9 gennaio - Queen Elizabeth NP - Kazinga Channel

9 gennaio - Queen Elizabeth NP - Kazinga Channel

Stamattina ce la prendiamo con calma!

Oddio, calma relativa, perché alle 7:30 siamo già pronti per partire in direzione Lake Edward (sì, i laghi grandi portano tutti nomi legati alla monarchia inglese).



Quando arriviamo nel villaggio di Katwe, raccogliamo la nostra guida di oggi, che ci porterà a scoprire i dintorni  e approfitto di una pausapipì per guardarmi un po' intorno...

Sono pur sempre un muzungu e in pochi minuti divento l'attrazione principale dei bambini, che vogliono solo vedere le foto che scatto loro.




Il Katwe Lake è un piccolo lago salato adiacente all'Edward Lake e prima di arrivarci, la nostra guida, Robert anche lui, ci racconta che negli anni '70 una società tedesca costruì un impianto di raffinazione del sale, con tanto di sistema di pompaggio che aspirava l'acqua del Katwe e la portava fino allo stabilimento scavalcando il bordo del cratere.

La fabbrica rimase in funzione solo per un anno e adesso i resti sono una miniera di materiale da costruzione per il villaggio.

Gli abitanti del posto hanno così ripreso la loro attività di estrazione manuale, che portano avanti ancora oggi.



Le piccole saline appartengono alle famiglie del posto, tramandate di generazione in generazione, un appezzamento costa circa 2000$, ma in un'annata buona si recupera l'investimento e si guadagna qualcosa.


Robert, la nostra guida per oggi.


È una vita durissima, già alle 9 fa un caldo assurdo, il lavoro è terribile, sale, batteri e l'anidride solforosa causano danni enormi a chi ci lavora.

Si, anidride solforosa, è pur sempre un vulcano in un'area vulcanica, all'interno della caldera si notano ancora gli antichi camini vulcanici. Robert ci racconta che questo è un lago "vivo", perché anche se non ha immissari visibili, riceve l'acqua dal Lake Edward, attraverso dei canali nelle rocce, dove l'acqua si arricchisce di sali.

Ci racconta anche che dalle piccole saline si ricavano 3 diverse varietà di sale, quello per il consumo umano, più chiaro, quello per conservare pesce e carne e quello nero, che viene usato per gli animali, il migliore viene raccolto dai depositi al centro del lago, spostandosi con delle zattere.



Da qui parte il sale che va in Ruanda, Burundi, Sud Sudan, centinaia di persone lavorano su questo sale, il loro timore più grande è di essere cacciati via, visto che nella zona c'è il litio, l'oro di questa epoca.



Da qui ci spostiamo nel vicino Lake Munyanyange, sempre salato, ma per Robert, è un lago "morto", che non si può usare per l'estrazione del sale. In compenso è un'oasi per gli uccelli, fenicotteri, gabbiani, cicogne e tanti altri.









Finalmente, arriviamo nel villaggio di Katwe, il più grande porto di pescatori del lago, con più di 100 barche. Arriviamo che è in corso il mercato del pesce e Robert ci fa conoscere le specie presenti, tra cui l'immancabile tilapia, vari pesci gatto e il lungfish, una specie di fossile vivente, un pesce in grado di respirare aria grazie a dei rudimentali polmoni e a spostarsi sulla terra, grazie alle pinne, diventate quasi dei tentacoli.







Salutiamo la nostra guida e rientriamo in hotel, dove pranziamo con un'ottima zuppa di sedano e agnello con patate, alle 2 siamo già pronti per l'imbarco per la nostra gita sul Kazinga Channel!




Il Kazinga Channel è un canale artificiale che connette il Lake Edward con il Lake George ed è uno dei posti più ricchi di vita che abbia mai visto... Ippopotami, elefanti, coccodrilli (uno solo, ma vabbè, avrà anche avuto compagnia!), tantissimi uccelli...

























Assistiamo anche ad una rissa tra ippopotami e capiamo perché (o meglio, lo capisce l'ippopotamo che sta scappando) siano tra gli animali più pericolosi in Africa... sono grossi, cattivi, veloci e con dei denti di tutto rispetto!

E non solo... quando fanno la pupù, non sono meglio... scuotono la coda, spargendola in giro... finalmente ho chiaro il concetto di "merda nel ventilatore"!






Gli elefanti con i cuccioli sono spettacolari!



Quando torniamo all'imbarcadero, non c'è traccia di Robert... ci ha mandato un messaggio, l'auto ha un guasto alla sospensione anteriore e il pezzo di ricambio è a Kasese, ad un'ora da qui.
Alla fine, passiamo un paio d'ore di relax nel bar, tra una bibita e 4 chiacchiere con un ranger dell'UWA (Ugandan Wildlife Authority), manco a dirlo, amico di Robert!
Ci divertiamo a fotografare un marabù, subito soprannominato "Marabrutto", colpa di quella specie di scroto che gli pende dalla gola e i bastardissimi uccelli tessitori, che hanno il vizio di volare via appena li inquadri con la fotocamera!




Quando arriva Robert, facciamo un tentativo di game drive nel parco, che ci frutta uno spettacolare tramonto e qualche animale lontano.





L'arte di arrangiarsi...

Arriviamo al Bush Lodge che è ora di cena, visto che è buio e che dovremmo farci accompagnare e poi venire a prendere, decidiamo di fermarci subito, l'immancabile zuppa (non ricordo di cosa), 2 piatti ottimi e un dolcetto.




Ma la giornata è stata molto lunga e calda, la temperatura della sera è dolce e che non te la fai una bella doccia bollente sotto le stelle?


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