7 aprile 2017 - Florida City - Key West

7 aprile 2017 - Florida City - Key West

https://goo.gl/maps/b5PKaJEiNnR2


CANZONE DEL GIORNO
https://www.youtube.com/watch?v=Fc5-Fs8Gskg

La Florida ad aprile è davvero fantastica!
Clima meraviglioso, caldo ma asciutto, al mattino la leggera brezza ti  fa apprezzare la colazione all'aperto del nostro motel... 
Beh, la apprezziamo, ma ci lasciamo un angolino libero per la prima tappa della giornata...
A Florida City infatti c'è il celeberrimo negoziozooshopbar di Robert Is Here, che si aggira in prima persona tra i banchi e il piccolo serraglio dietro, dove un pappagallo saluta tutti quelli che gli passano davanti con un HELLO strillato nell'orecchio!

Robert è un personaggio, chiacchiera con tutti, come il 50% della popolazione USA ha un parente italiano, nel suo caso è la mamma palermitana, il banco è pieno di frutta e verdura, non solo bellissima, ma anche enorme!




Decidiamo di saziare l'angolino libero con delle fragole e 2 smoothies che hanno la consistenza della malta cementizia e il sapore di paradiso...
Naturalmente, ci portiamo via un po' di cosine da usare nella nostra nuova casetta... tra qualche giorno saremo a Roma, finalmente insieme, e un mesetto dopo, cominceremo la nostra vita a due!

Partiamo per Key West abbastanza presto, in modo di sfruttare al meglio queste 2 mezze giornate... Naturalmente, non è possibile fare tutta una tirata, l'ambiente è così bello e particolare che ci fermiamo ogni 3 per 2... 

Prima sosta, il Pennekamp State Park...




carino ma non esattamente indimenticabile nonostante le mille sfumature opalescenti dell’acqua, il sole e il cielo blu.

Poi facciamo una sosta a Islamorada, scelta per una ragione precisa, che ora, a distanza di 2 anni non ricordo più, o meglio, qualunque cosa fosse, non l'abbiamo trovata, ma abbiamo approfittato di una stazione di pompieri per qualche foto!








Non mi aspettavo che la via per Key West fosse tanto lunga, sarà per le soste foto, sarà perché davvero non si arriva più, ma prima che ce ne accorgiamo si fa l’ora di pranzo … ci fermiamo a una specie di baracchino permanente lungo la strada, con una struttura in cannicciato e pochi tavoli, Key Cuisine: a sorpresa, uno dei pasti più favolosi di tutto il viaggio. Un meraviglioso panino con la concha che ancora mi sogno, un’insalata e dei gamberi fritti che come sempre ci dividiamo. 




Ovviamente le soste non mancano neanche dopo pranzo, ci sono le reflex che saltellano strillando “fammi uscire, fammi uscire” ogni pochi chilometri e che fai, non le accontenti? Facciamo anche qualche simpatico incontro, e Paolo con rinnovata passione si dedica al tentativo di rendermi vedova prima di avermi sposata o in alternativa almeno di togliermi dieci anni di vita alla volta.

Si, perchè per scattare le foto all'iguana, mi sono messo in posizioni assai improbabili, un po' vicino al bordo... ma Mouette è un pizzzzzzzzzzzichino apprensiva!




 Arriviamo a Key West nel primo pomeriggio e ci fiondiamo verso il nostro hotel...
Il NYAH... Not Your Average Hotel...

Allora, piccola premessa... a Key West gli alberghi costano tra il carissimo e l'insostenibile, con i parcheggi che costano un rene e spesso non sono nemmeno troppo vicini... noi siamo stati attirati da un prezzo abbordabile (comunque il più caro del viaggio, considerando che quello di Miami ce l'ha pagato la Lufthansa) e dalla promessa "ADULT  ONLY"...

La lobby è un posto fighettissimo, molto curato, acqua fresca aromatizzata al limone, al cetriolo, alla fragola, macchina nespresso per offrire un caffè agli ospiti, il check in è un po' lungo e alla fine ci danno la nostra stanza...

Il NYAH (Not Your Average Hotel) è stato subito ribattezzato YBAH (Your Below Average Hotel)...

La porta della stanza si apre a stento perché è a filo col letto, letto che è a filo con TUTTE le pareti. 
C’è una parte superiore a castello ribaltabile che neanche negli scout, le due ante dell’armadietto scrauso hanno un numero come negli ostelli, il bagno è talmente grande che se non entro di lato mi incastro. Non c’è il phon, cosa che di solito nemmeno noto, ma considerando la cifra spesa mi sarei aspettata … la veranda è rumorosissima, ogni volta che passa qualcuno vibra tutta la stanza. Vabbè, è per una notte e se non avessimo pagato 250 euro probabilmente non mi ricorderei nemmeno del posto, alla fine io in ostello ci ho dormito più volte senza fare una piega. Quello che non capisco sono le valutazioni esagerate, capisco che devo spendere per forza e me lo faccio andar bene … ci avranno dato la stanza più sfigata della struttura, immagino. Di solito non siamo rompiballe, e siamo sempre generosi con le recensioni, non questa volta: non mi interessa se c’è la piscina nel patio, preferirei avere un po’ di spazio dove mettere le valigie senza dover salire sul letto per poter aprire l’armadio e infilarcele. Tra l’altro è l’ultima notte prima del volo e dobbiamo giocare a tetris per chiuderle … come rimpiango la nostra tendina col sacco a pelo!

Ma insomma, siamo a Key West e ci sono cose migliori da fare che passare la giornata a mollo nella piscina, ma non siamo in tanti a pensarlo!

Prima tappa, la casa di Hemingway, che a Key West ha abitato per un decennio e che dal 1940 ha lasciato un ricordo indelebile...


Si, perché Hemingway aveva un gatto polidattile e visto che tale gatto, tale padrone, il micio è andato in giro a strombazzarsi tutte le gatte dei dintorni che hanno praticamente creato una colonia di mici a 6 dita...



I mici hanno colonizzato la casa, sono liberi di muoversi e ...

...almeno la metà del tempo che ci passiamo è dedicata a molestare tutti i gatti residenti, esadattili o meno che siano che tanto io non faccio differenze. Mediamente ci stanno tutti, ma riesco a riportarmi a casa un glorioso Graffio Nobel che con mio grande dispiacere sparisce in pochi giorni. Vuoi mettere, quando ti chiedono cosa sia quell’orrendo squarcio, rispondere con nonchalance: “oh, sai, è stato uno dei gatti di Hemingway” ?



La casa e il giardino sono in stile coloniale spagnolo, con i suoi terrazzi e le grandi verande, una delle particolarità è questa fontana, usata dai gatti per abbeverarsi...


è stata fabbricata da Hemingway in persona, usando un orinatoio dello Sloopy Joe, il suo bar preferito di Key West...

😂😂😂😂😂😂😂 

Non riesco ad immaginare quanto rum avesse in corpo quando l'ha rubato...






Visto che è ancora presto per il tramonto, ma non è mai troppo presto per una birra, ci fermiamo nel giardino della birreria, dove gli avventori sono appena più colorati dei galli che passeggiano liberi in città...



Key West è un posto tamarro... 
Sono tamarri i negozi, con magliette improponibili e strani accendini in vendita...

Sono tamarre le case, le macchine, i turisti... ma anche i locali... Rumorosi, con i buttadentro che cercano di convincerti a berti un mojto a qualsiasi ora del giorno e della notte, con personaggi un pizzico vistosi un po' dappertutto...

Ecco, in una personale classifica di tamarragine, Key West è tra Las Vegas e Miami Beach!


Dopo la cultura, chiama la natura, con una gran sete che decidiamo di placare – strano - in birreria: un posto particolamente pittoresco in cui la livrea del gallo vivo che si aggira indisturbato e impettito tra i tavoli fa concorrenza alla giacca psichedelica di uno degli avventori, talmente psichedelica che mi fanno ancora male gli occhi. La mia Funky Budda è buonissima, a dispetto della scelta ponderata e meditata “perché mi piace il nome”, e una volta ristorati e ritemprati siamo pronti per la lunga passeggiata fino a Fort Zachary dove abbiamo deciso di andare a vedere il tramonto invece di optare per quello classico (e affollato) a Mallory Square. Se abbiamo fatto bene, decidetelo voi




Qui c'è molta meno gente, il litorale è libero e ci siamo seduti sulle rocce, in attesa del tramonto... si attraversa la base militare e si raggiunge la spiaggia dopo una passeggiata molto piacevole e ci si gode il calar del sole. L'unica nota stonata, sono le cannonate che ogni tanto partono dalle barche che incrociano davanti a noi!

Il venticello del tramonto è bello fresco e noi siamo ancora in tenuta estiva e decidiamo che è ora di cena... 
Ma naturalmente, Key West è piena di gente per lo spring break, i locali sono stracolmi e troviamo posto da Fogarty, scelto molto a sentimento, ma soddisfacente, con un'ottima cena di pesce e gamberi.




E anche questo viaggio si sta per concludere e tra uno scricchiolio della veranda e un rutto dei nostri tamarrissimi vicini di stanza, cerchiamo di dormire quest'ultima notte...


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