26/03/2017 - Miami - Titusville
26/03/2017 - Miami - Titusville
Canzone del giorno
Arriviamo sulla spiaggia che è ancora buio, solo un tenue chiarore si affaccia all'orizzonte. La pioggia di ieri sera ha lasciato qualche strascico di nuvole proprio all'orizzonte.
In spiaggia però c'è un sacco di gente, tutti ad aspettare il sorgere del sole, le alghe sono tante e già sta passando il trattore per pulire.
Un tizio col metal detector è a caccia di tesori smarriti, ma per il momento ha trovato solo qualche tappo di bottiglie di birra... Speriamo che abbia miglior fortuna!
Ma ci sono anche un sacco di uccelli, pellicani, gabbiani, pronti a volarci davanti e piccoli passeri che corrono sulla battigia.
Le nuvole cominciano ad accendersi nel cielo...
E appena il sole fa capolino sulla spiaggia, gli uccelli partono all'unisono, una tempesta di volatili intorno a noi
Ripetendo come un mantra "Speriamo che non caghino!!!"
😝😝😝😝😝
Continuiamo la nostra passeggiata sulla spiaggia, il sole fa alzare notevolmente la temperatura, comincia a fare caldino!
Ma il venticello è piacevole!
Ritorniamo al Clevelander per la doccia e per la colazione, che però è nel ristorante dell'hotel giusto di fronte... mmmm, pensavo, sarà la solita colazione scarsa da hotel...
E invece nulla di più sbagliato!
la sala è carina, accogliente, il cibo ottimo e vario, le uova calde e appena cotte... Qui intorno ci deve essere una sede della CEPU, visto che è pieno di passeri che senza nessuna paura si posano sui tavoli e sulle sedie a cercare qualche briciola!
Ben sazi e rifocillati partiamo per la nostra esplorazione di Miami Beach...
Il primo punto è proprio il nostro Clevelander, uno degli hotel Art Decò.
Passeggiamo per le strade ancora addormentate, senza traffico e senza il caos di ieri sera. Passiamo davanti alla villa di Versace, che ora è un hotel di lusso, ma ce ne accorgiamo solo perchè sui vasi e sulle inferriate c'è ancora il leone del marchio.
Il parco è tutto per noi e per lo scoiattolo che mangia la pizza non è l'unico che si diverte!
Dai colori pastello del quartiere Art Decò, passiamo ai colori vivaci del quartiere cubano, Hispaniola way.
Un po' ci dispiace non riuscire ad essere venuti qui ieri sera, ci sono un sacco di localini, ma la pioggia era davvero troppa!
In ogni caso, per i miei gusti, si, carina, ma... non è il mio genere!
Sulla strada del ritorno ci fermiamo in una galleria d'arte, la Effusion, che ci ha colpito per dei quadri molto particolari, degli angoli iperrealistici di spiagge e fiori, delle finestre sul mare...
E decidiamo di farci un regalo, per la nostra futura casetta che quel giorno a Miami ancora non c'era, ma che è arrivata poco dopo!
Il tetto del Clevelander è stato davvero una sorpresa... la sera è un rooftop bar, di giorno è un punto fantastico per scattare un po' di foto!
Carichiamo i bagagli in macchina e dichiariamo ufficialmente aperto il nostro On The Road!!!
Prima tappa...
Holocaust Memorial...
Da lontano si vede solo questa mano protesa verso il cielo, una mano che implora soccorso come se stesse affogando...
Una lunga curva di marmo nero crea degli effetti molto particolari e introduce ad uno stretto passaggio, invisibile dall'esterno.
E qui, un'immagine che strappa il cuore e lacera gli animi, un corridoio che si stringe intorno alla statua di un bambino implorante, solo, abbandonato a terra.
E sul braccio, un brulicare di esseri in cerca di salvezza, che in tanti casi non è mai arrivata.
Un ricordo per tutti coloro che morirono nelle persecuzioni, un monito per non dimenticare mai quello che è successo fuori dalle nostre case pochi decenni fa.
In silenzio e con le lacrime agli occhi ripartiamo verso nord, non riusciamo a parlare per paura che le lacrime ricomincino a sgorgare.
Però, @arizona ci ha detto che a Fort Lauderdale c'è un posto dove si mangia bene...
e allora, affoghiamo la nostra tristezza da Shuck'n dive!
Affoghiamo è proprio la parola giusta... aspettiamo 2 birre ghiacciate, il cameriere arriva, ci guarda e dice:
"Ops, wrong beer..."
"oh, no problem, is the same"
2 minuti dopo torna con un'altra birra per scusarsi... per cui, il problema disidratazione oggi è risolto!
Prendiamo 2 piatti di fritti assortiti, ostriche, gamberi, mahi mahi e patate... l'orgia del fritto...
Non propriamente leggero, ma ottimo inizio!
Prima di ripartire, un passaggio al bagno...
😲😲😲😲😲
E poi via, verso Fort Pierce!
Decidiamo di percorrere la strada costiera, che è più bella, ma sicuramente più lenta, tanto che quando arriviamo il museo è in chiusura.
Riusciamo comunque a farci una passeggiata nel parco circostante, dove, oltre al monumento in ricordo dei Navy Seals morti in missione...
c'è tutta un'esposizione statica dei mezzi delle forze speciali e una parte dedicata all'allenamento dei militari... Naturalmente abbiamo fatto la foto e basta!
Ripartiamo verso nord, sempre restando sulla A1A e fermandoci ogni tanto per goderci la vista sulla spiaggia... tanto Titusville non è poi un posto famoso per la vita notturna!
Moltissime spiagge sono coperte di alghe... non so se è la stagione sbagliata o se sia sempre così!
Ci facciamo affascinare dalla zona intorno ad uno dei tanti ponti che scavalcano gli stretti e ci buttiamo nel Sebastian Inlet State Park alla ricerca di pellicani...Ne troviamo uno sotto il ponte, un po' spennacchiato e gli dedichiamo un book...
Finchè non si stufa di fare il modello e vola via... proseguiamo e...
Pellicani ovunque!!! a gruppi, per niente timidi, si piazzano sulle ringhiere e stanno lì a farsi fotografare!
Canzone del giorno
Stamattina mettiamo la sveglia, l'aurora è per le 6:50, un orario perfetto per noi mattinieri!
Non c'è bisogno, siamo già svegli qualche minuto prima delle 6, ci laviamo come i gatti e andiamo verso la spiaggia.
Miami Beach la domenica mattina sembra la copia monastica di quella vista ieri sera... poche persone in giro, alcuni si allenano, altri ritornano in hotel dopo una notte di bagordi, altri stanno finendo di bere l'ennesimo mojito mentre noi passeggiamo col nostro bidone di caffè.
Arriviamo sulla spiaggia che è ancora buio, solo un tenue chiarore si affaccia all'orizzonte. La pioggia di ieri sera ha lasciato qualche strascico di nuvole proprio all'orizzonte.
In spiaggia però c'è un sacco di gente, tutti ad aspettare il sorgere del sole, le alghe sono tante e già sta passando il trattore per pulire.
Un tizio col metal detector è a caccia di tesori smarriti, ma per il momento ha trovato solo qualche tappo di bottiglie di birra... Speriamo che abbia miglior fortuna!
Ma ci sono anche un sacco di uccelli, pellicani, gabbiani, pronti a volarci davanti e piccoli passeri che corrono sulla battigia.
Le nuvole cominciano ad accendersi nel cielo...
E appena il sole fa capolino sulla spiaggia, gli uccelli partono all'unisono, una tempesta di volatili intorno a noi
Ripetendo come un mantra "Speriamo che non caghino!!!"
😝😝😝😝😝
Continuiamo la nostra passeggiata sulla spiaggia, il sole fa alzare notevolmente la temperatura, comincia a fare caldino!
Ma il venticello è piacevole!
Ritorniamo al Clevelander per la doccia e per la colazione, che però è nel ristorante dell'hotel giusto di fronte... mmmm, pensavo, sarà la solita colazione scarsa da hotel...
E invece nulla di più sbagliato!
la sala è carina, accogliente, il cibo ottimo e vario, le uova calde e appena cotte... Qui intorno ci deve essere una sede della CEPU, visto che è pieno di passeri che senza nessuna paura si posano sui tavoli e sulle sedie a cercare qualche briciola!
Ben sazi e rifocillati partiamo per la nostra esplorazione di Miami Beach...
Il primo punto è proprio il nostro Clevelander, uno degli hotel Art Decò.
Passeggiamo per le strade ancora addormentate, senza traffico e senza il caos di ieri sera. Passiamo davanti alla villa di Versace, che ora è un hotel di lusso, ma ce ne accorgiamo solo perchè sui vasi e sulle inferriate c'è ancora il leone del marchio.
Il parco è tutto per noi e per lo scoiattolo che mangia la pizza non è l'unico che si diverte!
Dai colori pastello del quartiere Art Decò, passiamo ai colori vivaci del quartiere cubano, Hispaniola way.
Un po' ci dispiace non riuscire ad essere venuti qui ieri sera, ci sono un sacco di localini, ma la pioggia era davvero troppa!
In ogni caso, per i miei gusti, si, carina, ma... non è il mio genere!
Sulla strada del ritorno ci fermiamo in una galleria d'arte, la Effusion, che ci ha colpito per dei quadri molto particolari, degli angoli iperrealistici di spiagge e fiori, delle finestre sul mare...
E decidiamo di farci un regalo, per la nostra futura casetta che quel giorno a Miami ancora non c'era, ma che è arrivata poco dopo!
Il tetto del Clevelander è stato davvero una sorpresa... la sera è un rooftop bar, di giorno è un punto fantastico per scattare un po' di foto!
Carichiamo i bagagli in macchina e dichiariamo ufficialmente aperto il nostro On The Road!!!
Prima tappa...
Holocaust Memorial...
Da lontano si vede solo questa mano protesa verso il cielo, una mano che implora soccorso come se stesse affogando...
Una lunga curva di marmo nero crea degli effetti molto particolari e introduce ad uno stretto passaggio, invisibile dall'esterno.
E qui, un'immagine che strappa il cuore e lacera gli animi, un corridoio che si stringe intorno alla statua di un bambino implorante, solo, abbandonato a terra.
E sul braccio, un brulicare di esseri in cerca di salvezza, che in tanti casi non è mai arrivata.
Un ricordo per tutti coloro che morirono nelle persecuzioni, un monito per non dimenticare mai quello che è successo fuori dalle nostre case pochi decenni fa.
In silenzio e con le lacrime agli occhi ripartiamo verso nord, non riusciamo a parlare per paura che le lacrime ricomincino a sgorgare.
Però, @arizona ci ha detto che a Fort Lauderdale c'è un posto dove si mangia bene...
e allora, affoghiamo la nostra tristezza da Shuck'n dive!
Affoghiamo è proprio la parola giusta... aspettiamo 2 birre ghiacciate, il cameriere arriva, ci guarda e dice:
"Ops, wrong beer..."
"oh, no problem, is the same"
2 minuti dopo torna con un'altra birra per scusarsi... per cui, il problema disidratazione oggi è risolto!
Prendiamo 2 piatti di fritti assortiti, ostriche, gamberi, mahi mahi e patate... l'orgia del fritto...
Prima di ripartire, un passaggio al bagno...
😲😲😲😲😲
E poi via, verso Fort Pierce!
Decidiamo di percorrere la strada costiera, che è più bella, ma sicuramente più lenta, tanto che quando arriviamo il museo è in chiusura.
Riusciamo comunque a farci una passeggiata nel parco circostante, dove, oltre al monumento in ricordo dei Navy Seals morti in missione...
c'è tutta un'esposizione statica dei mezzi delle forze speciali e una parte dedicata all'allenamento dei militari... Naturalmente abbiamo fatto la foto e basta!
Ripartiamo verso nord, sempre restando sulla A1A e fermandoci ogni tanto per goderci la vista sulla spiaggia... tanto Titusville non è poi un posto famoso per la vita notturna!
Moltissime spiagge sono coperte di alghe... non so se è la stagione sbagliata o se sia sempre così!
Ci facciamo affascinare dalla zona intorno ad uno dei tanti ponti che scavalcano gli stretti e ci buttiamo nel Sebastian Inlet State Park alla ricerca di pellicani...Ne troviamo uno sotto il ponte, un po' spennacchiato e gli dedichiamo un book...
Finchè non si stufa di fare il modello e vola via... proseguiamo e...
Pellicani ovunque!!! a gruppi, per niente timidi, si piazzano sulle ringhiere e stanno lì a farsi fotografare!
C'è un sacco di gente che pesca, alcuni si fanno il bagno, ma la corrente nello stretto è davvero forte, probabilmente sta salendo la marea e l'acqua che entra crea onde e mulinelli che fanno ballare le barchette.
Ci godiamo il sole che scende mentre arriviamo al nostro Space Shuttle Inn, il tempo di fare il check in e via, verso un ristorante messicano!
Pare facile... arriviamo ad un passaggio a livello mentre sta per chiudersi... porcapupazza, se non avessi trovato rosso il semaforo precedente, saremmo passati!!!
Ma figurati se qui passano i treni lunghi come quelli nel west...
1, 2, 3, 4, 5... dai, sarà quasi finito...
22, 23, 24, 25... opporcapupazza!
101, 102... oh, abbiamo fame!!!
quando dopo il 137 vagone merci il treno si chiude, ormai stiamo ridendo sguaiatamente e quasi quasi restiamo qui ad aspettare il prossimo!
La cena dal messicano è soddisfacente, ottimi piatti, abbondanti, la temperatura nel locale è più o meno quella di Vladivostok a dicembre, per fortuna che il piccante scalda!!!
😜


















































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