11 maggio 2024 - Da Montauk al Queens!
Kenny si aggiudica il penultimo posto tra gli hotel del viaggio... Caro, scomodo, ha 2 porte di vetro con 2 tendine che non provano nemmeno a filtrare la luce del giorno, niente colazione e nemmeno la macchina del caffè in camera.
Dopo aver impacchettato tutto e caricato l'auto, salutiamo Montauk, che scopriremo domani in aereo, è la cittadina dove vive Phoebe, che dichiara di essere la vera madre di Phoebe, interpretata dalla bellissima Tery Garr:
Prima fermata da Anthony, sulla strada che ci porta ad ovest per la prima colazione dei campioni del viaggio... le mie uova sono buone, i pancake di Barbara un po' meno, gommosi e insulsi, lei preferisce i miei... eh, cuore di Pandina 💗
Finita la colazione, una borbottante Barbarina si mette alla guida in direzione di Fire Island, quasi 2 ore di viaggio verso ovest, si chiama Long Island mica per niente!!!
Fire Island è una lunga striscia di terra sulla quale sorge un bellissimo faro, tra dune di sabbia, arbusti bassi, affacciato sull'oceano e schiaffeggiato dal vento, che, nonostante la giornata piena di sole, tiene le temperature a livelli piacevoli.







Nel piccolo museo del faro, si conserva la lente di Fresnel originale, che fino a qualche decennio fa permetteva alla lampada ad olio che era sulla cima di essere visibile per decine di km. Adesso il sistema funziona con delle lampade alogene, molto meno romantiche, ma decisamente più affidabili!
Naturalmente partono subito le chiacchiere col ranger (anche questo sito fa parte del NPS), che ci dice di aggiungere un pin alla mappa dei visitatori, perché qui di italiani se ne vedono pochi.
Una volta giunti all'edificio del faro, ci si presenta una dura scelta... la salita del faro...
Barbara vede la scala e manco ci pensa a salire su quella scaletta praticamente trasparente, mi compra il biglietto e mi fa "Vai tu".
Io, che sono allenato come una medusa, non è che ne avessi voglia, ma per far contenta lei...
Salgo questi 160 e passa scalini per affacciarmi sulla terrazza al livello della lampada...
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Comoda lei, eh? |
A parte gli scherzi, la faticaccia da i suoi risultati, la vista dall'alto è davvero spettacolare, in lontananza si vede lo skyline di NY, immerso in una vaga foschia. Oltretutto, è in corso una manutenzione sulle lampade e ce n'è una smontata... come vedete, è molto meno romantica della lampada ad olio e delle lenti di Fresnel!!!
Tranquilli, nn siamo andati dal parrucchiere per l'acconciatura speciale, è il vento dell'Atlantico che ci fa sembrare impomatati!😆
Ci rifacciamo la passeggiata verso il parcheggio, un po' sulle passerelle, un po' sulla spiaggia, tra gli uccelli che abitano questa zona.
Ripartiamo, sempre con Barbara alla guida, all'inizio va bene, ma poi il traffico si intensifica, qui c'è pieno di newyorkesi che guidano peggio dei romani sul GRA e mi molla la guida di Gloria!
Ci fermiamo a mangiare al Rustic Root, in un piccolo centro commerciale sulla strada, pranzo non male e ragionevolmente leggero, un prosciutto anche tagliato bene e l'hummus molto saporito.
Torniamo verso l'auto, siamo pronti a partire e Barbara fa...
"Dove sono gli occhiali da sole?"
Rapida ricerca in auto, poi le viene in mente che potrebbero essere rimasti al ristorante, che naturalmente è dal lato opposto di dove abbiamo parcheggiato!
Torniamo al locale e troviamo gli occhiali che ci aspettano sul bancone dell'ingresso.
Per oggi siamo riusciti a prenotare la visita a Sagamore Hill grazie alle capacità divinatorie di Barbara, siamo giusti con i tempi, anche un po' troppo! Parcheggiamo e qui... ci sono 2 edifici, una casa in alto e un edificio in basso e qui...
"Secondo me dobbiamo andare in su, c'è la casa sulla collina"
"Ma no, le visite partono dal museo, bisogna scendere giù"
Barbara ha sempre ragione, andiamo giù, ma ci rimbalzano, naturalmente un posto che si chiama Sagamore Hill deve stare in alto, ma questo non lo rinfaccerò mai alla mia Pandina, No, no, no!
Dopo esserci fatti tutta la salita, arriviamo appena in tempo e non siamo nemmeno gli ultimi!
Sì, direte voi, fedeli lettori, ma perché siete andati a Sagamore Hill? Ma perché questa è stata la residenza e il luogo di morte di Teddy Roosevelt, doppio zio di Franklin ed Eleanor, che siamo passati a trovare ad inizio viaggio.
Il ranger ci racconta della vita di Teddy, di come è diventato presidente, dei suoi interessi e delle sue passioni, delle colazioni con 12 uova, preferibilmente sode, della mezza libbra di bacon che le accompagnava, del pollo intero per pranzo e del suo amore per i dolci, che non si negava mai... Uno dei tanti motivi per cui è morto a 60 anni!!!
Ma anche del suo amore per i viaggi e le avventure, la caccia e la divulgazione. Il primo nucleo del Museo di Storia Naturale di NY è nato grazie alla donazione di centinaia di animali imbalsamati, cacciati da lui nelle spedizioni in Africa.
E naturalmente, si parla dei Rough Riders, un corpo di volontari che combatté a Cuba durante la guerra ispano-americana, con a capo, proprio il nostro caro Teddy... la cosa incredibile e che siamo gli unici non americani del gruppo e siamo i soli a sapere chi siano i Roosevelt's Rough Riders!
Si è fatta l'ora di mettersi in marcia verso NY, ma, incredibilmente, lo stesso pensiero l'hanno avuto le svariate migliaia di newyorkesi che stamattina intasavano le strade nel senso opposto. C'è davvero un gran traffico e ci mettiamo più di un'ora a percorrere le 29 miglia che ci separano dal nostro hotel al Queens, preso con uno scontone grazie ad AmEx, il Marco LaGuardia. Nonostante il nome italiano, l'hotel è praticamente in Estremo Oriente... tutte le insegne intorno sono in cinese o coreano!
Questa sarà l'ultima notte negli USA, ci tocca sistemare le valigie... le nostre cose, un po' di acquisti, i giocattoli con l'erba gatta (tenete a mente l'erba gatta), lo sciroppo d'acero, gli acquisti di medicine (la seconda voce di spesa dopo l'outlet) e verso le 7 siamo pronti per andare verso il ristorante di stasera, a qualche centinaio di metri dall'hotel.
Questa sera abbiamo scelto l'Izakaya Nana, un giapponese con delle recensioni strepitose... Ci aspettavamo di mangiare bene, ma non di essere teletrasportati nelle stradine storiche di Kyoto!
Cena davvero spettacolare, prezzo in questo caso giusto, l'ambiente è davvero ben ricostruito. Domani ci aspetta l'ultima giornata di viaggio!
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