I Panda in Uganda - 12 gennaio 2023

 12 gennaio 2023


Il letto è talmente scomodo che più che col mal di schiena ci alziamo con il mal di mare, visto che qualunque cosa facciamo siamo destinati a rotolare inesorabilmente uno verso l'altro ... quello che abbiamo fatto nei quarant'anni che abbiamo dovuto aspettare per incontrarci, inconsapevoli allocchi, in pratica 


Con l'avventura dei gorilla si è chiusa la parte più emozionante del viaggio, da qui è tutta discesa verso l'aereo che sabato pomeriggio ci porterà via da questo magnifico Paese che ha rubato il cuore anche agli altri tre, dopo aver tenuto in ostaggio il mio per nove anni ... ma sarà una discesa molto piacevole, una sorta di decompressione prima del ritorno al mondo reale. 


Colazione alle otto e partenza con tutta calma alle nove, oggi, ci aspetta il breve e tutto sommato comodo trasferimento a Lake Bunyonyi, stanotte dormiremo in un eco resort che occupa per intero una delle numerose piccole isole che lo costellano. 








Il viaggio dura meno di tre ore e non è mai noioso, l'Uganda ha una varietà di paesaggi incredibile, dalle terrazze coltivate alle foreste alla savana, dai laghi vulcanici al Nilo, un'infinità di immagini da documentario sono scorse davanti ai nostri occhi in questa manciata di giorni. 






A mezzogiorno siamo già all'imbarcadero, dove ci attende un sontuoso natante che conduce noi e i nostri bagagli a Kyahugye Island in dieci minuti di piacevole traversata.












Non rinunciamo mai a fare un po' gli scemi, ma perché mai dovremmo, dopotutto? 















L'eco resort si rivela uno dei posti più in salita di tutta l'Uganda ... altro che Bwindi Impenetrable Forest, qua sì che ci vuole il fisico! 









Superati gli abissi e le risalite dei vialetti, veniamo premiati da una bellissima casetta tutta per noi








Ordiniamo l'ottimo pranzo che ci viene servito nel giro di un'oretta, che impieghiamo a sistemarci e rilassarci un po' ed a sperare che Giove Pluvio se ne vada a pluviare da qualche altra parte, come ci ha promesso Robert assicurandoci che qui il meteo cambia molto velocemente ... 





Il tempo da lupi però non sembra propenso a lasciarci e dopo mangiato ci ritiriamo ancora un po' nei nostri appartamenti ... quando smette di piovere io e Paolo ce ne andiamo un po' a zonzo per l'isola, che per quanto piccola ha molti ospiti non umani ... 











Qualcuno sostiene addirittura di aver avvistato un panda ... mah, sono scettica






Di sicuro non mancano le gru crestate, simbolo dell'Uganda, tanto da apparire anche sulla bandiera nazionale ... 









Finalmente verso le 16 il meteo decide di darci tregua e possiamo partire per la gita promessa, piacevole, placida, rilassante, insomma bellissima. La luce non è il massimo per le foto, ma giunti quasi a fine vacanza possiamo ritenerci soddisfatti e in qualche modo sazi, non ce la prendiamo più di tanto e passiamo a goderci il qui e ora senza rimpianti.












Incrociamo tre signore che tornano verso casa dopo essersi occupate dell'orto che coltivano su una delle isolette, delle famigliole di rientro a casa, dei bimbetti che girano da soli in barca come noi in bicicletta quando nella mia preistorica infanzia si poteva ancora farlo senza troppo pericolo 










Se mai dovessi scrivere un noir, ho pronta la copertina: 















Questo albero così gotico si trova al centro di Punishment Island, dove un tempo (neanche troppo remoto) venivano abbandonate le "zoccolette" che restavano incinte fuori del matrimonio, lasciate lì ad aspettare qualcuno che venisse a prendersele per fare di loro una sorta di schiavette ... immagino qualche vedovo con uno stuolo di figli, o qualcuno che avesse bisogno di braccia per i lavori di fatica ...











Oltre ai cormorani incontriamo altre gru coronate, bellissime e maestose 

















 











Rientrati sulla "nostra" isola, rifacciamo la salitona che ci toglie ogni remora sulla cena di stasera, e incontriamo degli ibis e qualche impala, ma non la zebra (!) che ci era sembrato di intravvedere al nostro arrivo, peccato. 






Non ci resta che sperare in un bel tramonto, dopo questa giornata decisamente più rilassante delle ultime, e non resteremo delusi.
















Vagabonda vagabonda, a un certo punto ci fermiamo a pomiciare (eh, i primi tempi ) ma non sono a mio agio, mi sento osservata ... mi giro e ... ma allora ti avevamo vista sul serio!











Non mi sono mai avvicinata così tanto a una zebra in vita mia, non a piedi almeno 






Ma non è sola, sebbene il suo amico abbia meno quarti di nobiltà da vantare






Eccallà, lo juventino socializza subito con la bestiola sbagliata. Paolo, è l'altra la bianconera!






La cena è buona quanto il pranzo, ce la gustiamo con un pizzico di malinconia sapendo che domani e l'ultimo giorno intero di questa vacanza volata in un soffio tra le pieghe del tempo.

Commenti

Post più popolari