4 maggio 2024 - Poughkeepsie

4 Maggio 2024 - Poughkeepsie


La colazione mantiene le scarse promesse dell'hotel: meglio, mangiamo meno!


Ben prima delle nove siamo abbondantemente pronti per uscire e percorrere i circa tre minuti di strada che ci separano da casa di Franklin. Il Visitor Center è già aperto e prendiamo subito i biglietti per il primo tour delle 9.30 ... questa cosa del first come first serve per la maggior parte dei giri guidati alle varie residenze mi aveva preoccupato non poco prima della partenza, perché non c'è altro modo di accedere. Beh, facendo un po' di attezione ad essere first (impresa che la mattina riesce sempre con la massima serenità, i turisti qui sono come i romani e ci lasciano un sacco di spazio di manovra) siamo riusciti a non perderci nulla, complice anche la bassa stagione e il fatto che questo giro è relativamente poco battuto, e ci sono solo quasi solo americani in giro. 








Ora siate buoni e pazienti, io e Maritone siamo appassionati di storia oltre l'umanamente tollerabile ma cercherò di non essere troppo pallosa. Zio Winston è uno dei nostri idoli, e quando vediamo il suo busto di fronte a quello di Franklin ci concediamo due minuti di commosso silenzio, ringraziandoli per averci permesso di vivere in un Paese libero, figli dell'Occidente e fortunati per questo. 

Il tour è condotto da Linda, una simpatica volontaria di mezza età (ogni volta che vengo in USA torno a casa con la voglia di andare in pensione e fare la volontaria per la qualunque, curiosamente ... oddio, a essere sinceri la voglia di andare in pensione ce l'ho anche quando parto) che come prima cosa fa un sondaggio per vedere chi tra il manipolo di visitatori mattinieri venga da più lontano. Come dire ... PONCI PONCI PO PO PO! Facciamo un certo scalpore, tra un banale Connecticut e un noioso Kansas ecco Roma, modestamente ... Linda ci conferma che di stranieri qua ne vedono effettivamente pochini, ed ecco che da panda ci trasformiamo in tronfi tacchini orgogliosi di sé. 






Linda è un'ottima guida, probabilmente faceva l'insegnante perché riesce a tenere alta l'attenzione per tutto il giro. Dopo una corposa introduzione all'esterno, sotto un piacevolissimo sole, ci accompagna in giro per le varie stanze e ci concede un fuori programma nelle cucine, che "di solito non sono accessibili, ma siete in pochi e vi faccio fare un giro".









(oooooohhh, la mamma e il papà della Betty! )









Abbiamo la pelle d'oca, nel muoverci in queste sale dove spesso si è fatta la Storia, ammirando le foto degli ospiti illustri, la semplicità inaspettata di quella che dopotutto è la casa di campagna di colui che è stato l'unico Presidente ad essere eletto quattro volte (e mai più accadrà, mi auguro: di FDR non ce ne sono molti in giro, e di questi tempi un terzo mandato lo troverei piuttosto preoccupante).

Nello studiolo dove si ritiravano FDR e Winston Churchill quando il Primo Ministro britannico era ospite qui ci guardiamo con i brividi e i lucciconi ... è bello essere dei disadattati insieme 






In questa casa Roosevelt è nato e cresciuto, e qui ha vissuto con la moglie Eleanor e figli dopo averla ampliata e adattata alla sua disabilità, c'è un ascensore che il Presidente utilizzava a forza di braccia, e uno degli scivoli che usava con la sedia a rotelle con cui non si faceva mai vedere in pubblico è rimasto al suo posto. Dal 1946 la casa appartiene allo Stato per espressa volontà del Presidente, con tutti gli arredi originali, ed è gestita dal National Park Service. 
























Concluso il giro passiamo a rendere omaggio alla tomba che si trova a pochi passi dalla casa, e poi alla Presidential Library, dove ci volano via due ore senza che ce ne rendiamo conto, ripercorrendo la vita e la carriera del Presidente e di sua moglie, della sua malattia e dell'incredibile forza che solo una tempra d'acciaio poteva tirar fuori. La poliomielite, contratta da adulto, lo ha lasciato invalido, ma ha saputo trasformare una sfiga che avrebbe piegato molte persone in una prova di forza senza pari. 

La vita matrimoniale dei Roosevelt è stata meno felice di quanto avessi sempre pensato, ma hanno ugualmente saputo offrire un'immagine di forza e fiducia a un'America piegata dalla Grande Depressione prima e dalla guerra mondiale poi. 



















Finalmente ho capito cosa significa POTUS: sta per "Panda Of The United States"!




(personalmente mi sento a disagio con il potere che non sia quello che esercito sul Legittimo, e si vede)


Usciamo alle 13.30 con una gran fame, pronti a tradire ignominiosamente i buoni propositi e le insalate al bellissimo Eveready Diner, con un tuffo spettacolare negli anni '50 e nel colesterolo











Sazi, soddisfatti e provati ce ne partiamo alla volta di Straatsburg, dove abbiamo prenotato ieri il tour delle 16: era una delle "casette di campagna" di Ogden Mills e Ruth Livingston, cugini di John Jacob Astor, potete immaginare la povertà della coppia





Oltre a essere cugini di Astor, che morì nel naufragio del Titanic, i Mills erano anche i felici possessori di due biglietti per il viaggio di ritorno del transatlantico più inaffondabile e sfigato della storia, e in giro per casa sono sparse le testimonianze di questo legame. 


Come dicevo, data l'estrema indigenza della coppia questa casina di campagna ha sole 79 stanze, un parco meraviglioso e una lunga storia.


































I membri del personale di servizio di casa avevano diritto a una stanza privata, all'assistenza sanitaria, ricevevano generose pensioni una volta diventati troppo anziani per lavorare ... curiosamente, non risulta si sia mai licenziato nessuno 


















Ogden Mills fu un filantropo e un uomo molto generoso, devotissimo alla moglie Ruth, più frivola e ambiziosa, il cui principale desiderio era essere considerata la regina della vita mondana di New York. Giornata piena di ciccia oggi: dopo questo tuffo in un romanzo di Henry James, non ancora sazi, ci concediamo un veloce passaggio al cottage dove Eleanor Roosevelt trascorse la vita dopo la morte del marito, a pochi minuti di strada dalla residenza coniugale. Quando il Presidente era ancora vivo, questo grazioso angolo di privacy ha visto incontri informali e momenti privati con i numerosi ospiti della coppia: qui Winston Churchill ha nuotato in piscina, e Giorgio VI e la regina Elizabeh hanno consumato una cena a base di hot dog grigliati sul caminetto dalla stessa First Lady.

La residenza sarà visitabile solo a partire dal Memorial Day, ma va bene lo stesso, è stata comunque una giornata piena e interessante. 

















Il modo di fare gli scemi si trova comunque, tranquilli: la cultura non ci sommergerà!


Per cena vogliamo stare leggeri, quindi da bravi illusi puntiamo un susharo in città, ma prima optiamo per una passeggiata nell'Historic District di Poughkeepsie. Che dire? gli americani hanno uno strano concetto di "historic", qualcuno dovrebbe spiegargli che non significa "vecchio & brutto".

E comunque che importa? SONO ALLA STAZIONE DI POUGHKEEPSIE! che per una vecchia (in tutti i sensi) fan di Friends non può non richiamare la breve avventura di Ross con "La ragazza di Poughkeepsie" e il suo risvegliarsi a Montreal quando prende il treno per raggiungerla. Eh sì, Poughkeepsie è comodissima a Manhattan



E questo è il treno per New York!









E poi ci rifaremo con la cena LEGGERA: un soft shell crab FRITTO in due (ma le moeche sono meglio) e due roll, uno con lobster e l'altro ancora con soft shell crab, ciascuno coperto da un metro cubo di salse assortite. Gli americani in cucina sono dei Re Mida al contrario, quel che toccano distruggono





4 Maggio 2024 - Poughkeepsie



La colazione mantiene le scarse promesse dell'hotel: meglio, mangiamo meno! 


Ben prima delle nove siamo abbondantemente pronti per uscire e percorrere i circa tre minuti di strada che ci separano da casa di Franklin. Il Visitor Center è già aperto e prendiamo subito i biglietti per il primo tour delle 9.30 ... questa cosa del first come first serve per la maggior parte dei giri guidati alle varie residenze mi aveva preoccupato non poco prima della partenza, perché non c'è altro modo di accedere. Beh, facendo un po' di attenzione ad essere first (impresa che la mattina riesce sempre con la massima serenità, i turisti qui sono come i romani e ci lasciano un sacco di spazio di manovra :grin:) siamo riusciti a non perderci nulla, complice anche la bassa stagione e il fatto che questo giro è relativamente poco battuto, e ci sono solo quasi solo americani in giro. 









Ora siate buoni e pazienti, io e Maritone siamo appassionati di storia oltre l'umanamente tollerabile, ma cercherò di non essere troppo pallosa. Zio Winston è uno dei nostri idoli, e quando vediamo il suo busto di fronte a quello di Franklin nel parco della residenza ci concediamo due minuti di commosso silenzio, ringraziandoli per averci permesso di vivere in un Paese libero, figli dell'Occidente e fortunati per questo. 

Il tour è condotto da Linda, una simpatica volontaria di mezza età (ogni volta che vengo in USA torno a casa con la voglia di andare in pensione e fare la volontaria per la qualunque ... oddio, a essere sinceri la voglia di andare in pensione ce l'ho anche quando parto :megalol:) che come prima cosa fa un sondaggio per vedere chi tra il manipolo di visitatori mattinieri venga da più lontano. Come dire ... PONCI PONCI PO PO PO! :grin: 

Facciamo un certo scalpore, tra un banale Connecticut e un noioso Kansas ecco a voi Roma, Italy! modestamente ... Linda ci conferma che di stranieri qua ne vedono effettivamente pochini, ed ecco che da panda ci trasformiamo in tronfi tacchini orgogliosissimi di sé :dance3:






Linda è un'ottima guida, probabilmente faceva l'insegnante perché riesce a tenere alta l'attenzione per tutto il giro. Dopo una corposa introduzione all'esterno, sotto un piacevolissimo sole, ci accompagna in giro per le varie stanze e ci concede un fuori programma nelle cucine, che "di solito non sono accessibili, ma siete in pochi e vi faccio fare un giro".









(oooooohhh, la mamma e il papà della Betty! )









Abbiamo la pelle d'oca, nel muoverci in queste sale dove spesso si è fatta la Storia, ammirando le foto degli ospiti illustri, la semplicità inaspettata di quella che dopotutto è la casa che è stata più cara a colui che è stato l'unico Presidente ad essere eletto quattro volte (e mai più accadrà, mi auguro: di FDR non ce ne sono molti in giro, e di questi tempi un terzo mandato lo troverei piuttosto preoccupante).

Nello studiolo dove si ritiravano FDR e Winston Churchill quando il Primo Ministro britannico era ospite qui ci guardiamo con i brividi e i lucciconi ... è bello essere dei disadattati insieme :inlove2:






In questa casa Roosevelt è nato e cresciuto, e qui ha vissuto con la moglie Eleanor e figli dopo averla ampliata e adattata alla sua disabilità: c'è un ascensore che il Presidente utilizzava a forza di braccia, e uno degli scivoli che usava con la sedia a rotelle con cui non si faceva mai vedere in pubblico è rimasto al suo posto. Dal 1946 la casa appartiene allo Stato per espressa volontà del Presidente, con tutti gli arredi originali, ed è gestita dal National Park Service. 
























Concluso il giro passiamo a rendere omaggio alla tomba, che si trova a pochi passi dalla casa, e poi alla Presidential Library, dove ci volano via due ore senza che ce ne rendiamo conto, ripercorrendo la vita e la carriera del Presidente e di sua moglie, della sua malattia e dell'incredibile forza che solo una tempra d'acciaio poteva tirar fuori. La poliomielite, contratta da adulto, lo ha lasciato invalido, ma ha saputo trasformare una sfiga che avrebbe piegato molte persone in una prova di forza senza pari. 

La vita matrimoniale dei Roosevelt è stata meno felice di quanto avessi sempre pensato, ma hanno ugualmente saputo offrire un'immagine di forza e fiducia a un'America piegata dalla Grande Depressione prima e dalla guerra mondiale poi. 



















Finalmente ho capito cosa significa POTUS: sta per "Panda Of The United States"! :megalol:




(personalmente mi sento a disagio con il potere che non sia quello che esercito sul Legittimo, e si vede :eek:)


Usciamo alle 13.30 con una gran fame, pronti a tradire ignominiosamente i buoni propositi e le insalate al bellissimo Eveready Diner, con un tuffo spettacolare negli anni '50 e nel colesterolo :cool:











Sazi, soddisfatti e provati ce ne partiamo alla volta di Straatsburg, dove abbiamo prenotato ieri il tour delle 16: a fine diciannovesimo secolo era una delle "casette di campagna" di Ogden Mills e Ruth Livingston, cugini di John Jacob Astor, potete immaginare la povertà della coppia :Chessygrin:





Oltre a essere cugini di Astor, che morì nel naufragio del Titanic, i Mills erano anche i felici possessori di due biglietti per il viaggio di ritorno del transatlantico più inaffondabile e sfigato della storia, e in giro per casa sono sparse le testimonianze di questo legame. 


Come dicevo, data l'estrema indigenza della coppia questa casina di campagna ha sole 79 stanze, un parco meraviglioso e una lunga storia.


































I membri del personale di servizio di casa avevano diritto a una stanza privata, all'assistenza sanitaria, ricevevano generose pensioni una volta diventati troppo anziani per lavorare ... curiosamente, non risulta che negli anni si sia mai licenziato nessuno :megalol:














Ogden Mills fu un filantropo e un uomo molto generoso, devotissimo alla moglie Ruth, più frivola e ambiziosa, il cui principale desiderio era essere considerata la regina della vita mondana di New York. Giornata piena di ciccia oggi: dopo questo tuffo in un romanzo di Henry James, non ancora sazi, ci concediamo un veloce passaggio al cottage dove Eleanor Roosevelt trascorse la vita dopo la morte del marito, a pochi minuti di strada dalla residenza coniugale. Quando il Presidente era ancora vivo, questo grazioso angolo di privacy ha visto incontri informali e momenti privati con i numerosi ospiti della coppia: qui Winston Churchill ha nuotato in piscina, e Giorgio VI e la regina Elizabeth hanno consumato una cena a base di hot dog grigliati sul caminetto dalla stessa First Lady.

La residenza sarà visitabile solo a partire dal Memorial Day, ma va bene lo stesso, è stata comunque una giornata piena e interessante. 












Il modo di fare gli scemi si trova comunque, tranquilli: la cultura non ci sommergerà! :cool:


Per cena vogliamo stare leggeri, quindi da bravi illusi puntiamo un susharo in città, ma prima optiamo per una passeggiata nell'Historic District di Poughkeepsie. Che dire? gli americani hanno uno strano concetto di "historic", qualcuno dovrebbe spiegargli che non significa "vecchio & brutto" :???:

E comunque che importa? SONO ALLA STAZIONE DI POUGHKEEPSIE! che per una vecchia (in tutti i sensi) fan di Friends non può non richiamare la breve avventura di Ross con "the girl from Poughkeepsie", e il suo risvegliarsi direttamente a Montreal quando prende il treno per raggiungerla per il fine settimana. Eh sì, Poughkeepsie è comodissima a Manhattan :inlove2:


E questo è il treno per New York!







E poi eccoci alle prese con la cena LEGGERA: un soft shell crab FRITTO in due (ma le moeche sono meglio) e due roll, uno con lobster e l'altro ancora con soft shell crab, ciascuno coperto da un metro cubo di salse assortite. Gli americani in cucina sono dei Re Mida al contrario, quel che toccano distruggono :razz:







E visto che oggi è il MAY THE FOURTH concludiamo la giornata con una bella riasata alla vista del cartello sulla interstate che recita "Slow down you must, arrive safe you will" :wub:​​​​​​​



E visto che oggi è il MAY THE FOURTH concludiamo la giornata con una bella riasata alla vista del cartello sulla interstate che recita "Slow down you must, arrive safe you will"


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