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23 agosto - Page - La versione di Paolo

23 Agosto 2013

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Canzone del giorno

Stamattina sveglia presto, abbiamo il tour fotografico al Lower Antelope...
Il meteo non è un gran che, anzi, per dirla proprio tutta, è proprio un tempo di m*rda... grigio, compatto. Addirittura mentre facciamo colazione cade qualche goccia di pioggia.
Ne approfittiamo per fare 2 coccole al gatto del motel!
Spendo anche 2 parole per LuLu... motel molto essenziale ma assolutamente consigliato, la camera è piccola ma pulita, si sente solo la mancanza di una qualche forma di comodino.
Il nostro tour è alle 10.30, dobbiamo essere alla sede di Ken's Tour circa 30 minuti prima, va da se che smaniamo e che ci arriviamo ancora prima, ma nonostante le previsioni dicessero che ci sarebbe stato il sole, niente, sono un po' sfiduciato, il tempo è sempre grigio!
Arrivati da Ken, capiamo che gli affari non gli vanno troppo male, la vecchia capanna è diventata una sede enorme, con bar, sale d'attesa, gift shop!
Quelli del tour fotografico vengono sottoposti ad un controllo sommario dell'attrezzatura, visto che si deve obbligatoriamente essere dotati di cavalletto e macchina "seria", reflex o mirrorless; ci viene dato un braccialetto colorato e restiamo in attesa.
Ad un certo punto, ecco che le previsioni ci hanno azzeccato!!!


           Vediamo partire un tour normale, poi un altro e le nuvole cominciano a diradarsi!

Finalmente tocca a noi e ci capita l'unico indiano lungo 2 metri di tutta la riserva, immediatamente dopo aver detto a mouette "ammazza quanto so' bassi 'sti indiani!"
Raccatta i 5 del tour e via, pronti a partire...
L'accesso al Lower Antelope Canyon non è semplice come per l'Upper... in questo caso si scende nella spaccatura attraverso una serie di scalette di metallo, strette e anche ripide.
Con lo zaino, ma soprattutto col cavalletto in mano (ma diciamola tutta, col mio culone), non è proprio facile farlo senza sbattere ovunque.
Però, appena entriamo... 

Come si fa a non essere rapiti da questo?


Ogni angolo merita 1000 foto, i colori sono fantastici e incredibile!!!

C'è il sole!!!
L'erosione ha creato degli ambienti spettacolari, dei profili riconoscibili: l'aquila...

Il capo indiano...

Ad ogni angolo è un susseguirsi di ohhhh, ahhhh, woooow!!!

e un tripudio di scatti!


E incredibilmente... i giochi di luce!
Ma come, al Lower non ci sono, ho sempre letto... e invece si, eccoli, magari non sono spettacolari come all'upper, ma la luce crea quei fantastici fasci...

Si, un po' aiutata dalle guide Navajo che tirano palate di sabbia in aria!
Ah, notate l'espressione beata di mouette!

Piccolo trucco... Per ottenere l'effetto migliore, non bisogna scattare quando l'indiano lancia la sabbia, ma quando la polvere si sta depositando... si evita lo strano effetto mosso e il pulviscolo evidenzia al massimo il fascio di luce che entra dall'alto.


E i fasci sono tanti su tutto il percorso, non uno solo, ma un susseguirsi!

Che bello l'Antelope quasi vuoto, eh?
Ma non è proprio così, le guide usano praticamente il pungolo per spingere via velocemente quelli dei tour normali, liberando la visuale dal punto che la nostra guida ci ha indicato, anche se gli lasciano sfruttare le palate di sabbia.

Poi, mentre noi ci sistemiamo nella nuova posizione, il gruppo viene fatto passare velocemente.
Come potete notare i giappi si distinguono sempre per stile e classe... 

A metà canyon mi accorgo improvvisamente che lanciare la sabbia in aria è scenografico, ma non fa bene all'obiettivo...

Tiro fuori pennello e pompetta e cerco di sistemare almeno la lente, sia per me che per mouette, per evitare di peggiorare la situazione!!! 

La seconda parte dello slot è ancora più carica di colori... 

di forme scolpite dall'acqua...



E anche di suggerimenti da parte della guida, che ogni 3 passi ci indica qualcosa di nuovo: 

Questa formazione si chiama "Colorado Sunrise" e si riesce a vedere solamente scattando da una specifica posizione, mettendo la reflex direttamente sulla roccia.

Intanto fuori il cielo si libera da un po' di nubi e la giornata si raddrizza definitivamente!

Il tour volge alla fine, siamo pronti ad uscire, carichi di emozioni.


Quando la guida ci dice di fare un ultimo scatto, quasi alla cieca, quasi quasi non ne avevo voglia, e invece...

Che dire? Oltre ogni più rosea aspettativa, il Lower, secondo me, batte l'upper di gran lunga, non fosse altro perchè è più selvaggio!
Si, vabbè, un po' di nuvole ci sono ancora, ma le nostre mascotte possono esultare!!! 

Per rifarci della sudata (dentro al canyon fa un caldo assassino), ci spariamo subito un paio di bibite, ma abbiamo ancora un po' di sete e allora... 

Fiesta Mexicana!!!! 


Con il margarita più buono mai provato decidiamo di accompagnare un paio di piattini non molto light, ma assolutamente deliziosi, piccanti al punto giusto e saporiti.

ah, e il margarita era anche forte al punto giusto!!!
E qui ci mettiamo d'accordo con un amico che si trova in zona, e oggi, durante una delle tante incursioni sulla Route66 oggi ha in programma una "deviazioncina" di un paio di centinaia di miglia per l'Antelope Canyon!
Quando arriva attacchiamo a chiacchierare, una birretta, ancora chiacchiere e racconti, all'ombra del coloratissimo patio del Fiesta Mexicana, il tempo vola, riusciamo a salutarci perchè Franco vorrebbe andare all'Horseshoe e poi tornare sulla 66!
Proprio di fronte al Fiesta Mexicana, c'è la lavanderia più scamuffa di tutta Page...
Frequentata solamente da nativi, rumorosa e un po' grigia, riflette un po' l'atmosfera delle zone indiane, dimesse, tristi e spesso un po' squallide. Bambini piccoli che corrono, quelli più grandi che cercano di venderti qualcosa, una fetta di torta o un panino.
Mi fanno un po' tenerezza, questi indiani di città, danno l'impressione di aver perso anche la speranza del futuro...
Facciamo un rapido passaggio in hotel, chiedo al proprietario se posso mettere il boccione in freezer e si, si può! Domani sarà bello ghiacciato, pronto per rinfrescare le birre!
Da qui partiamo per il casottino dell'Adventurous Antelope Canyon per il nostro tour notturno. Come al solito faccio casino con l'ora Navajo e l'ora locale e arriviamo circa 45 minuti prima dell'orario previsto.
Beh, avete presente il buio?
Ma proprio buio buio buio...


Il casotto non è illuminato, il piazzale nemmeno, le luci più vicine sono quelle della splendida centrale elettrica, il silenzio è totale, rare macchine passano sulla AZ98, il tempo passa e dopo una mezz'ora vediamo arrivare una macchina...
Indiano #1: "Hey, at this time is closed here!!!" 
Noi: "But we have a reservation for a night tour"
Indiano #1: "Night Tour? Are you sure?"
Noi: "Yes, is written here"
Gli passiamo la prenotazione, la guarda, legge e ci fa "Ok, 15 minutes"
tic tac tic tac tic tac
passa il quarto d'ora e un'altra auto arriva nel parcheggio... una grossa mercedes bianca...
Indiano #2: "Do you still want to have your night tour???" 
No Ciccio, stiamo qui al buio perchè ci piace passare la serata in un parcheggio deserto, in mezzo al deserto dell'Arizona ad aspettare i coyote per girare il remake in piccolo di Balla con i lupi... 
Noi: "Yes, sure!" 
Indiano #2: "Okay, see you in 15 minutes!!!"
e se ne va via sgommando...
tic tac tic tac tic tac
Dopo un quarto d'ora torna, con una jeep che ha visto momenti migliori una trentina di anni fa, saliamo a bordo cerchiamo di chiudere la portiera (senza riuscirci), proviamo ad allacciare le cinture (e non ci siamo riusciti) e via, verso l'imboccatura del Canyon!
La strada verso l'Antelope è diversa da quella che si fa per il tour diurno, non si entra subito nel wash, ma si prosegue direttamente tra i cespugli, nel buio assoluto, solo alcune lepri che attraversano la strada...
Ad un certo punto pensiamo "se questo ci pianta qui in mezzo e ci ruba tutto, quando lo pigliano???", ma vabbè, ci fidiamo e finalmente arriviamo all'imboccatura principale del canyon!

Solo che...
Vacche...
Ovunque...
Lo slargo davanti all'imboccatura è pieno di mucche, scendiamo dalla jeep e le mucche guardano incuriosite mouette, con gli occhi brillanti che mi fanno venire in mente...

L'indiano prende una scatola con una lampada, prendiamo la nostra attrezzatura e...



Qui si vede vagamente il bagliore di un lampo nella nuvola in basso a destra...
(si, lo so, sto ancora rosicando!!!)


Non è facile fotografare all'interno, anzi, è davvero un'impresa, in un paio di ore alla fine non si scattano tantissime foto, il tempo tra una e l'altra è lungo.


L'atmosfera è davvero suggestiva, il silenzio (dopo che se ne sono andate le vacche) è assoluto

Oddio, quasi, ogni tanto si sentono dei tuoni in lontananza


Tanto che, quando usciamo fuori, il cielo è completamente coperto! 

L'indiano sale sulla collina e ci delizia con l'ultimo spettacolo, con l'avvertimento che se cominciasse a piovere, dobbiamo correre tutti alla macchina e partire subito, altrimenti rischiamo di restare bloccati nel wash! 


Soddisfatti e per fortuna asciutti, torniamo in macchina e raggiungiamo il parcheggio, salutiamo l'indiano, comincio a sistemare la roba in macchina, salgo su e...
Cazz... il cellulare!!!
Dove l'ho visto l'ultima volta?
Ma si, l'ho usato come scatto remoto, quindi ce l'avevo in mano quando ho scattato l'ultima foto...
Cerco nello zaino, controllo in macchina, ma niente, mi deve essere cascato da qualche parte, lo immagino già coperto di cacca di vacca e tutto calpestato, provo a farlo squillare, ma niente, nessuna risposta...
Vabbè, arrivare ora all'imbocco del canyon non è possibile, posso solo sperare che le vacche non lo mangino o non lo calpestino troppo, è ora di andare a dormire, ci penserò domani!!!
Buonanotte mondo!
Perso cose, visto gente...

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