19 Agosto 2025
19 Agosto 2025
Il tank non è un ringraziamento sgrammaticato, ma proprio un carro armato, questa zona è un poligono militare sin dalla II Guerra Mondiale, c'è una base attiva con tanto di tank esposti all'ingresso... noi ubbidiamo e senza nemmeno pensarci a scattare una foto, andiamo dritti al parcheggio di Durdle Door!
Il viewpoint è davvero suggestivo e la spiaggia è la meta di moltissime famiglie che scendono con tutto il necessario per passare la giornata nella piccola spiaggia, dubito che portino parmigiana e cotolette, ma a giudicare dalle scorte di birra, avevano ottime intenzioni!
Con tutta la calma del mondo risaliamo al parcheggio e riusciamo ad andare al bagno prima che arrivi la mandria di asiatici e ripartiamo verso Tyneham.
La visita è davvero toccante, in alcune case sono esposti dei tableau che raccontano la vita degli occupanti, con foto e aneddoti, dalla postina alla casa del fornaio, al piccolo emporio che aveva di tutto, fino alla scuola e alla chiesa, gli edifici meglio conservati di tutto il paese.
Da qui partiamo in direzione di Corfe Castle, pranzo veloce nelle vicinanze del castello e poi via, verso le rovine, dove entriamo gratis grazie alle nostre tessere FAI (che però non ci esentano dal pagare il parcheggio 😡).
Qui è morto il re Edoardo il Martire, che abbiamo già incontrato a Shaftesbury, salito al trono a 13 anni e ucciso dalla matrigna Ælfthryth, prima avvelenato e poi accoltellato, per permettere l'ascesa di suo figlio, Æthelred, detto lo sconsigliato e da noi soprannominato lo sconsiderato...
Riusciamo a farci prendere in giro da un vecciotto (ecco il veneto-romano che ritorna) mentre facciamo le foto alla gogna e mentre giriamo per il castello, ci ferma una famiglia di chassidim colpiti dalle nostre magliette e che insistono per scattarci una foto!
Ma visto che la giornata doveva essere tranquilla, decidiamo di raggiungere le Old Harry Rocks, una formazione di faraglioni tra le bianche scogliere, che si raggiunge con un bel sentiero in piano, circa 2 miglia A/R.
Oggi il nostro travelbook comincia così:
CREDEGHE!!!
Che tradotto dal veneto-romano che sto cominciando ad usare qui in casa, manco fossi Salvatore del Nome della Rosa, sta a significare "credici, di giornate tranquille nei nostri viaggi non ce ne sono!"
Comunque, cominciamo dall'inizio, il B&B di Poole non serve l'english breakfast, ma offre una "light" continental breakfast, con un buffet dove c'è di tutto, pane, marmellate, succhi, frutta, yoghurt, cereali e naturalmente, la famigerata Marmite, per mia grande gioia e per il disgusto di tanti altri, perfetta per noi!
Ben sazi, partiamo per Durdle Door, un arco naturale sul mare, attraversando una delle tante adorabili stradine di campagna inglesi.
La differenza con le tante adorabili stradine inglesi comincia a vedersi quando troviamo una serie di cartelli inquietanti...
"Stop only for emergency"...
"Tank crossing"
In che senso, ti attraversa un signore che ringrazia? Il dubbio ce lo toglie l'ultimo cartello:
Il tank non è un ringraziamento sgrammaticato, ma proprio un carro armato, questa zona è un poligono militare sin dalla II Guerra Mondiale, c'è una base attiva con tanto di tank esposti all'ingresso... noi ubbidiamo e senza nemmeno pensarci a scattare una foto, andiamo dritti al parcheggio di Durdle Door!
Il viewpoint è davvero suggestivo e la spiaggia è la meta di moltissime famiglie che scendono con tutto il necessario per passare la giornata nella piccola spiaggia, dubito che portino parmigiana e cotolette, ma a giudicare dalle scorte di birra, avevano ottime intenzioni!
Il sentiero è abbastanza semplice, all'andata è in discesa, sono circa 2 miglia A/R, lungo la salita incontriamo un improbabile gruppone di cinesi che ha la solita espressione di chi non sa nemmeno di stare al mondo!
Con tutta la calma del mondo risaliamo al parcheggio e riusciamo ad andare al bagno prima che arrivi la mandria di asiatici e ripartiamo verso Tyneham.
Tyneham è un piccolo borgo che è stato evacuato nel '43 per costruire il poligono militare in previsione dello sbarco in Normandia, con la promessa che sarebbe stato restituito alla popolazione alla fine della guerra.
Beh, finita la guerra è stato deciso che il poligono fosse più utile e gli abitanti non sono più potuti tornare nelle loro casa. Solo nel 1981, l'associazione degli abitanti è riuscita ad ottenere la possibilità di accedere alle rovine del villaggio e sono stati avviati alcuni lavori di restauro, per mantenere almeno lo stato delle abitazioni e della chiesa dopo 40 anni di abbandono.
La visita è davvero toccante, in alcune case sono esposti dei tableau che raccontano la vita degli occupanti, con foto e aneddoti, dalla postina alla casa del fornaio, al piccolo emporio che aveva di tutto, fino alla scuola e alla chiesa, gli edifici meglio conservati di tutto il paese.
Da qui partiamo in direzione di Corfe Castle, pranzo veloce nelle vicinanze del castello e poi via, verso le rovine, dove entriamo gratis grazie alle nostre tessere FAI (che però non ci esentano dal pagare il parcheggio 😡).
(la foto non è specchiata, è solo il vento che soffiava dalla parte sbagliata! 😄) |
Il castello è stato demolito durante la guerra civile del 1646, era una roccaforte dei lealisti che aveva già subito un paio di assedi e che resisteva grazie alla sua posizione e alle mura, è impressionante che nonostante gli scavi sotto le mura e i barili di polvere da sparo utilizzati, ampie parti del castello siano ancora in piedi!
Qui è morto il re Edoardo il Martire, che abbiamo già incontrato a Shaftesbury, salito al trono a 13 anni e ucciso dalla matrigna Ælfthryth, prima avvelenato e poi accoltellato, per permettere l'ascesa di suo figlio, Æthelred, detto lo sconsigliato e da noi soprannominato lo sconsiderato...
Riusciamo a farci prendere in giro da un vecciotto (ecco il veneto-romano che ritorna) mentre facciamo le foto alla gogna e mentre giriamo per il castello, ci ferma una famiglia di chassidim colpiti dalle nostre magliette e che insistono per scattarci una foto!
Ma visto che la giornata doveva essere tranquilla, decidiamo di raggiungere le Old Harry Rocks, una formazione di faraglioni tra le bianche scogliere, che si raggiunge con un bel sentiero in piano, circa 2 miglia A/R.
Posizione davvero bella, restiamo un po' in relax, finché non arriva una famigliola teteska armata di drone che comincia a riprendersi e a fare ripetuti passaggi con questo coso ronzante... ma quando arriva il tizio che si mette ad ascoltare musica a tutto volume, capiamo che è meglio che torniamo verso l'hotel prima di buttare qualcuno dalla scogliera.
Per tornare in hotel, scegliamo la strada più breve, che prevede il ferry verso Sandbanks ma ci permette di risparmiare almeno 30 km di strada.
Ci meritiamo un'oretta di riposo al B&B, decidiamo di andare verso The Quay, il lungomare di Poole a piedi, almeno per oggi superiamo i 17 km a piedi!
Ah, visto che siamo degli inguaribili culopesisti, al ritorno decidiamo di chiamare un taxi per evitare gli ultimi 2 km di giornata! 😄😄😄😄😄
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