Notte...
scrat scrat scrat...
Cos'è questo rumore???
Scrat scrat...
Qualcosa sta grattando proprio fuori dalla tenda... vabbè, sono a casa sua, scusa animaletto...
A parte il visitatore notturno, del quale troverò le tracce fuori dalla
tenda, proprio accanto alla mia testa, la notte passa tranquilla e
silenziosa, ma ahinoi, l'alba non aspetta nessuno e quando suona la
sveglia, in 2 minuti siamo pronti a partire!
Andiamo verso est, in direzione del sole che sta per nascere. Il
sentiero parte proprio di fronte alla nostra tenda, pochi passi e non
sentiamo più nemmeno i rumori del campeggio che si sta svegliando
Andiamo avanti per un po', fino alla roccia accanto al Tapestry Arch,
incontriamo un paio di leprotti, un albero che abbiamo scavalcato con la
nostra agilità da facoceri, prima di accorgerci che c'era un sentiero
che ci girava intorno ed eccoci, pronti per essere baciati dal primo
sole!
La pace è assoluta, il silenzio pure. Passano solo poche persone, un
saluto rapido, noi siamo qui, in pile, perchè è fresco, ma il sole
comincia a scaldarci col suo calore!
Ah, per chi si chiedesse cosa stessi facendo sdraiato nella foto di mouette...
Questo!
Ancora qualche passo fino al Tapestry Arch...
E poi torniamo verso la nostra tenda, con le ombre ancora lunghe del mattino.
Come al solito, facciamo la nostra colazione al tavolino del campeggio, avocado, succo di qualcosa
Si perchè se davanti c'è scritto "il sapore", dietro c'è scritto anche come si ottiene questo succo!
Dove praticamente di strawberry e banana ce n'è giusto un hint!!!
Ma qui si consuma il dramma... abituati ai muffin di Walmart, azzanniamo quelli del City Market...
GLOP...
GLOP...
non vanno proprio giù e dobbiamo bere un ettolitro di succo di qualsiasi cosa per ingoiare!
E mentre facciamo colazione, una coppia di cerbiatti ci passa proprio dietro, tranquilli e paciosi!
Raccontavo a Barbara che nel 2013 avevo fatto fatica a fotografare un
cervo qui al Devil's Garden con l'11/16 perchè era troppo vicino e
adesso ci crede!
Approfittiamo delle ore del mattino per fare il giro del parco,
cominciando con Park Avenue con le sue pareti a picco e i colori
incredibili
Per arrivare fino alla Balanced Rock...
Mai come in questo parco ho letto "Stay on path" perchè l'ecosistema
della crosta di sabbia è davvero molto delicato. Ci vogliono anni perchè
il danno di un'impronta venga riparato dalla natura.
E poi è deserto, asciutto... pochissima vegetazione, ma le persone se ne fregano, principalmente i russi e gli asiatici...
C'è un terzetto di cinogiappi, con la solita faccia bovina di chi non riesce a capire dov'è.
La loro passione è farsi foto a vicenda... Ognuno fotografa tutti gli
altri a turno e naturalmente, anche se sono in 150, si devono fare la
foto tutti quanti.
E naturalmente si fomentano quando possono fare LA FOTO SCEMA... e visto che qui non c'è la torre di pisa, tutti a reggere la Balanced Rock
La moglie alza le braccia, il marito si china e le fa segno di arretrare... passo indetro, ancora uno...
CRUSH...
I piedi proprio sopra al cespuglio...
Non ci ho visto più!!! "STAY ON THE PATH, DON'T WALK ON THE BUSH!!!"
Se possibile, la faccia diventa ancora più bovina, il marito e l'altra
compagna di viaggio mi guardano, poi il marito capisce almeno il
linguaggio dei segni, visto che di parlare inglese non se ne parla, mi
guarda, sbarra gli occhi e comincia a strillare alla moglie: "迅速回落,这种充气我像一个风笛!"
O qualcosa del genere, non parlo ancora un cinese fluente...
La tizia scende di corsa e subito dopo ci sale una russa con uno stacco
de coscia notevole e con l'aria un po' sconsolata riesco ad urlarle
"Stay on sto cazzo de Path, li mortacci tua"...
La signorina capisce e scende... Ah, è quella che passa dietro @mouette nella foto precedente!
Vabbè, alla fine ce l'abbiamo anche noi la foto scema!!!
Da qui proseguiamo per la Windows Section...
E finchè la temperatura è ragionevole, andiamo al Double Arch...
Il cielo è di un azzurro che fa male agli occhi, non c'è una nuvola nemmeno a pagarla
Il caldo comincia a farsi sentire...
Ma arriviamo fino al Turret Arch prima di cedere completamente al caldo!
Ah, questi sono i famosi cinesi... ce li siamo portati in giro tutta la mattina e appena ci vedevano, scappavano via!!!
Decidiamo di puntare subito Moab e montare la tenda nel nuovo campeggio...
l'Up The Creek è praticamente il giardino di una casa in centro, quando
arriviamo, leggiamo sul tabellone quale sia la nostra piazzola e via!
Sul tabellone ci sono segnate anche le piazzole libere... se uno arriva
senza prenotazione, riempie il modulo e lo mette in una cassetta con
l'importo oppure col numero della carta di credito... Normale, no?
Sulla vecchia Main Street di Moab, all'ombra di un grosso albero, c'è Milt Stop & Eat,
il più classico dei Diners, ottimo burger, buona insalata, il cassiere
non brilla in simpatia, ma tant'è, stasera non ci dobbiamo uscire a cena
insieme!!!
Approfittiamo delle ore più calde per fare un po' di spesa e per stupirci delle porzioni nei supermercati USA...
Ci godiamo il fresco nella lavanderia di Moab e finalmente arriva l'ora di rimettersi in marcia, destinazione Delicate Arch.
Ci sono già stato nel 2013, ero stato abbastanza "terroristico" con
Mouette, raccontandole la mia esperienza, con le varie visioni di
arcangeli e San Pietri appollaiati sugli alberi...
Ma alla fine è andata meglio di quanto temessi... sarà che ho più che
dimezzato le sigarette, sarà che ho perso un po' di kg, ma siamo
arrivati, non dico in scioltezza, ma abbastanza bene.
L'unico tratto con qualche preoccupazione è stato l'ultimo, il passaggio
esposto che tanto spaventava Barbara... ma è facile, mi sono messo
davanti, lei si è agganciata alla mia cintura, ha immerso la testa nello
zaino e subito dopo...
E mouette, strinata dal sole, ma sorridente... C'E'!!!
è bellissimo vedere come l'arco cambia colore, è come osservare un
caleidoscopio, sole e ombra impegnati in un valzer sulle rocce...
Ma come al solito, c'è un sacco di gente e tutti vogliono la foto sotto
l'arco... è una processione continua e spesso si riesce a scattare senza
nessuno in mezzo...
Ad un certo punto però, arriva l'esemplare più temuto dal fotografo...
La Figa...
La Figa è colei che monopolizza il monumento in qualsiasi posto del mondo, si fa scattare 50 foto in pose da Figa,
appunto, si mette le mani tra i capelli, usa la statua di padrepio come
un palo da lapdance, fa la bocca a culo di gallina, e niente, non si
leva dal ca**o...
Dal nostro lato dell'anfiteatro si cominciano a sentire dei borbottii,
la luce è ottima, ma niente, lei continua imperterrita a gettare
indietro la testa col capello fluente da shampo head&shoulders, i
fotografi sperano che si spacchi la testa sulla roccia, almeno avrebbero
qualcosa da fotografare, io sbotto e con un fischio in perfetto stile
pecoraro della Barbagia...
L'anfiteatro erompe in una risata, la Figa capisce che è lei il bersaglio di tanta ilarità, si alza imbarazzata e corre via!!!
Di gente ce n'è sempre un sacco...
Ma santo photoshop fa il miracolo!!!
Restiamo finchè il sole non scende dietro la montagna, con le ultime
luci del giorno arriviamo fin quasi al parcheggio, ma alla fine dobbiamo
accendere la torcia.
La giornata resterà memorabile, per come è iniziata, per come è
finita... Con gli occhi pieni di meraviglia torniamo a Moab e ci
buttiamo così come siamo alla Moab Brewery, tanto metà degli avventori
puzzerà esattamente come noi!
Torniamo alla nostra tenda e visto che la birra è il miglior integratore...
L'ultima blue moon della serata!
Buonanotte mondo!
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