15 Ottobre - Bukhara - Yurt Camp

 15 Ottobre Bukhara - Yurt Camp

Iniziamo la giornata con una sontuosa colazione, con dolce, salato, té, una specie di piadina ripiena di verdure, pane, yogurt e chi più ne ha, più ne metta...


Il nostro autista arriva circa un quarto d'ora prima dell'appuntamento, per i prossimi giorni viaggeremo con una Lacetti nuova di pacca e sempre pulitissima. Tra tutti gli autisti, questo è l'unico che parla pochissimo inglese, ma è gentilissimo e si è sempre riuscito a spiegare, in un modo o nell'altro. È anche quello che va più veloce, ma capiremo il motivo solo a Samarcanda...

Dopo meno di un'ora di viaggio, prima fermata nella cittadina di Gijduvan, dove visitiamo un artigiano della ceramica attivo da 300 anni.



7 generazioni di ceramisti, abilità che ha rischiato di andare persa durante l'epoca sovietica: le imprese private erano vietate e così anche l'artigianato e solo grazie al nonno è riuscita a sopravvivere, lavorando di notte e di nascosto, in barba ai controlli. 
La visita è davvero molto carina, prima una dimostrazione di creazione di alcuni vasi, poi la pittura, quindi la copertura con la finitura vetrosa, con un impasto fatto da loro a mano, con l'aiuto di un ciuchino che aziona la mola che macina un composto con della resina ricavata dalle piante del deserto e alcuni minerali.
Il ciuchino è fortunato, lavora solo una volta al mese e il resto del tempo è coccolato nel giardino!

Naturalmente, restiamo affascinati dai loro lavori e come al solito ... non usciamo a mani vuote!

Dopo una rapida sosta pipì e caffè (che a differenza di altri posti, qui è assolutamente bevibile), arriviamo a Nurata, più precisamente alle Chasma Springs e alla fortezza di Alessandro Magno che domina la sorgente dall'alto.

Qui sorge un santuario famoso per le trote sacre che sguazzano allegre nei canali tutt'intorno agli edifici, nutrite dai fedeli che bevono anche l'acqua del canale come benedizione.



E qui...
Ci si avvicina un tizio con una cartellina e un tesserino e ci chiede se abbiamo pagato il biglietto, sono 20000 sum (circa 2€) e volendo possiamo pagare direttamente a lui che ha i biglietti.
😯
All'ingresso non c'è una cassa, non c'è un cartello dove c'è scritto che si paga, non ci sono nemmeno barriere e questa richiesta mi puzza... Faccio un po' il finto tonto, gli dico che preferisco pagare alla cassa e se me la può indicare, ma lui prima mi dice che la cassa è nella moschea e gli rispondo che appena troverò la cassa, pagherò l'accesso.

Lui insiste, io lo ignoro, comincia a diventare insistente, gli dico che stiamo uscendo e continuiamo sulla nostra strada, ignorando le sue richieste... Ciccio caro, siamo italiani, 'ste cose le abbiamo inventate noi, quando vieni a Roma ti vendo la Fontana di Trevi e siamo pari!









Come accade da queste parti, della fortezza restano solo pochi muri corrosi dal clima infame, la salita è ripida e dalle mura si gode una spettacolare vista sul santuario e sulla valle circostante... Naturalmente "vista spettacolare = Barbara con le vertigini", resiste, ma se la fa sotto!!! 






A parte il povero tentato truffatore, la gente qui è molto amichevole e simpatica, questa signora ci ha visto scattare e si è lanciata sorridente verso di noi con un sorrisone, seguita da un'amica solo per farsi scattare una foto!

Ottima sosta pranzo a base di...

ZUPPA DI ZUCCA!!!

Avviso il povero autista che sono allergico alla zucca e lui mi ordina uno strepitoso spiedino con contorno di hummus e cipolle!



Da qui, tutta una tirata verso lo Yurt Camp, nelle vicinanze dell'Aydar Ko'l, il lago più grande di questa regione, prendiamo subito possesso della yurta che è più bella e con una costruzione più tradizionale rispetto all'altra.







Visto che è presto, ne approfittiamo per fare una passeggiata tra le dune del Kizylkum e qui scopriamo...

I Topilli!!! 
Vabbè, tecnicamente sono degli scoiattoli di terra, sono molto sfuggevoli, tanto che li vedremo solo da lontano, scavano le loro tane sottoterra e nelle vicinanze degli arbusti, riusciamo a vederne uno dentro la tana, ma non c'è modo di attirarlo fuori, nemmeno con del cibo!

Il problema è che non sono troppo furbi e scavano la propria tana abbastanza vicino alla superficie... se ci passa un gattino, nessun problema, ma se ci passa un grosso Panda con le scarpe da trekking che sostengono un centinaio di kg, beh, la tana crolla e per il topillo... è giunta la sua ora.

A fine passeggiata il risultato è 3 tane distrutte per me e una per Barbara.



Il Topillo!!!







Vicino a questo vecchio camion sovietico, troviamo un altro abitante del deserto, un bellissimo cammello che sta aspettando che qualche turista abbia voglia di farsi un giro... al momento siamo ancora soli, ma tra poco arriverà un pullman di francesi che scasserà assai i c*joni!





Scegliamo il nostro posto per goderci il calar del sole e... eccoli qui, rumorosi, caciaroni e rompiballe, fanno a gara per mettersi in mezzo nelle foto, ce l'hanno come vizio, se non ti si accollano, non sono contenti!




La cena è ottima, accendono un grande fuoco al centro delle yurte e parte la musica uzbeka, che come ribadisce anche Barbara, è un vero strazio!!!

Noi ne approfittiamo per rifugiarci dietro le yurte a scattare un po' di foto alla Via Lattea...





C'è tanto vento, c'è tanta luce, ma nonostante tutto l'effetto è davvero spettacolare.

Finita la sessione fotografica, ci avviciniamo al fuoco per scaldarci un po', visto che è calato un freddo assurdo e attacchiamo a chiacchierare con un autista che parla un po' di inglese ed è tutto contento di poterci raccontare che ha la discografia completa di Toto Cutugno e sa cantare tutte le sue canzoni!!! 

Nel frattempo, vengono accese le stufe dentro le yurte, che porta la temperatura interna a livelli di un forno... peccato solo che duri poco, appena si spegne, il gelo si impossessa della yurta e alla fine, finiamo abbracciati in un lettino sotto ad un numero imprecisato di strati di coperte!


NEXT ⇨

Commenti

Post più popolari