9 maggio - Mystic e dintorni
9 maggio - Mystic e dintorni
Le previsioni ci lasciano poche speranze per oggi... Pioggia tutto il giorno, possibili temporali, tanto che quando apriamo la tenda e vediamo il sole, restiamo di stucco!
Durante la colazione (autogestita e in camera, butto un occhio all'immancabile bibbia nel comodino e rimango stupito dagli "Historical Highlights".
Vabbè!
Visto che abbiamo cambiato auto e domattina dobbiamo prendere il traghetto in direzione Long Island, decidiamo di passare alla biglietteria del Cross Sound Ferry per vedere se c'è qualcosa da pagare.
Appena entrati, vengo inseguito da un tizio che mi dice di non essermi fermato allo stop per controllare il biglietto... Senti Ciccio, non c'è nessuno, non devo neanche prendere il traghetto, se te stavi a fa' l'affaracci tua e non eri all'ingresso, non te la prendi con me!
Comunque, alla fine riesco a pagare la differenza di 3.65$ per imbarcare Gloria, saluto il mio nuovo amico e ci dirigiamo verso Groton, dove c'è la Submarine Force Library and Museum.
E qui c'è...
Varato nel '54, è davvero bello, molto più grande rispetto agli altri sottomarini della Seconda Guerra Mondiale che abbiamo già visto in giro, è quello che per primo ha raggiunto il Polo Nord geografico passando sotto la banchisa artica e che nelle mie letture di bambino, mi aveva fatto sognare mille avventure.
Dribbliamo le scolaresche in visita, saliamo sul Nautilus per primi e cominciamo ad esplorare questo battello, così angusto, nel quale per mesi l'equipaggio doveva condividere questi spazi.
Sì, mentre i sommergibili diesel fino ad allora dovevano emergere di tanto in tanto per ricaricare le batterie, questo, il primo vero sottomarino, non ha più questa esigenza e nei primi anni di servizio batté moltissimi record.
Senza nemmeno dirlo, il suo nome arriva da un altro mito della mia infanzia, il Nautilus del Capitano Nemo e delle sue 20000 leghe sotto i mari!
Nel momento in cui entra la scolaresca, noi fuggiamo, mi fermo anche a chiacchierare col marinaio all'ingresso che mi conferma che anche sul Nautilus si usa la "branda calda", il marinaio smontante occupa la cuccetta di quello che monta!
Il museo racconta della storia della guerra sottomarina, dai primi esperimenti con le botti, azionate dalla forza umana, fino ai missili Polaris, ai Tomahawk e a tanti siluri, molto interessanti anche i filmati.
Alle 11 arriviamo al Seaport Village, qualche nuvola, un po' di vento, ma il sole continua a seguirci, non è caldissimo, si sta bene, io in felpa, Barbara la nordica a mezze maniche!
Proprio mentre mangiamo, si materializza la pioggia prevista dal mattino... 4 gocce contate.
Costruito nel luogo dove sorgevano dei cantieri navali, è la ricostruzione di un villaggio di pescatori a cavallo del 1900, con pezzi originali portati da tutto l'est e installati qui. All'interno di alcuni negozi ci sono dei volontari che raccontano la vita delle comunità marinare del secolo scorso (io so' vecchio, per me secolo scorso è il 1800), con tutte le attività legate alla navigazione, la fabbrica delle vele, le corderie, il fabbro, il venditore di orologi e sestanti.
La seconda barca invece ha una storia molto bella, è un peschereccio danese che durante la seconda guerra mondiale ha trasportato moltissimi ebrei verso la Svezia, paese neutrale.
C'è un grosso schooner da pesca in restauro... o meglio, è praticamente in ricostruzione, perché la maggior parte delle assi è stata divorata dalle teredini o è marcita, si può visitare il cantiere e mi sembra proprio di entrare dentro uno dei miei modellini in scala!
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Ecco, questo era il sito del Seaport! |
Gli artigiani ancora oggi restaurano e costruiscono le polene e le decorazioni per la prua, spesso con strumenti tradizionali, cercando di restare nella tradizione locale.
Per quello che abbiamo mangiato e per la bontà, questa è stata la cena con il più alto rapporto qualità/prezzo del viaggio... 160$ incluso vino e mancia.
"Hai visto cosa fa l'acqua alle barche? Meglio l'alcool!!!"
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