Panda, muskoka e maple syrup - 16 ottobre 2021
16 ottobre 2021 - Quebec City
Cervi e alci galoppano felici per tutta la notte nei nostri sonni e nelle nostre panze, siamo troppo vecchi per il menu degustazione e sarebbe ora di rassegnarsi. Notte tormentata, sì, ma prima delle otto siamo al centro per il test Covid prenotato prima di partire, con pochi minuti e 300 cad ce la sbrighiamo ... prima delle nove riceviamo in stanza il verdetto: negativi, e questa è fatta.
Ci si apre lo stomaco, e rasserenati ce ne andiamo a fare colazione in un bar molto francese che sa fare sia i cappuccini (ho capito subito che siete italiani, ha detto il barista) che muffin e croissant burrosissimi. Una delle migliori mai fatte oltreoceano, senza gara, anche se va detto che non vado pazza per le colazioni unte all'americana quindi non faccio testo.
Subito dopo raggiungiamo lo Chateau Froufrou (per i non intimi, Chateau Frontenac) per la visita guidata delle 10. Ci accompagna un simpatico signore in costume, bravissimo e chiarissimo nell'eloquio, e il tour si rivela una vera sorpresa, sarebbe stato un peccato perdercelo, a dispetto dei dubbi che abbiamo avuto nel prenotare.
Gli ambienti sono suggestivi e di gran lusso, la storia - benissimo raccontata - è davvero interessante. Quando scopriamo che proprio qui si è tenuta la conferenza di preparazione dell'operazione Overlord e vediamo le foto di Winston, Clementine, Franklin Delano e compagnia bella, il brodo di giuggiole scatta automatico. Siamo nerd storici, è conclamato :D
Dopo esserci goduti la visita e un espresso quasi decente allo Stabucks del piano terra, e dopo aver fatto pipì con gran soddisfazione in questo luogo carico di storia ce ne andiamo un po' a zonzo a spender soldi in sciocchezze e a degustare sidro a casaccio, finché sotto pioggia e vento da tregenda si fa l'ora di pranzo.
San Paolo come sempre mi asseconda e mi porta a pranzo Au petit coin breton, dove ci serviamo di kyr royal, crepe formaggio e spinaci, insalata e voglia di andare in Francia. Subito dopo il non più tanto San Paolo decide di confutare la mia affermazione sul suo assecondarmi SEMPRE e rifiuta con una certa dose di sadica crudeltà di farsi regalare questo BELLISSIMO pigiamone. Quando un uomo smette di voler essere SECSI per te, è ora di cominciare a preoccuparsi, ecco.
Finita la visita la pioggia si placa, ma torniamo lo stesso in stanza perché dobbiamo affrontare due imprese titaniche che richiedono tempo, pazienza e forza d'animo: la compilazione di tutti i moduli necessari per partire e la drammatica chiusura delle valigie, che al solito non ne vogliono sapere anche se erano partite mezze vuote, le maledette.
Per cena abbiamo scelto un po' a caso, cucina francese veramente ottima e un po' più leggera di quella di ieri (non che ci volesse molto :D ), accompagnata da un buon calice per stemperare la leggera malinconia del rientro.
Malinconia che questa volta per me è acuita dalla consapevolezza che a casa dovrò affrontare quello che queste due settimane mi hanno aiutata a tenere a bada, se non lontano dai miei pensieri ... sarebbe stato impossibile, e alcuni momenti sono stati veramente duri, ma sono grata al Canada per avermi regalato tanta bellezza in un momento tanto brutto.
Ancora di più sono grata a Paolo che c'è sempre, è sempre pronto a sostenermi, a farmi ridere, ad assecondarmi, a offrirmi una spalla su cui piangere. Sempre, beninteso, tranne quando cerco di regalargli un pigiama secsi.
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