20 agosto 2016 - Las Vegas - Zion - La versione di Barbara

Sabato 20 agosto 2016
 
I piani sono fatti per essere cambiati, giusto? Ieri sera abbiamo fatto un tentativo per ritirare le Merrell che Paolo si è fatto spedire da Rei direttamente in hotel, arrivando come nostro costume alle 18.01 al desk che con svizzera puntualità aveva chiuso alle 18. Poco male, ci diciamo: domattina apre alle 8, tra il jet lag e l'adrenalina saremo qui davanti alle 7 già colazionati da ore, e alle 8.01 comincerà finalmente l'OTR.
 
E invece no, tié. Il jet lag non fa il suo lavoro e ci svegliamo belli come il sole alle 6.30, temporeggiamo sotto le lenzuola  :Chessygrin:, ci mettiamo un po' a sistemare e occultare gli esiti della bomba esplosa ieri sera in camera nostra, insomma si fanno le 7.30 prima che ce ne accorgiamo ... vabbé, siamo comunque in orario, colazione al Dunkin' Donuts scelto ieri sera dopo accurata perlustrazione, sorprendentemente buona: ho adocchiato un blueberry muffin che mi riconcilia con il mondo e mi fa dimenticare le crisi iperglicemiche che mi prendono ogni volta che ho un incontro ravvicinato con i dolci USA, e persino il caffé sembra proprio caffé! 
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Sempre belli come il sole, alle 8 ci presentiamo al desk e ... il desk il sabato apre alle 9. Ci concediamo un tentativo di corruzione - miseramente fallito perché becchiamo un adetto sorridente ma coriaceo - e almeno tre minuti di lamentele contro l'universo, poi ce ne torniamo in camera a temporeggiare un altro po' prima di scendere con i bagagli, che misteriosamente si sono già moltiplicati e incicciottiti. Paolo mi abbandona tra le braccia del valet con un paio di dollari di mancia (poveretto, per custodirmi venti minuti ne meriterebbe un po' di più :megalol:), e tra un colpo al cuore e due maledizioni per la presunta perdita del pacco riesce finalmente a recuperare le scarpe, arrivando giusto un istante prima che io prenda il comando del bestione per toglierlo dalla rampa di uscita dall'hotel.
 
Il Golden Nugget, il leggendario Golden Nugget! Ci siamo dimenticati di andare a vedere la pepita per cui avevo insistito per prenotare qui, però almeno me ne riparto ricca: ieri sera, dormendo in piedi, mi sono fatta convincere a investire 5 dollari alle slot da 1 cent alla volta, pensando che li avrei persi in un battito di ciglia, invece mi sono arresa a 9.73: Pandino, ho sonno, andiamo a riscuotere il capitale raddoppiato! Ieri sarebbe stata la mia giornata: davanti alla roulette ho annunciato che al ritorno, l'ultima sera, avrei investito sul 23 rosso, ma no, no, non stasera (nella mia viziosità ignoravo che non esiste il 23 nero, sono davvero una giocatrice incallita :grin:) ... neanche il tempo di terminare la frase e toh, il 23 rosso esce. Okay, meglio la fortuna in amore che al gioco, sarà bene cambiare vizio. Birretta? :birrozza:
 
Finalmente partiamo, sono le 9 passate ma va bene lo stesso ... Paolo alla guida, la strada dell'anno scorso, la familiare riga gialla a dividere i sensi di marcia, i cartelli verdi, il nulla intorno a noi, la felicità come terzo passeggero (anche se non so proprio dove abbia trovato il posto per sedersi :Chessygrin:). Prima tappa, il Walmart di Mesquite, per il pick up del materiale da campeggio ordinato da casa. Siamo in ritardo e quindi ... e quindi niente, un'oretta di cazzeggio tra le corsie, lunghe e laboriose consultazioni per scegliere il frigo - alla fine opteremo per un bellissimo enorme ice box rosso da 48qt che mi ha spezzato il cuore abbandonare a fine viaggio - acquisto compulsivo di patatine, beef jerky, bagel e Blue Moon e alla fine ... siamo in ritardissimo. Ma va?
 
Come da tradizione (ho deciso in questo momento che lo diventerà :megalol:) prendo il volante nel parcheggio di un Walmart - me ne serve uno in Florida per il prossimo marzo, poi controllo - ma stavolta senza fare tante storie, con solo un "Comunque insomma tu sei proprio sicuro che questo sia un midsuv". Il colore assunto dalle orecchie di Paolo mentre mi risponde con un veemente MACCEEEEEERTO dovrebbe insospettirmi, ma niente, io sono un'anima candida. Comunque sia, io e il finto midsuv facciamo amicizia subito, anche se abbiamo idee diverse circa la posizione della leva del cambio in retromarcia, e via, Zion ci aspetta.
 
Zion che nel 2013 ha accolto Paolo e Noè insieme, e siccome per tutti e due non c'era posto il primo se ne è tornato a Las Vegas con la coda tra le gambe: motivo questo delle mie frenetiche consultazioni di meteo.it, accuweather, ilmeteo, bbcweatherforecast, leprevisionidinonnobeppe.sgrunt e chi più ne ha più ne metta negli ultimi giorni ... Zion è entrato nel nostro giro solo perché ho fatto gli occhioni da gatto con gli stivali per una settimana, a Paolo è antipatico, quindi NON PUO' piovere, punto.
 
Non può? Lungo la strada il cielo è sgombro, tranne che in un punto lontano all'orizzonte, dove si ammassano minacciosi nuvoloni neri e tira aria di tempesta. Vedi Pandino? c'è bello ovunque tranne là, te lo avevo detto che sarebbe andata bene. In risposta, quello che di primo acchito scambio per un tuono: guarda che LA' c'è Zion. Ecco : prrrr :

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Paolo entra in modalità pentola di fagioli sul fuoco ... capita talmente di rado che come sempre la prendo a ridere, so che basta lasciarlo sobbollire un po' e passa tutto. Verso le 14 eccoci finalmente all'entrata del parco, sotto un cielo a tratti grigiotto ma non cattivo che premia il mio incrollabile ottimismo. Un po' di coda, ma per fortuna data l'ora abbastanza rapida, e raggiungiamo il Watchman Campground: dopo un anno di pausa siamo (noi, Barbara: pluralis maiestatis :razz:) arrugginiti e ci mettiamo dieci minuti a montare la tenda - a fine viaggio, orgogliosa come Lucifero, potrò annunziare: cinque e mezzo! - poi l'orrenda scoperta: il pompino - termine tecnico prediletto da Paolo quindi piantatela di sghignazzare! - ha il filo troppo corto per arrivare a gonfiare il materasso direttamente nella tenda. 
 
Sì, perché quest'anno ci siamo dati al lusso sfrenato: invece dei tappetini da palestra, sotto il sacco a pelo riposerà un materasso matrimoniale gonfiabile (appunto tramite pompino, da collegare all'accendisigari della macchina). Ah, le manie di grandezza! Ah, il karma! L'anno scorso abbiamo riso come matti del poverello che al Grand Canyon cercava disperatamente di convincere un materasso graaande come il nostro ad entrare in una tendina piiiiccola come la nostra già gonfiato. La vita serve sempre fredde le sue vendette, e la mia pentola di fagioli personale a momenti ricomincia a sobbollire. Ma siamo i prediletti degli dèi, e con solo sei parolacce e due maledizioni il materassone entra e si incastra a puntino. 
 
A questo punto guardo il bagagliaio aperto e ... Pa, meno male che non abbiamo bimbi!
Perché? 
Beh, siamo solo al primo giorno, ma dovremmo già scegliere tra loro e le birre, non c'è posto per tutto in questo casino...
Caspita, hai ragione, qualcosa dovremmo lasciare per forza ... beh, spero che nel caso troverebbero una brava famiglia disposta ad adottarli :megalol:
 
Insalatona di Walmart al volo, condita con olio e salepepe portati da casa (e dopo aver assaggiato il dressing incluso nella confezione ho amato gli dèi di cui sopra per avermi fatta italiana :wink2:) e verso le 15.30 siamo pronti a dare inizio ... alla collezione di calamite 2016, che vi pensavate, all'ascesa all'Angel's Landing? :Chessygrin:
 
Dopo la tappa al Visitor Center, che mi fa ricordare perché ho deciso che quando sarò imperatrice dell'Universo darò in gestione l'Italia intera al NPS, prendiamo la navetta per Temple of Sinawawa (il nome più bello dell'intero arcipelago dei Parchi Nazionali, secondo me!), abbiamo deciso di cominciare con la Riverside Walk, anche se il cielo per dispetto alle nostre reflex frementi resta lattiginoso e un po' insulso, e i colori del parco risentono di questa patina pallida e smorta. 

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Con noi (e un sacco di altra gente) sale una famigliola dai tratti vagamente mediorientali ... o meglio, salgono mamma bruttina, figlio bruttissimo e figlioletta preadolescente quasi brutta, mentre il padre brutto, con in braccio un canino tascabile, viene bloccato dalla solerte autista che abbaia - è proprio il caso di dirlo - un deciso NO DOG! e stronca il timido tentativo di resistenza con un ancor più deciso NOOOO DOOOOOG! I tre quarti di famigliola già imbarcati non riescono a trattenere l'esultanza, e se la ridono felici per tutta la mezz'ora del tragitto ... se amino tanto il babbo o il canino, non mi è dato sapere, ma ho i miei sospetti :Chessygrin:

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Ci godiamo la passeggiata, breve e molto facile come tanti di voi già ben sanno, fino a The Narrows, che abbiamo deciso di saltare per la caviglia di Paolo, per i tremila euro cadauna delle mie protesi che non possono bagnarsi, per le nostre amatissime reflex che non amano l'umidità ... ma vi assicuro che quando abbiamo raggiunto la fine del sentiero, la bimba che è in me ha messo in scena un capriccio epico, pestando stizzosamente i piedi per la voglia di pucciarli nel fiume. Il buonsenso alla fine ha prevalso ... con il mio equilibrio e le mie doti atletiche finire spalmata a pelle di leone sul fondo del ruscello è praticamente una certezza. Però ... che dispiacere. Sto già pensando a un modo per sopravvivere indenne, il problema è che oltre ai bastoncini da trekking contempla l'idea di togliere le protesi, e non so dove metterle. Ma lo risolverò, almeno un pezzettino lo vorrei davvero fare.
 
Sì, perché io a Zion ci torno, e ci torno con il sole, ho deciso. E quando finalmente si concede, e inizia a fare capolino, e incendia le rocce, quando il cielo mostra l'azzurro nascosto dietro le nuvole grigie ... io faccio quello che ho fatto mille altre volte nei miei viaggi per il mondo ... prendo un pezzetto di cuore e lo depongo ai piedi di un albero, così da poterci parlare quando sarò triste, così da poter rivedere il rosso, il blu, il verde e gli scoiattoli paraculi quando avrò bisogno di un sorriso, così da sentirmi ancora più felice quando sarò felice.

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Quest'anno faccio la brava e non do' niente da mangiare agli spudorati mendicanti con la coda che mi attraversano continuamente la strada, ma solo perché ... non ho pensato a prendere niente per loro. Lo so, non si fa, ma io sono quella che ieri avrebbe adottato tutti i 150 mici della colonia felina di Torre Argentina (e Paolo è come me, a casa nostra finirà male, lo so) e non resisto.
 

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Di ritorno, scendiamo dalla navetta a Zion Lodge per goderci anche il breve trail alle Lower Emerald Pool ... sebbene si rivelino essere poco più di una pozza stagnante dall'aria derelitta, la passeggiata ci piace davvero lo stesso, anche grazie a due incontri bellissimi: un cerbiatto che bruca indisturbato a bordo sentiero a un passo dalle nostre macchine fotografiche, e una coppia di anziani che cammina lentamente davanti a noi, mano nella mano. Lui zoppetto, lei più vispa, e il modo in cui si sorridono scalda il cuore. Non ci diciamo niente, ma vedo nello sguardo di Paolo che sta pensando quello che penso io. Lo so, ora mi prenderò della smielensa, ma lo dico lo stesso ... non c'è niente di più bello che pensare di arrivare insieme a un simile traguardo, con lo stesso sorriso di oggi negli occhi :)
 

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Tornati alla nostra tendina, scopriamo di avere visite: due cerbiatti, tranquilli e serafici come se fossero a casa loro, e in effetti ci sono, brucano indisturbati tra il nostro barbecue e il limite della piazzola, e si lasciano avvicinare con serena indifferenza. Terminata la loro insalata se ne vanno beatamente in giro per il campeggio, regalandoci stupore, sorrisi e qualche foto mossa che più mossa non si può.

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Per cena ci siamo segnati lo Zion Canyon Brew Pub, che raggiungiamo dopo essere riusciti a perderci un paio di volte lungo l'unica strada che esce dal parco ... due succulenti hamburger con patatine e due ottime birre ad accompagnarli chiudono la nostra serata e ci accompagnano verso la prima dormita da Giovani Marmotte. 

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Ma prima ... un po' di foto alla stellata nuvolosa: non mi aspetto molto, diciamo che è un esercizio accademico in vista di altri tentativi in serate più promettenti, e infatti i risultati non mi soddisfano granché. Però io sono quella del bicchiere mezzo pieno, o che comunque ha spazio per dell'altra birra, e sono felice dei progressi rispetto alle foto di Badwater nel 2015: se non altro, non sono svenuta per il caldo :megalol:
 

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