Sabato 8 aprile 2017

Sabato 8 aprile 2017



Visto che abbiamo deciso di svegliarci acidi a prescindere, concordiamo sul fatto che neanche la colazione è all’altezza delle recensioni, e brontolando brontolando – sarà mica che stasera c’è un aereo che ci aspetta per riportarci a Roma, a stropicciarci un po’ il buonumore? – decidiamo di prendercela comoda rinunciando a visitare la casa di Truman, e ci concediamo una pigra passeggiata fino al Southernmost Point, dove un turista gentile ci scatta la prima delle foto che ora troneggiano sul muro della sala. Per un momento, leggendo CUBA 90 MIGLIA penso che potrebbe essere la prossima meta “importante” ma poi tutto quel mare mi snerva e ci ripenso velocemente. 



























Vaghiamo un po’ a caso e quando ci compare davanti una pasticceria francese non resistiamo: seconda colazione a base di (buonissimi) croissant, sicuramente la migliore di questo viaggio e forse di tutti i viaggi in USA. No, non sono una fan della colazione dei campioni, e non mi piacciono tanto neanche i pancakes :p 
















Verso le undici lasciamo Key West in direzione aeroporto, un’ultima sosta per il pranzo a base di ostriche, po’boy con i gamberi e un bidone di cipolle fritte, tutto come sempre amorosamente diviso a metà, Paolo che fa conquiste – c’è una bimbetta bionda di pochi anni che non smette di fargli sorrisoni seducenti – una rapida tappa a Bahia Honda per immortalare il bellissimo ponte e un’iguana refrattaria e poi … 






























































… e poi ecco che un’altra clessidra delle vacanze si è svuotata più in fretta di quanto ci aspettassimo, come sempre, neanche il tempo di girarla e la sabbia è già tutta sul fondo. Il che la dice lunga su come stiamo insieme, oltre che su quanto ci piaccia viaggiare: se ripenso alle mie esperienze passate con altre persone, pure molto amate, compresa mia sorella … no, QUESTO è viaggiare bene. Grazie, Paolo, sei un compagno di viaggio e di Viaggio davvero straordinario.
Arriviamo con calma in aeroporto, dopo la riconsegna del bolide con 2501 miglia, 59 ore e 58 minuti in più, ci attende il lungo volo di rientro e – solo per me – il treno per Verona dopo poche ore dall’atterraggio. 























































Chiudo con quello che ho scritto sul treno che mi riportava a casa e una piccola aggiunta, a due anni meno una settimana dalla conclusione del viaggo (che diario luuuuuuungo, lo so :D )

"E concludo il tour de force con tre ore e spicci di Italo 😁

Atterrati oggi alle 12.30 a Fiumicino, sono appena partita da Termini, se sono fortunata mi sveglio prima di Verona, altrimenti ... 😜 😜 😜

Questo viaggio è stato una vera sorpresa in molti sensi. Avevamo aspettative abbastanza basse, e io ho in ballo il trasferimento a Roma (annunciatomi cinque giorni prima della partenza) per cui non ho ancora certezza sulla data, dovrebbe essere il 13 e forse me lo dicono domani, e l'ok finale per la vendita della casa che ho con il mio ex, che mi è arrivato a Orlando. Sabato 15 ho la firma del compromesso a Verona, giovedì 13 (forse) inizio nel nuovo ufficio a Roma, devo prendere il primo appuntamento per decidere se fare l'impianto cocleare ... potete immaginare con che spirito sia partita. Eppure la Florida mi ha completamente stregata, per lunghe ore è riuscita a farmi dimenticare che casino sia la mia vita in questo momento, mi ha alleggerito la mente e il cuore.

Neanche un'ora di spiagge, se non una puntata veloce per il tramonto, tanta strada, tantissima natura, tanta storia. Tante, tante bestioline meravigliose, solo in Uganda ne ho viste altrettante, e soprattutto tante risate e tanti sogni. Grazie Paolo, è sempre un gran regalo viaggiare con te ❤"



Ecco, sono passati due anni, dicevo. L'impianto cocleare l'ho fatto, anzi in questo momento sono a fine convalescenza per il secondo. Vivo in una città che credo non riuscirei a lasciare mai più perché me ne sono innamorata quasi più che di Paolo, abbiamo messo su casa, ci siamo sposati, abbiamo toccato la terra d'Africa e quella d'Asia, ci guardiamo ancora con i cuoricini negli occhi e ... siamo sempre pronti a prenotare un altro volo :)

Non credo che torneremo in Florida, il mondo è grande e sono pochi i posti in cui non mi stanco mai di tornare (Londra e basta, per essere precisini ^^) , ma è una terra che porterò nel cuore, molto più di quanto mai potessi aspettarmi prima di partire.


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