30/07/2015 - San Francisco - La versione di Paolo

San Francisco & Beat generation
Canzone del giorno

Oggi giornata dedicata a bighellonare per la città... qualche idea, la voglia di vedere qualcosa di non proprio consueto per la visita classica...
Anche oggi la giornata non sembra un gran che... nuvole, nebbia all'orizzonte, vento




La prima tappa del giorno doveva essere la Coit Tower... usciamo dal Grant (abbondantemente colazionati!) e raggiungiamo la fermata del cable car, ma qui, passa un tizio che ci fa:
"Are you waiting for the cable car?"
"Yes"
"It will be a long wait, one of the trolley has derailed, the line is blocked!"

Quindi... piano B!

La fermata della linea F però è molto congestionata, quindi prendiamo un altro bus che ci porta al Ferry Building, dove scopriamo che quest'anno si festeggia il centenario dell'Esposizione Universale del 1915.



E scopriamo anche che questo è il punto centrale del porto di San Francisco... tutti i moli alla sinistra hanno il numero dispari, tutti quelli alla destra hanno il numero pari!





Ci facciamo una passeggiata sul molo per fare un paio di scatti, ma il clima non aiuta!
Da qui prendiamo la linea F e poi balziamo sul 39, in direzione Coit Tower.




Si, perchè da buoni pigrotti di Mompracem, a noi CI piace camminare in discesa!!!





Arriviamo giusto in tempo per l'apertura e praticamente siamo nel secondo ascensore verso la cima...
e qui...
la signora conta i passeggeri, saliamo per ultimi e lei cortesemente dice di aspettare il prossimo turno...
"Don't worry, I come back in a minute, I'll do only one stop"
"If you wear sunglasses, you can say:"





La vista è molto bella, peccato solo per la foschia!!!




Essendoci ancora poca gente, la finestra centrale di ogni lato è aperta e riusciamo a scattare senza impedimenti e riflessi in mezzo.











Il 23/8/2015 at 09:40, mouette dice:
può darsi che la signora Coit... 
che poi a me la Signora Coit mi da l'impressione di una che lascia le cose a metà!


Scendiamo a piedi verso Columbus Avenue e prendiamo il bus 91 in direzione Ghirardelli...




Un caffè (decente), un po' di cioccolata (buona), una passeggiata nei negozietti della piazza (e Barbara mi regala 2 modellini in metallo di un Xwing e di un caccia imperiale) e poi via, verso la cable car!



Ci sono 2 linee di cable car che incrociano Lombard Street...

Una che vi lascia su Hyde street e l'altra sulla Columbus... Con la linea Powell/Hyde però vi trovate nella parte alta della zona della Lombard e potete percorrerla in discesa!




Mentre la maggior parte delle orde di giappi arriva dal basso e una volta su, ansimano e soffiano come vecchie vaporiere!




Travolti da tanta giappità, ci lasciamo andare alle foto sceme...







Ad un certo punto vediamo una giappomobile dalla quale spuntano una selva di telefonini, tutti intenti a filmare la discesa, a mano, su bastoni da selfie, attaccati alla carrozzeria dell'auto col biadesivo...
Assumiamo la posa giappo migliore che possediamo (mantenendo però una parvenza di Q.I. molto più alta della giappità generica), dita a V accanto alle orecchie, faccia da pirla e finiamo in almeno una dozzina di giappofilmati!



Le case sono molto carine, aiuole e giardini sono ben curati e anche il sole arriva sulla nostra passeggiata!





Qui ci passano praticamente tutti...




Anche il cane sembra interessato...




E dal basso un povero poliziotto del SFPD passa la giornata a urlare
"state sui marciapiedi, non bloccate il traffico!!!"




Da qui proseguiamo a piedi, in direzione Columbus... eh si, c'è un murale che ci aspetta!
Avete visto le strade di San Francisco? sembra in piano!




Sicuri?



E sulla Columbus...





Ecco il murales!





E finalmente un luogo simbolo per la città, che ha visto passare i maggiori esponenti della Beat Generation...


A me On The Road è piaciuto a metà, un viaggio allucinato e allucinante, strada e solo strada, una corsa folle da una sbronza all'altra...





Ma questo posto è pieno di fascino, è più di una qualsiasi libreria, è un luogo della storia...



Kerouac, Ferlinghetti, Ginsberg... viene proprio voglia di...






Dovevo comprare qualcosa e conservare lo scontrino... eh si, ho preso una copia di The Animal Farm, letto a scuola tantissimo tempo fa ma sempre un fantastico libro.

Rifocillati animo e neuroni è ora di rifocillare anche la panza... durante la preparazione del viaggio ci era uscito fuori questo postaccio...




Hon's Won Ton House...
Certo non è un posto di lusso, ma ci tornerei anche subito... il mio piatto, con noodle e wonton era fantastico, il the servito appena entrati era forte e profumato (non credo ci fossero altre bevande disponibili), il posto... beh, pittoresco, spendiamo 18$ inclusa la mancia!





A questo punto, a panza piena e ben pisciati, ci avviamo alla ricerca della Fortune Cookies Factory... avevamo mappina ed indirizzo e cominciamo il nostro giro a Chinatown, attraversando un piccolo parco, Portsmouth Square Plaza, dove anche i giornali per terra non sono in inglese.





Questi vecchietti stanno giocando ad una specie di dama, muovendo le pedine su linee orizzontali e verticali. In una zona della scacchiera c'è un punto in cui le linee si incrociano anche in diagonale.




La partita è accanita, vicino ad ogni scacchiera si forma un capannello di persone, fanno commenti, sembrano dire "dovevi giocare così!"... insomma, quello che si vedeva ad ogni partita di tresette in qualsiasi Bar dello Sport di qualsiasi paesello d'Italia!

Ci sono 2 ragazzi che fanno compiere evoluzioni ad uno strano oggetto, una pallina attaccata ad un martello che salta, si ferma in equilibrio, rilancia e riparte...




Camminiamo a Chinatown, su parecchie strade non si vedono quasi insegne in inglese e anche quelle delle banche con loghi noti hanno la scritta in cinese su uno dei lati.




Finalmente arriviamo a Ross Alley, alla sede della fabbrica dei biscotti della fortuna!





è un viottolo strettissimo, appena entrati si sente il profumo dei biscotti, il macchinario utilizzato è incredibile, un forno rotante automatico che versa l'impasto in uno stampo che si chiude, entra nel forno vero e proprio, fa tutto il giro e esce fuori un biscotto tondo morbido che viene riempito con il fogliettino e piegato a mano dalle operaie, quindi freddandosi diventa croccante.

Ci hanno offerto sia un biscotto chiuso che dei biscotti ancora da chiudere, caldi e non troppo dolci, vi chiederanno 1$ per scattare qualche foto e se vorrete... potete acquistarne un po'!

Decidiamo di attraversare la Chinatown più autentica fino ad arrivare al Dragon's Gate di Bush Street.
Attraversiamo la zona di Stockton Street dove troviamo una serie di negozi di alimentari che più cinesi non si può!




Frutta e verdura da tutta l'Asia, vabbè, l'igiene è quella che è, ma che mi devo comprare qualcosa?
SI!

Ho visto che c'è il rambutan, quella specie di palletta rossa pelosa che avete visto nelle foto di Barbara!
ne prendo un sacchetto e lo mangiamo strada facendo per Chinatown.
Beh, sinceramente, il pollo buttato nelle bacinelle piene di liquame o le teste di maiale abbandonate in giro non mi facevano altrettanta voglia!
C'erano anche dei frutti di mare davvero strani, vongole di una decina di cm di larghezza... ma la cosa più strana...
le " Giant Penis Clams":




Il motivo per cui si chiamino così è abbastanza chiaro... però non pensate a Cucciolo o Pipino...
Pensate più a...



😂😂😂😂😂

C'è anche una signora che ha in vendita su un cartone 3 piccoli squali... non vuole farsi fotografare ed è pronta a coprirli con un cartone... vabbè, non è difficile... le passo vicino e vai!





Proprio su Stockton Street, non lontano dall'incrocio con Pacific Avenue, ecco il murales che cercavamo!




Un paio di CHiPs in giro per San Francisco?



Dal punto più alto si gode anche di una bella vista del Bay Bridge.





Continuiamo la nostra passeggiata, fino ad arrivare nella zona più turistica di Chinatown...




E i negozi così caratteristici lasciano lo spazio a quelli di cineserie assurde che si trovano in qualsiasi mercato del mondo...
Forse Pand Tse Tung no!





Usciamo dal Dragons Gate proprio su Bush Street e dopo un caffè da Starbucks decidiamo di puntare l'aeroporto per ritirare l'auto.




Il viaggio è comodo, ci si mette mezz'ora con la Bart per arrivare dritto all'Airtrain, da qui prendiamo il trenino che porta al Rental Car Center.
Visto che non c'è fila, andiamo direttamente dall'impiegato, che invece ci riporta al totem... qualche tentativo e poi arriva la nostra strisciata!
Se si fa il check-in in anticipo sul sito Alamo, dovrete stampare un foglio con un codice a barre.
Scansionandolo al totem e inserendo le patenti per i guidatori, compariranno le opzioni che avete scelto con tutte le assicurazioni e gli eventuali importi per aggiungere quelle supplementari, noi avevamo selezionato il doppio guidatore (gratuito) e la road safe (a pagamento) ed era già tutto inserito. Non abbiamo aggiunto nessun'altra opzione, visto che avevamo già la franchigia a 0.

Durante il viaggio con la Bart avevo già acceso il navigatore (quando si cambia continente o non si accende da molti giorni, può metterci fino a 15 minuti per trovare la posizione), quindi, montiamo su Silver Bullet e voliamo a San Francisco!

Parcheggiamo proprio di fronte al Grant, al parcheggio multipiano, 25$ per una notte con la convenzione dell'albergo, pronti per caricare la macchina domattina

Ah, questo è Sushi Toni, il locale della prima sera!




Visto che ci aspettano almeno 3 giorni on the road abbastanza intensi, dedichiamo un'oretta al primo bucato del viaggio nella lavanderia accanto all'hotel e poi cena da Lori's Diner!
Antipastino leggero...






Birretta...



E hamburger!





Il locale è carino, cibo non male, servizio non velocissimo, ma nella norma.
L'interno poi è davvero carino, molto Anni '50 e con qualche dettaglio simpatico... pompe di benzina, macchine, cani con la cravatta...




Ben rifocillati ci buttiamo a letto, pronti per la partenza!!!

Contachilometri del giorno:




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