28-29 marzo 2017

28-29 marzo 2017
2 giorni dedicati agli Universal, una full immersion a distanza di quasi 20 anni dalla mia prima volta... E si vedono tutti, ma di questo parleremo più tardi...

Da buoni Pigrotti di Mompracem, invece di affrontare l'ardua passeggiata verso l'ingresso, decidiamo di sfruttare la navetta che passa per gli hotel e in pochi minuti siamo all'ingresso.
C'è tantissima gente, la mia prima volta era Halloween o quasi, ora siamo in pieno Spring Break, veloce fila e poi via, siamo dentro!


Dal 1998 il parco è cambiato tantissimo... una volta c'era un'attrazione per film, c'era lo Squalo (SQUELLO!), c'era King Kong, c'era ritorno al futuro... ora di quelle attrazioni che mi rapirono tanti anni fa è rimasta solo un bar, quello di Amity e dello Squalo (SQUELLO!), un giro con Jimmy Fallon per NY e i Simpson's, che hanno preso il posto di Marty e Doc... Ma non solo il parco è cambiato, purtroppo.




Appena entrati ci fiondiamo verso Diagon Alley, dove la magia di Harry Potter è ricostruita alla perfezione, dove i fan del maghetto possono provare magie e incantesimi facendo zampillare l'acqua dalla fontana, provando a far gracidare una rana o mescolare il paiolo.
L'unica cosa che è fuori luogo è il cielo azzurro della Florida, Diagon Alley me la immagino con un cielo bigio londinese.



Dopo aver provato la fuga dalla Gringott, ci dirigiamo verso l'Hogwarts Express, in quanto, come possessori del biglietto 2 day 2 Parks, è abbiamo incluso. Per tuttti gli altri nisba, rimbalzati...
Dopo un breve viaggio, con i paesaggi scozzesi e i dissennatori fuori dai finestrini eccoci a Hogsmeade, dove sopra di noi torreggia il castello di Hogwarts... Bellissimo, davvero ben fatto!



E qui, compiamo l'errore fatale...
Proviamo subito la rollercoaster adrenalinica, attaccati alla pancia del drago con i piedi a penzoloni...
Che errore... Appena sceso temo di rivedere in sequenza colazione, cena e pranzo di ieri, barcollo, guardo Barbara, che ha preso un vago colore verdognolo, che mi fa
"Altro giro?"
Sono indeciso se applicare la tecnica dell'opossum o se cambiare discorso, ma alla fine, anche lei è provata e niente, il minimo scuotimento durante la giornata ci ha fatto stare male!

Gli Studios di LA e di Orlando sono praticamente uguali, qui hanno più spazio e alcune aree sono più estese, ma ci sono quasi le stesse attrazioni, inclusa la inzuppevole "Jurassic Park"


In più c'è la montagna russa verticale più alta del mondo, che si vede in quel capolavoro della cinematografica che è Sharknado (non ricordo se il 2 o il 3), dove gli squali (SQUELLI!) precipitano dal cielo staccando teste a casaccio a chiunque capiti, tranne l'eroe, quello se lo sono magnato almeno 3 volte a film, ma esce fuori dalla pancia dello squalo (SQUELLO!) con grande nonchalance.





Delle birre vi ha già parlato Barbara, è assurdo che un posto dove potrei comprare una balestra con frecce vere al supermercato non mi permetta di portare 2 birre al tavolo, ci siamo goduti le 2 giornate, sghignazzando nel vedere arzilli vecchietti vestiti uguali, artisti circensi che facevano volteggiare pesci e attrezzi da pesca, gli spettacoli dei blues brothers e alla fine, loro 2, i vecchietti che mano nella mano (l'altra era sul deambulatore) sono arrivati accompagnati da una hostess e che abbiamo fatto accomodare in coda prima di noi.
Ci sorridono, ringraziano, poi lei parlotta con un'altra hostess, si gira e ci cede il fast pass per Transformer: "noi non riusciamo ad andarci, fatelo voi"...




La fila da Walmart alle 11 di sera e il giro record all'outlet (meno di un'ora) hanno concluso le 2 serate a Orlando.

E proprio all'outlet, mentre aspettavo Barbara che si era rituffata dentro Tommy Hilfiger per completare il giro di regali, mi si avvicina un tizio di colore:
"Hi guy, are you interested in a deal?"
Lo guardo, più o meno come guarderei un tizio che cercasse di vendermi la Fontana di Trevi e lui incalza:
"I won a lottery, but I need 300 bucks to redeem the prize, if you borrow me the amount, I'll give you back 400 bucks in half an hour!"
La risposta è stata più o meno...
"Listen to me, guy, I'm italian, we invented this trick, we invented the three cards game, I did'nt come to Orlando to be cheated by you, go look for another dick"
Mi ha detto un paio di parolacce, ma si è messo alla ricerca del coglione di turno...






E comunque... è stato bello rivedere Orlando dopo tanto tempo, ma si, ha ragione Barbara, non sono stati i giorni più memorabili del viaggio.

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