Sabato 27 agosto 2022

 Sabato 27 agosto 2022


Una giornata da lettrice! tra le tante bellissime, questa la ricordo con particolare gusto :)

Paolo ci riprova con l'haggis e stavolta lo apprezza un po' di più, io prudentemente resto sul banale e vado sui pancakes ai frutti di bosco, unica opzione che non contempli uova fritte e pancetta :p








La nostra stanza è molto carina, è l'unica a piano terra e guarda sul bel giardino sul retro, costa meno delle altre perché il bagno privato è esterno, nel sottoscala, ma siamo fan di Harry Potter e la cosa non ci disturba :)

E' una bellissima giornata di sole e vagamente tramortiti dalla colazione imponente partiamo subito alla volta del Culzean Castle, facendo qualche sosta fotografica lungo la costa e alle rovine del Greenan Castle. 





















Molto interessante la visita, gentilmente offerta dal FAI di cui siamo soci, anche se esclude l'intero secondo piano, che dopo la guerra fu "regalato" ad Ike Eisenhower in segno di riconoscenza. Il Presidente soggiornò qui cinque volte, anche durante il suo mandato: attualmente come tutto il castello è proprietà del National Trust of Scotland, che lo ha convertito in hotel di lusso. 





















Sono invece visitabili piano terra e primo piano, con le collezioni di armi creativamente esposte e il magnifico scalone centrale, e la bellissima cucina al piano ancora inferiore, che nel dopoguerra fu convertita in sala da the perché si pensava che al pubblico non sarebbe interessato visitarla. Solo di recente è stata riallestita, ed è una delle più belle e complete mai viste ... ci siamo chiesti come mai, e siamo giunti alla conclusione che in cucine di quel tipo si faticava molto, e alla fine della guerra la gente la conosceva anche troppo bene quella fatica, preferiva vedere la parte "dei signori" per ammirarne il lusso e magari sognare un po', mentre oggi a noi materiali tecniche e utensili di qualche decennio fa sembrano interessanti e affascinanti squarci su un passato che probabilmente apprezzeremmo meno se ne avessimo vissuto le durezze. 
























































Concludiamo la visita con un giro al lago dei cigni - senza morte del cigno, ma con cigno narcolettico apparentemente mezzo morto - e mini mostro di Loch Ness in trasferta, poi spaventati dal numero impressionante di famiglie fornite di creature urlanti ce ne fuggiamo verso la macchina e partiamo in direzione di Wigtown, decidendo per un pranzo sobrio on the road, a base di banane rubate al b&b, sempre con il consenso dell'host, e patatine. Chi mangia sano va lontano, per fortuna Wigtown rimane in zona :D




















Cosa c'è a Wigtown? c'é una gioia per il lettore masochista (un po' tutti lo siamo) che ha apprezzato gli scritti del libraio più grumpy della storia dei librai, mister Shaun Bythell, che ha dato alle stampe The diary of a bookseller e un paio di seguiti, l'ultimo per ora solo in inglese, in cui parla malissimo dei suoi clienti e delle loro molteplici manie, invincibili idiosincrasie, occasionali idiozie. E siccome appunto noi lettori siamo tutti masochisti, adoriamo fingere di non riconoscerci nei malefici ritratti e puntiamo il dito contro "gli altri" con gran soddisfazione. Il tutto naturalmente è condito da tanta simpatica ironia e un pizzico di sarcasmo, altrimenti va bene il masochismo ma non se lo filerebbe nessuno. Paolo mi ha regalato il secondo libro qualche mese fa e ha preteso che lo portassi con me, sapendo benissimo che la faccia tosta non ce l'ho ma garantendomi che ne ha lui per entrambi ... come se non lo sapessi :D






















Ora, non so se sia perché lo hanno chiamato come Shaun the Sheep, perché è nato rognoso, perché dopo anni di lavoro a contatto con il pubblico persino io che sono uno zucchero odio tutti, o per tenere fede al personaggio, Mister Bhytell si rivela con mia enorme soddisfazione assolutamente grumpyssimo, grugnisce quando Paolo gli punta contro un dito perentorio annunciandogli che "You are Mr Shaun, right?" e porgendogli ancora più perentorio la mia copia da firmare, grugnisce mentre firma e grugnisce quando gli annunciamo che faremo un giro OVUNQUE :D

E infatti mi aggiro felice come un topo nel formaggio, prendo un libro di leggende scozzesi appartenuto chissà quando chissà a chi per me e uno sugli aerei della prima guerra mondiale per Paolo, prendo il terzo volume del mio nuovo amico Mr Shaun - dalla pila già autografata, per carità - molesto il gatto Captain, tocco tutti i volumi in tutti i reparti, emetto gridolini isterici da shopping addicted e quando ne ho abbastanza mi dirigo alla cassa dove ci mettiamo a chiacchierare con una signora gentilissima che mentre ci fa il conto e ci intrattiene sgrida vivacemente il povero Mr Shaun perché non è stato abbastanza gentile con questi due "lovely people from Italy" ... bene, sono felice, posso anche andare direttamente a letto. 

Anzi no, la giornata da lettrice non è finita e mi aspetta una grande soddisfazione: un passaggio a Gretna Green! A chi ha letto Orgoglio e pregiudizio o qualche altro bel polpettone della Reggenza non servono spiegazioni, per tutti gli altri no worries: la qui presente ha pronta la lezioncina (immaginatemi con il ditino alzato) :D

Gretna Green è il villaggio scozzese più vicino al confine con l'Inghilterra, il primo sull'unica carrozzabile tra Londra ed Edimburgo, ed è famoso per i matrimoni in fuga: nel 1754 in Inghilterra entrò in vigore una legge molto restrittiva sui matrimoni, che imponeva il consenso dei genitori per i minori di 21 anni, la celebrazione solo in chiesa e la registrazione ufficiale secondo norme ben precise. Le giovani ingenue e romantiche che regolarmente cascano nella rete dei cacciatori di dote nei romanzi probabilmente esistevano anche nella realtà, se Gretna è diventata il matrimonificio ufficiale delle coppie in fuga, che quasi sempre venivano sposate direttamente dal fabbro che aveva forgiato le fedi, visto che le regole in Scozia erano decisamente più lasche. L'unione era sancita da un colpo di incudine, incudine che ancora oggi si trova al centro del piccolo orripilante centro commerciale/trappola per turisti in cui si è trasformato questo posto a causa - o nonostante - del suo passato interessante. L'unica cosa originale è il cottage del fabbro, che è stato trasformato in un piccolo museo sulla storia del posto e custodisce l'incudine originale nella stanza dove si celebravano i matrimoni, purtroppo siamo arrivati tardi ed è già chiuso. 

















Ancora oggi qui si celebrano circa 4000 matrimoni l'anno, un ottavo di quelli dell'intera Scozia, ma se si cercasse il fascino di un posto senza tempo questo sarebbe certamente il luogo sbagliato, è diventato tutto spaventosamente commerciale, e io mi faccio prendere nella rete e compro un ricordino per mia sorella: 





Delusa? neanche un po'! un filo perplessa magari, arrivando qui speravo di trovare un cartello stradale da fotografare, non mi aspettavo certo la brutta Disneyland che ci hanno costruito intorno. Ma ... sono stata a Gretna Green, meta della fuga di Lydia e Whickam, potrei non essere al settimo cielo, nel mio ruolo di lettrice compulsiva e di austeniana convinta :)




In mezz'ora arriviamo ad Haltwhistle, dove ci aspetta la stanza con il miglior rapporto qualità prezzo del viaggio, in self check in ma curatissima e ben fornita. Bentornati nella Perfida Albione, o (ex) giovani!

Per cena abbiamo prenotato a qualche chilometro da qui, ma un rapido giro in paese ci rassicura sulle prossime due sere e sulla possibilità di non prendere la macchina. Ci va comunque decisamente bene: zuppa di funghi e porri (sul diario ho scritto porry, il che a distanza di mesi mi vale ancora entusiastiche prese per i fondelli a ogni giro al supermercato e reiterati "amore che li vuoi i porry?"), agnello e una ribeye STREPITOSA. 











Prima di crollare addormentata, visto che abbiamo Alexa in camera trovo la forza di costringere Paolo a fare un po' di prove. Alexa, metti musica pop. Alexa, voglio una canzone dei Queen (siamo vintage, ma seriamente). Alexa, metti la sveglia tra due minuti che voglio vedere se suoni. Alexa, dimmi che tempo farà domani sul Vallo di Adriano. Decido seduta stante che sarà il regalo di compleanno per Paolo: finalmente a casa nostra qualcuno farà quello che dice lui! :D 


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