Panda, muskoka e maple syrup - 17-18 ottobre 2021

17-18 ottobre 2021, Quebec City - Montreal - Londra - Roma

Ultimo giorno di viaggio e ancora una volta le previsioni del tempo sono sbagliate...

Ci sarebbe dovuto essere il sole e invece, nuvole, vento e qualche sparuta goccia di pioggia. Niente da fare, Quebec City ce la dobbiamo vedere col tempo bigio!







Ci facciamo un giro nella città bassa, quella più vicina al porto, decorata con una serie di installazioni artistiche, che in qualche caso ci lasciano interdetti...

In alcuni punti sembra di passeggiare per Parigi, impressione confermata dalle parole carpite ad una guida turistica che sta facendo un tour con una coppia di italiani. Allora non siamo soli!!!

La guida gli racconta che parecchie produzioni canadesi e americane, per risparmiare i costi della trasferta europea, girano parte degli esterni proprio a Quebec City, in effetti, si somigliano e il meteo è quasi lo stesso!


Ma non sono solo le installazioni artistiche a decorare la città. Ci sono tantissimi murales, belli e colorati, che raccontano la storia dei luoghi della città, o, come questo il Fresque de Québécois, che mostra una serie di personaggi importanti nati o vissuti a Quebec, scrittori, esploratori come Jacques Cartier e Samuel de Champlain, notabili come Louis de Bouade, conte di Frontenac, che da il nome al castello, e musicisti, così come scene di vita di tutti i giorni.




Passeggiamo, entriamo in qualche negozio, compriamo le targhe di Quebec e Ontario per la nostra collezione, torniamo a fare la pipì al Frontenac e ci fermiamo a pranzare in un bistrò, tartare di salmone per Barbara, insalata duo di salmone per me (arrosto e affumicato), il tutto accompagnato da un vino rosé locale e da un sidro.






Salutiamo Quebec City e ci avviamo verso l'hotel a riprendere l'auto, verso le 2 siamo pronti a partire verso Montreal!

Rapida sosta ad un Walmart per gli ultimi acquisti e per un pieno per la nostra auto assetata e sorpresa...

Coda immensa per lavori sulla strada verso l'aeroporto!

Per fortuna siamo partiti per tempo, in ogni caso alle 18 restituiamo la nostra Mazda CX30 con quasi 3000km in più, check in con brivido per la mia valigia che sfora di poco il peso massimo e qui ci chiedono di controllare il VeriFLY.

Un paio di cicche, visto che fino a Roma non se ne parla di fumare e via verso i controlli di sicurezza, rapidi ed efficienti, scansione automatica del passaporto (niente timbro, peccato!) e dobbiamo solo aspettare l'imbarco, con una merendina a base di bagel al salmone.

La cena ce la offre BA, a parte il vino frizzante come aperitivo, il petto di pollo su riso incollato ha sempre lo stesso sapore su qualsiasi volo economy.

Questo è il volo transoceanico più breve mai fatto, giusto il tempo di un film e di un paio di ore di sonno, che l'hostess ci sveglia con il panino della colazione.

Anche a Londra controlli velocissimi, sempre grazie al VeriFLY che ci da subito luce verde per l'imbarco.
Purtroppo, pochi giorni prima della partenza, BA ci ha cambiato il volo di ritorno, costringendoci a fare 6 ore di scalo, ma noi, col solito ottimismo, ne approfittiamo per fare il pranzo di compleanno al Wagamama, il nostro ristorante preferito di Heathrow!


Lo so, manca la torta, ma non ce la faccio a spegnere 54 candeline su un involtino plimavela!!!

Il volo per Roma parte in ritardo ed è strapieno e, biecamente, sfrutto Barbara per l'imbarco prioritario e via, verso l'ultimo volo!


I problemi iniziano appena ci attacchiamo al finger di Fiumicino... Sì, perché nonostante abbiamo compilato tutti i form necessari on line, le autorità ci chiedono di compilare un foglio con tutte le informazioni già inserite nel modulo elettronico, l'equipaggio è sorpreso quanto noi, cominciano a distribuire delle fotocopie da firmare e consegnare... 

Il primo impatto con la burocrazia è terribile, la vedo malissimo per il controllo passaporti e dico a Barbara:

"NESSUNA PIETÀ"

Appena scesi, partiamo a razzo verso l'uscita, travolgendo chiunque cerchi di rallentarci.

Avevo ragione, i varchi automatici sono chiusi, la polizia di frontiera controlla tutti, vogliono il green pass, il tampone, il dplf, tutti dati che avevano già.

Noi eravamo i 4° in fila, dietro di noi il caos, una fila pazzesca e 3 soli poliziotti per controllare tutto.

Ce la caviamo in fretta, i bagagli arrivano presto, riprendiamo l'auto e in 20 minuti siamo a casa, dai nostri gatti che passano la serata appiccicati a noi 2!

É stato un viaggio fantastico, organizzato in pochi giorni ma comunque bilanciato, un viaggio di ripresa per Barbara, un primo tentativo di tornare verso la normalità.

Grazie Pandina mia per essere la donna che sei!


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