28/07/2015 - San Francisco - La versione di Paolo

La canzone del giorno

Iniziamo la nostra giornata con la colazione del Grant Hotel... Le bevande sono limitate a té e caffè, ma c'è un ampia scelta di cornetti e muffin. Ce n'è uno in particolare con cannella e mandorle che mi manda a ruota.
Quello che manca è un vero e proprio spazio per la colazione, essendoci sono 3 tavolini, ma volendo, si può portare in camera.

Noi invece siamo già pronti ad uscire, vogliamo andare velocemente alla scoperta della città e partiamo verso Union Square





La giornata è spettacolare, un cielo pulito e azzurro, anche se c'è un po' di venticello fresco.




Il programma della giornata prevede di arrivare rapidamente al Palace of Fine Arts per cominciare la nostra passeggiata verso il Golden Gate...
Solo che il qui presente testina toppa completamente la direzione del bus 30 e invece di andare verso il Presidio, ci ritroviamo a Mission!

Vabbbè, poco male (lo dico ora, ma al momento, che rodimento!), ci facciamo il giro passando da Yerba Buena Garden





E qui cominciamo la nostra serie di "Foto per le Mamme"... si, infatti a mia madre posso far vedere la foto più strafiga dell'universo (scattata dal suo figliolo, sangue del suo sangue) e lei fa invariabilmente "ah"... Se invece metto uno scatto con un personaggio, la scruta a fondo, come fosse uno scatto di Helmut Newton, commentandola a fondo!




Vabbè, qui il soggetto è carino e sorridente!!!
Però nella nostra deviazione involontaria, abbiamo trovato un gruppo di anziani che praticava una strana danza agitando i ventagli rumorosamente.



E anche negozi che vendono oggetti ludici per signore...


😁😁😁😁

Sistemato il problema con la direzione da prendere, non abbiamo ancora fatto i conti con le linee deviate o accorciate dei bus... Il 30 infatti non arriva fino ad oltre il Presidio, ma ci pianta a Van Ness Ave. E come vi ha già detto Barbara, ci troviamo a percorrere una delle strade più belle di San Francisco...




Prima la zona di Fort Mason, quindi, tutta Beach Street, fino in fondo, che ci regala degli scorci molto poco turistici, un pezzo di città praticamente riservato agli abitanti, colorato, vivace





E con macchine di tutti i tipi.



I turisti li ritroviamo tutti al Palace of Fine Arts... asiatici ovunque e bastoni da selfie roteanti, manco fossero le spade laser dei Sith...



Facciamo una prima pausa caffè allo Starbucks di Letterman Drive, solo un attimo, prima di ripartire per...






Eh si... è proprio qui la sede della LucasFilm, il luogo di nascita degli effetti speciali come li conosciamo ora, ma soprattutto del film che mi è rimasto dentro come nessuno mai...


E colui che mi ha fatto sognare... Il maestro Yoda!




Il fatto che il mio regalo di compleanno sia arrivato abbracciato a Yoda non è un caso!

L'atrio della LucasFilm è accessibile al pubblico, che può entrare ad osservare una serie di memorabilia della serie:



Il mio lato oscuro ve l'ha già fatto vedere Barbara!









Terminata la mezz'ora di venerazione al Maestro Jedi, proseguiamo con la nostra passeggiata e dopo essere rimasti affascinati dalle storie delle costruzioni al presidio




Arriviamo al vecchio campo delle esercitazioni, circondato dai dormitori... in uno di questi c'è appunto il Walt Disney Family Museum che come dicevamo prima...




E' CHIUSO!
e come vedete... non sono poi così pignolo!

Dopo aver attraversato tutta la zona del Presidio ed essere passati sotto ai cavalcavia della 101 (a proposito, sotto al cavalcavia, su McDowell Ave, c'è un Pet Cemetery, che è oggetto di un progetto di salvataggio), ci ritroviamo a Crissy Field, il primo aeroporto di San Francisco.




La vista sul ponte da qui è perfetta... il vento tiene lontana la nebbia e la giornata è davvero radiosa e nemmeno troppo calda... se vi chiedeste per quale motivo Barbara dice...

Il 18/8/2015 at 19:38, 'mouette dice:

Bon, sono ancora più sexy del solito con il naso a peperoncino e la striscia della tracolla della reflex sulla parte sinistra della scollatura
ecco... è proprio questo... la perfetta combinazione di sole, vento e latitudine (anche se non sembra, San Francisco ha la latitudine di Taormina...)!

Dopo aver giocato un po' con i gabbiani e chiacchierato con dei pescatori di granchi con una nassa piena, decido di mantenere la parola data con la mia Barbara, cioè, tenerla mangiata e pisciata...
Per la prima parte, decidiamo di mangiarci un panino a "The Warming Hut", un gift shop con angolo gastronomia... beh, panini ottimi e preparati espressi, acqua fredda a volontà, bevande solo in bottiglia. Decidiamo di prenderne 2 diversi e ce li dividiamo!






La prossima meta (e location cinematografica) è Fort Point (lo so, già la conoscete... Barbara vi ha detto tutto! 😀)!







Davvero una bella sorpresa, l'ingresso è a offerta, molto carine le ricostruzioni, ma soprattutto la peculiare visuale del Golden Gate da sotto:



Questo dovrebbe essere il punto preciso del tentato suicidio in Vertigo





E questo furgoncino ci introduce verso le prossime destinazioni... Alamo Square e Haight Asbury!




Dal Golden Gate si prende il bus 28 fino a Fillmore street, quindi il 22, che ci porta a pochi passi da...



I lavori sulla casa più a sinistra sono quasi terminati e non c'è più la brutta impalcatura che ha rovinato la vista a chi è stato qui pochi mesi fa.




Il parco è molto carino, frequentato da tantissimi turisti ma anche da tante persone della zona... ma, essendo parte dei tour organizzati, c'è pieno di cinogiappi vestiti in modo ancora più improponibile del normale.

Purtroppo la siccità ha colpito duro anche qui... in tutte le aiuole si trovano i cartelli:
BROWN IS THE NEW GREEN

Dopo aver pandeggiato per una mezz'ora usando una delle coperte AirFrance prese in prestito sul volo di andata (poi ve lo racconto 😊 ) per sdraiarci sul prato, ripartiamo a piedi verso quello che è uno dei luoghi simbolo della rivoluzione degli anni '60..

E già per strada cominciamo a trovare colori, murales...




casette alternative...




Un parco molto piacevole, detto Panhandle proprio perchè fa da manico al Golden Gate Park!
E finalmente, ecco l'incrocio che ha dato il nome alla zona!




A fine anni '60 qui si formò una grande comunità hippie, colorata, variopinta, rumorosa e alternativa.
Nacquero tendenze, gruppi musicali (Grateful Dead Rules!)...
Tutto nel nome di quella Summer of Love del 1967...



Durante la quale ero ancora nella panza di mia madre, ma che mi ha sempre affascinato, per ideologie, musica e colori. Purtroppo poi la summer of love finì, bruciata da droghe che non erano più solo gli allucinogeni, quando il quartiere divenne uno squallido ricettacolo di tossici.




Dopo tanto camminare, come non rinfrescarsi con un paio di birre?




Ci sediamo al bancone, circondati da personaggi fantastici, chiedo al barista una birra locale e lui me ne fa assaggiare un po'... è spettacolare, presa!

Nel quartiere girano ancora personaggi alternativi, con mezzi alternativi...




Per farceli entrare tutti, per me hanno usato un calzante!

😝😝😝😝

E ci sono ancora tanti murales, molto psichedelici.



Torniamo in hotel con i piedi ben cotti e decidiamo di non spostarci troppo... la meta di oggi è Sushi Toni, il locale proprio accanto al Grant...



Un Dragon Roll e un Volcano Roll, di dimensioni bibliche, una birretta e la cena è servita! Consigliato!

Diamo la buonanotte a San Francisco con qualche scatto a Union Square... oggi la giornata è stata pienissima e con un cielo azzurro che faceva male agli occhi! E domani abbiamo Alcatraz




IL MISTERO DELLA COPERTA DI AIRFRANCE:
Quando parto per un on the road, sul volo di andata prendo in "prestito" la copertina della compagnia aerea... fa sempre comodo, una la uso come copribagagli (visto che non c'è quasi mai la copertura) e l'altra è una perfetta coperta da picnic...
Questa volta siamo entrati tra i primi in aereo, e avendo i posti in fondo, abbiamo percorso tutto l'aereo... Barbara aveva lo zaino aperto e superata l'ultima hostess ho buttato dentro il primo plaid e prima di arrivare alla nostra fila, anche il secondo!
😁😁😁😁

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