Giovedì 18 agosto 2022

Giovedì 18 agosto 2022 - Inverness - Dornie

Stamattina la sveglia è puntata abbastanza presto, dobbiamo attraversare tutta la Scozia da est a ovest e fare un sacco di tappe. Salutiamo Rachel e i suoi gatti sociopatici (in 3 giorni abbiamo intravisto quella bianca e immaginato quello scuro da un paio di lampi pelosi nel corridoio) e partiamo subito per Chanonry Point che con Fort George chiude l'accesso al Moray Firth.

Meteo molto scozzese oggi, vento e nuvole, prima di arrivare ci fermiamo a fare colazione a Fortrose, praticamente davanti alla Cattedrale, che visiteremo più tardi.

La Cromarty Bakery non ha posti a sedere, ci prendiamo 2 custard tart, un paio di cornetti di accompagnamento e 2 cappuccini, da mangiare sul muretto della cattedrale, tutto buonissimo anche se mi è toccato prendere il cappuccino caldo, non avevo voglia di drammi stamattina.

Chanonry Point è affascinante, con la bassa marea, il vento sferzante e il faro. Da qui si possono vedere foche e delfini, che però stamattina si tengono debitamente alla larga!







Ci facciamo una passeggiata, ma visto che delfini e foche preferiscono altri lidi, per sfuggire al vento torniamo verso Fortrose, la sua cattedrale e la sua bakery!

Eh sì, i cornetti erano talmente buoni che decidiamo di procurarci anche il pranzo qui, un paio di quiche con un paio di pie con carne da mangiare in giro.


Ci facciamo un bel giro tra i resti della Fortrose Cathedral, cercando di ricostruire nella nostra mente la cattedrale, studiando i cartelli esplicativi e la posizione dei pilastri.



Se da un lato queste rovine hanno un fascino innegabile, dall'altro è un peccato che tantissimo sia andato perso, le cattedrali, i conventi e i monasteri abbandonati e confiscati con la riforma del clero voluta da Enrico VIII, siano diventati per anni una specie di cava a cielo aperto, spogliati di tutto quello che c'era di valore, dai tetti in rame o piombo alle statue, ai marmi.

Soddisfatti della nostra ricostruzione, partiamo verso la Beauly Priory, un antico monastero Valliscauliano.

Chi sono i valliscauliani? Sono dei monaci che arrivavano dalla Valle dei Cavoli (Vallis Caulis) in Borbogna e si sono spinti a nord per portare la loro regola, ma che ad inizio 500 sono confluiti nei cistercensi, visto che il loro ordine fu soppresso.




Anche qui le tabelle esplicative sono ben fatte, l'acquasantiera posta all'ingresso della chiesa deve essere qualcosa di misterioso per gli anglicani, tanto che le era dedicata un'estesa didascalia!

Finora, il tempo si è mantenuto bigio, ma come dice Igor, può peggiorare!

Percorriamo la strada che costeggia il Loch Ness sotto le nuvole, con l'acqua del lago che prende un colore incredibile, tra il nero e il piombo e arriviamo a Urquart Castle (mi raccomando, Urquart e non Farquard) sotto una pioggerellina fastidiosa.



Il tempo di scattare qualche foto e...

PUF!

Azzurro, sole, caldo! Certo, il vento non si è fermato, ma secondo me possiamo ringraziarlo per aver fatto tutta la visita col cielo azzurro e le nuvole perfette!






Giriamo per il castello con un sole bellissimo, anche qui, belle le descrizioni che permettono di immaginare come fosse quando era abitato, dove fosse la chiesa, dove le stalle o le cucine.
Ci godiamo il sole fuori dal castello mentre facciamo il nostro pasto da barboni, le 2 quiche sono buonissime e le pie saporite, tanto che sono quasi le 2 quando ci mettiamo in viaggio verso Eilean Donan.

Sulla strada, dopo aver constatato che i camionisti scozzesi guidano come pazzi, troviamo ancora pioggia, poi sole, poi pioggia, poi sole... ad ogni curva cambia il meteo, ma per fortuna quando arriviamo alla svolta per Eilean Donan è il turno del sole!



Eilean Donan è organizzato un po' peggio di Urquart, l'audioguida si paga a parte, non c'è un depliant (a Urquart costa 1£), ci sono pochissime spiegazioni e qualche QR code, che principalmente rimanda alle leggende locali e molto poco alla storia del castello.
 



Il castello, ricostruito sulle rovine del 18° secolo è comunque molto bello ed interessante da vedere.
All'ingresso ci fanno lasciare gli zaini nel LOCKAH, che dopo un paio di tentativi, scopriamo essere il locker...
Ci vuole una moneta da 1£ per sbloccare la chiusura e faccio a Barbara:
"Mi passi una sterlina per il LOCKAH?"

E lei con un sorrisone ne pesca una dalla porta, dimenticata da un turista distratto (Sì, turista, uno scozzese non avrebbe mai abbandonato una sterlina nell'armadietto) e mi fa:
"ECCOLA!"

Finito il nostro giro, recuperiamo gli zaini dal LOCKAH e puntiamo il nostro B&B, il Glennan House, un po' fuori dalla cittadina... purtroppo ci dice male con le curve e arriviamo sotto una pioggerellina fastidiosa, ma il posto è davvero spettacolare, forse il migliore di tutta la vacanza!




Dornie non è propriamente una metropoli e fortunatamente, avevamo prenotato da casa l'unico ristorante, il Clachan.

Ci aspettavamo un classico menu da pub e invece la cena è stata davvero una sopresa, un ottimo ristorante con dei piatti davvero belli e buoni.





Antipasti con formaggio di capra e bacon, capesante col black pudding (che ho mangiato solo io), un insalatona con pesce affumicato  e un piattone di scampi strepitoso, tutto buonissimo, inclusa la birra.


Dopo cena proviamo ad andare nel parcheggio del castello per tentare qualche scatto notturno, ma Eolo o Njörðr non sono d'accordo e scatenano un ventaccio terribile che fa vibrare i cavalletti... resistiamo solo qualche scatto e torniamo verso il B&B.



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