4 aprile 2017 - Bradenton - Bonita Springs
4 aprile 2017 - Bradenton - Bonita Springs
Ora potrei usare un artificio tipo flashback oppure un montaggio alla Tarantino per giustificare il fatto che questa giornata è prima di quella postata ieri da mouette, ma non lo farò.
Non vi dirò nemmeno che si è rincojonita, ma per questo, potrete trarre voi le vostre conclusioni!
😂😂😂😂😂😂
https://goo.gl/maps/25Kr11JES4q
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Canzone del giorno...
https://www.youtube.com/watch?v=IOjDjLqu8O4
Si, perchè abbiamo iniziato la nostra giornata da dove l'avevamo conclusa ieri, al Dalì Museum e la canzone del giorno è proprio nata dall'unione di 2 geni assoluti, Disney e Dalì.
Visto che il museo apre alle 10, ci facciamo una seconda colazione con un ottimo caffè e delle madeleine al limone, gustandoci quest'atmosfera un po' surreale che ci circonda.
E anche all'interno, il museo non è da meno, la struttura è splendida, luminosa, ariosa:
Spendiamo qui tutta la mattinata con lo stesso entusiasmo, per fortuna anche Paolo apprezza Dalì , e ci godiamo l’esposizione e la struttura, entrambe bellissime, e ovviamente lo shop, tra i rari posti che scatenano in me una compratrice compulsiva. Ne usciamo tronfi e soddisfatti possessori dell’ennesima Palla da Albero di Natale da Viaggio, un paio di stampe e ahimé niente orologio mollo, che Paolo mi boccia per un motivo che ho rimosso ma che ho accuratamente segnato nel libro nero sotto la voce “Vendetta da gustare fredda”.
Per placarmi il nostro eroe mi porta al supermercato, tanto lo sa che basta mollarmi allo stato brado tra le corsie per ammansirmi velocemente, e poi con un colpo di genio mi propone di pranzare con la Pepperoni Little Caesar che sforna uno dei negozietti nell’atrio del mini centro commerciale. Al cibo sano non resisto, quindi pizza e coca al tavolino bisunto e via, passa la paura e siamo pronti a partire in direzione Myakka River State Park, attraversando un paesaggio che placa del tutto la mia inesistente nostalgia per la Padania: manca giusto un filo di nebbia novembrina e il resto c’è tutto, distese di campi con qualche raro edificio, qualche brutta fabbrica in lontananza, poche genti o nessuna. Arriviamo dopo un lungo viaggio al North Gate solo per scoprire con un certo disappunto che apre solo nei week end, e in settimana bisogna andare al gate principale, quello che ospita il Myakka Outpost dove comunque saremmo dovuti passare per il giro in barca. Appena ripartiti mi metto a strillare come un’oca, “Ferma ferma ferma” e scendo ancora in corsa, ma la bella tartarugona motivo di tanto entusiasmo ignora bellamente le mie insistenti profferte di amicizia e i miei tentativi di convincerla con la mia eloquenza che forse è meglio se entra nel parco, lei che può passare sotto la recinzione, invece di andare a zonzo sull’asfalto, per scarso che sia il traffico. Peggio per te, bestiaccia 😜
Arriviamo al Myakka River State Park una mezz'ora prima della partenza del simil-airboat che ci porterà a spasso e, dopo aver comprato il pass per il giro in barca, ne approfittiamo per fare qualche foto ai dintorni.
Ne approfittiamo anche per prenderci qualcosa di fresco all'emporiomensabarsouvenirshop del Myakka...
E vuoi non comprare altri due o tre(cento) magneti per il frigo - con l’anta in legno, ma ancora non abbiamo preso casa e non lo sappiamo – che aspetta da qualche parte a Roma il nostro rientro finalmente insieme? Certo che li vuoi comprare!
E prima dell'imbarco, l'immancabile briefing con la nostra guida, un bestione alto 2 metri e largo quanto un frigo americano a doppia anta, che ci raccomada di non toccare gli animali, non sporgersi e soprattutto, di non mettere le mani in acqua, perchè non si sa mai che ci si avvicini un coccodrillo affamato o un serpente incazzato!
Il giro è piacevole, rilassante ed interessante, le spiegazioni del ranger sono un po' coperte dal rumore della airboat, ma se vi trovate da queste parti, è una gita da prevedere.
Partiamo in direzione di Bonita Springs, dove dormiremo le prossime 2 notti... si, Bonita Springs, perchè costa la metà di Naples ed è comunqe a 2 passi... l'idea è di andare a fare le foto al tramonto, il problema è che la stessa idea l'hanno avuta tutti coloro che si trovano in zona e parcheggiare l'auto è impossibile!
Faccio un primo giro, un secondo, ancora un altro, con mouette che scalpita per andare a fare le foto al sole che cala... a questo punto, decisione eroica...
"Amore, vai tu, che io cerco parcheggio"...
A malincuore Barbara scende e comincia a scattare...
Quando finalmente si libera un posto, il sole è già sotto l'orizzonte, ma non demordo, qualche scatto lo porto a casa anche io!
Ora potrei usare un artificio tipo flashback oppure un montaggio alla Tarantino per giustificare il fatto che questa giornata è prima di quella postata ieri da mouette, ma non lo farò.
Non vi dirò nemmeno che si è rincojonita, ma per questo, potrete trarre voi le vostre conclusioni!
😂😂😂😂😂😂
https://goo.gl/maps/25Kr11JES4q
<iframe src="https://www.google.com/maps/embed?pb=!1m40!1m12!1m3!1d1081657.3022849602!2d-82.75409023421571!3d27.062518808292992!2m3!1f0!2f0!3f0!3m2!1i1024!2i768!4f13.1!4m25!3e0!4m5!1s0x88c33c82314783bd%3A0xa94601995d6a74b2!2sAmericas+Best+Value+Inn+Bradenton%2FSarasota%2C+607+67th+St+Cir+E%2C+Bradenton%2C+FL+34208%2C+Stati+Uniti!3m2!1d27.493950299999998!2d-82.4771212!4m5!1s0x88c2e191ce90a0c9%3A0x273b948e64dcd305!2sThe+Dali+Museum%2C+Dali+Boulevard%2C+St.+Petersburg%2C+Florida%2C+Stati+Uniti!3m2!1d27.7659086!2d-82.6315789!4m5!1s0x88c34eb3baa41493%3A0x7a447eca236971a!2sMyakka+River+State+Park%2C+State+Road+72%2C+Sarasota%2C+Florida%2C+Stati+Uniti!3m2!1d27.2402791!2d-82.31517649999999!4m5!1s0x88db1a48559fa7c3%3A0x94d40352ee520179!2sDays+Inn+%26+Suites+by+Wyndham+Bonita+Springs+North+Naples%2C+Oakland+Drive%2C+Bonita+Springs%2C+Florida%2C+Stati+Uniti!3m2!1d26.3325738!2d-81.7541679!5e0!3m2!1sit!2sit!4v1552984597900" width="600" height="450" frameborder="0" style="border:0" allowfullscreen></iframe>
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Si, perchè abbiamo iniziato la nostra giornata da dove l'avevamo conclusa ieri, al Dalì Museum e la canzone del giorno è proprio nata dall'unione di 2 geni assoluti, Disney e Dalì.
Visto che il museo apre alle 10, ci facciamo una seconda colazione con un ottimo caffè e delle madeleine al limone, gustandoci quest'atmosfera un po' surreale che ci circonda.
E anche all'interno, il museo non è da meno, la struttura è splendida, luminosa, ariosa:
Spendiamo qui tutta la mattinata con lo stesso entusiasmo, per fortuna anche Paolo apprezza Dalì , e ci godiamo l’esposizione e la struttura, entrambe bellissime, e ovviamente lo shop, tra i rari posti che scatenano in me una compratrice compulsiva. Ne usciamo tronfi e soddisfatti possessori dell’ennesima Palla da Albero di Natale da Viaggio, un paio di stampe e ahimé niente orologio mollo, che Paolo mi boccia per un motivo che ho rimosso ma che ho accuratamente segnato nel libro nero sotto la voce “Vendetta da gustare fredda”.
Per placarmi il nostro eroe mi porta al supermercato, tanto lo sa che basta mollarmi allo stato brado tra le corsie per ammansirmi velocemente, e poi con un colpo di genio mi propone di pranzare con la Pepperoni Little Caesar che sforna uno dei negozietti nell’atrio del mini centro commerciale. Al cibo sano non resisto, quindi pizza e coca al tavolino bisunto e via, passa la paura e siamo pronti a partire in direzione Myakka River State Park, attraversando un paesaggio che placa del tutto la mia inesistente nostalgia per la Padania: manca giusto un filo di nebbia novembrina e il resto c’è tutto, distese di campi con qualche raro edificio, qualche brutta fabbrica in lontananza, poche genti o nessuna. Arriviamo dopo un lungo viaggio al North Gate solo per scoprire con un certo disappunto che apre solo nei week end, e in settimana bisogna andare al gate principale, quello che ospita il Myakka Outpost dove comunque saremmo dovuti passare per il giro in barca. Appena ripartiti mi metto a strillare come un’oca, “Ferma ferma ferma” e scendo ancora in corsa, ma la bella tartarugona motivo di tanto entusiasmo ignora bellamente le mie insistenti profferte di amicizia e i miei tentativi di convincerla con la mia eloquenza che forse è meglio se entra nel parco, lei che può passare sotto la recinzione, invece di andare a zonzo sull’asfalto, per scarso che sia il traffico. Peggio per te, bestiaccia 😜
Arriviamo al Myakka River State Park una mezz'ora prima della partenza del simil-airboat che ci porterà a spasso e, dopo aver comprato il pass per il giro in barca, ne approfittiamo per fare qualche foto ai dintorni.
Ne approfittiamo anche per prenderci qualcosa di fresco all'emporiomensabarsouvenirshop del Myakka...
E vuoi non comprare altri due o tre(cento) magneti per il frigo - con l’anta in legno, ma ancora non abbiamo preso casa e non lo sappiamo – che aspetta da qualche parte a Roma il nostro rientro finalmente insieme? Certo che li vuoi comprare!
E prima dell'imbarco, l'immancabile briefing con la nostra guida, un bestione alto 2 metri e largo quanto un frigo americano a doppia anta, che ci raccomada di non toccare gli animali, non sporgersi e soprattutto, di non mettere le mani in acqua, perchè non si sa mai che ci si avvicini un coccodrillo affamato o un serpente incazzato!
Il giro è piacevole, rilassante ed interessante, le spiegazioni del ranger sono un po' coperte dal rumore della airboat, ma se vi trovate da queste parti, è una gita da prevedere.
Partiamo in direzione di Bonita Springs, dove dormiremo le prossime 2 notti... si, Bonita Springs, perchè costa la metà di Naples ed è comunqe a 2 passi... l'idea è di andare a fare le foto al tramonto, il problema è che la stessa idea l'hanno avuta tutti coloro che si trovano in zona e parcheggiare l'auto è impossibile!
Faccio un primo giro, un secondo, ancora un altro, con mouette che scalpita per andare a fare le foto al sole che cala... a questo punto, decisione eroica...
"Amore, vai tu, che io cerco parcheggio"...
A malincuore Barbara scende e comincia a scattare...
Quando finalmente si libera un posto, il sole è già sotto l'orizzonte, ma non demordo, qualche scatto lo porto a casa anche io!
Da casa abbiamo puntato Coconut Jack’s per cena, e non siamo i soli
… i ragazzi al parcheggio si fanno lasciare le chiavi con la promessa
di trovare prima o poi un parcheggio, ci mettiamo in fila, ci danno il
disco volante vibrante e ce ne andiamo al bar a prendere l’aperitivo.
Non hanno lo spritz, che strano: allora proviamo un mojito al fico
d’india, dai. Buonissimo, almeno finché non vedo lo scontrino😆
Finalmente
ci fanno accomodare e la cena vale l’attesa e anche di più. Ci
dividiamo una porzione di ostriche e un enorme mezzo granchio con
quattro chele ciccionissime che ci svena ma merita fino all’ultimo
dollaro. E vabbé, dobbiamo festeggiarlo sto trasferimento a Roma, no?
Sazi e soddisfatti ce ne torniamo in spiaggia per scattare qualche foto
in notturna, non sono proprio le mie preferite tra tutte quelle che ho
fatto ma avere la spiaggia tutta per noi è senza prezzo e sono felice lo
stesso.
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