistan, l'adorata Perfida Albione, Parigi, l'Uganda, Vienna, Malta ... il mondo è troppo grande e troppo bello per tornare sempre nello stesso posto, pur amandolo. Lato Paolo lascio ovviamente rispondere a lui
E' stato un bel viaggio? sì, è stato magnifico, con la nostra fissa per la storia, con la facilità di preparazione, con l'assoluta semplicità nel muoversi, nel reperire informazioni, nella strepitosa capacità organizzativa degli americani.
Ci torneremo? sicuramente sì, insciallah. Ci torneremo presto? per me no, ho in mente troppe altre mete che mi garbano di più (e che costano meno), ovviamente siamo in due e decideremo insieme.
Ci sono stati dei lati negativi? sì, certo, i costi ormai insostenibili in primis e il fatto che gli Usa si tengono fieramente stretto il primato di posto dove ho mangiato peggio nella vita
Voto finale complessivo, per me: un bel 7 e mezzo abbondante. Per Paolo, naturalmente ve lo dirà lui ... ma alla fine, viaggiare con un panda di tal fatta rende da 110 e lode anche il tragitto casa-metro Laurentina
E ora, largo al Botswana e poi alla mia Londra ... that's all, folks!
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