Lunedì 7 maggio 2018

Lunedì 7 maggio 2018

Il viaggio è lungo, tutto di notte, siamo pronti ad un flashback sulla nostra organizzazione...

VOLI:
Presi con KLM a luglio 2017, non è il volo più economico, quello era uno con la Ethiopian, ma vista l'esperienza di Barbara con EgiptAir per il volo Cairo - Entebbe, abbiamo preferito avere una compagnia europea.
Roma - Amsterdam - Windhoek con scalo tecnico nella "ridente" cittadina di Luanda, della quale vediamo solo l'aeroporto e la bidonville che circonda la città.
1579,94€ compresa la scelta dei posti nelle tratte intercontinentali.

ITINERARIO:
Troviamo delle ottime recensioni della Carboard Travel Box, compagnia namibiana che organizza tour di tutti i tipi, da quelli guidati a quelli self drive... Noi odiamo i tour in bus e via col giro autogestito!
Il primo itinerario proposto era di 5 settimane, che includevano il delta dell'Okawango e le Cascate Vittoria...
Purtroppo ferie e fondi sono quello che sono e riusciamo a trovare la quadratura del cerchio per un tour di 3 settimane, che spazia dall'estremo sud fino all'Etosha:

06/05/2018    In volo   
07/05/2018    Windhoek
C'est la vie Guesthouse
 08/05/2018    Hardap    Kalahari Anib Lodge
09/05/2018    Keetmanshoop    Quivertree Forest Rest Camp
10/05/2018    Fish River Canyon     Gondwana Canyon Village
11/05/2018    Luderitz    Island Cottage
12/05/2018    Luderitz    Island Cottage
13/05/2018    Kanaan    Kanaan Desert Retreat
14/05/2018    Sossusvlei    Mirage
15/05/2018    Sossusvlei    Mirage
16/05/2018    Swakopmund    Mylas Cottage
17/05/2018    Swakopmund   
Mylas Cottage
18/05/2018    Cape Cross Lodge    Cape Cross Lodge
19/05/2018    Kalkbron    Madisa Camp
20/05/2018    Grootberg    Grootberg Lodge
21/05/2018    Grootberg    Grootberg Lodge

22/05/2018    Dolomite    Dolomite Camp
23/05/2018    Okaukuejo    Okaukuejo Resort
24/05/2018    Halali     Halali Camp
25/05/2018    Halali     Halali Camp
26/05/2018    Waterberg    Waterberg Rest Camp
27/05/2018    Windhoek Maison Ambre Guesthouse
28/05/2018    In volo    


Sonja, la nostra consulente di viaggio, ci aggiusta l'itinerario, ma alcune delle proposte erano davvero fuori budget, soprattutto nelle città.
Abbiamo scelto dei B&B con delle valutazioni eccezionali prenotando con Booking, per il Fish River abbiamo trovato un ottimo prezzo (e soprattutto, disponibilità) su Hotels, al Grootberg abbiamo prenotato (non senza difficoltà) sul sito del resort.


Sonja ci indica anche la compagnia di noleggio migliore per prendere l'auto per l'on the road... alcune affittano dei normali suv, delle RAV, la X-trail o anche le Dacia Duster... beh, no, sono belle, magari comode, ma non hanno la robustezza e soprattutto le gomme del Mostro... ma ne parleremo dopo.

Gli adesivi sono pronti, magliette fatte, travelbook stampato con tutti gli orari di alba e tramonto quando scopriamo che...

Da quest'anno la Namibia non applica più l'ora legale, adeguandosi ai paesi confinanti...
Per cui, per una grandissima botta di culo, ci siamo trovati con l'alba ad orari accettabilissimi, tra le 7 e le 7:30, mentre il tramonto ci coglieva sempre intorno alle 18:30... si, le giornate non sono lunghissime, ma perfette per il nostro giro.

Torniamo al presente!

La giornata inizia prestissimo, con la colazione verso le 5 del mattino... oddio, la KLM è una buona compagnia aerea, ma col cibo... mai mangiato niente di peggio, nemmeno sulla economy della Qatar... 

Lo scalo a Luanda svuota praticamente l'aereo... la maggior parte delle persone scende qui, il clima è terribile e già alle 6 del mattino, l'afa è insopportabile.
Da qui, 2 ore di volo e siamo a Windhoek... sarà la quota (sorge a circa 1600m di altezza), sarà il venticello, ma l'aria è piacevole!


L'aeroporto di Windhoek è ...

PICCOLO!

nonostante sia la capitale, è una città di circa 300mila abitanti, non c'è un gran traffico di voli di linea e lo sbarco si fa a piedi, si riempie un modulo, timbro sul passaporto e via, benvenuti in Namibia!

Attendiamo con la solita ansia i nostri bagagli, finalmente, ci sono anche questa volta, usciamo e subito vediamo il nostro autista!

Ma prima di partire, dobbiamo cambiare un po' di contanti...
Eh, si, ci avevano detto di partire con tanto cash, che non è facile trovare posti dove si possa usare la carta di credito e ci avviamo a cambiare un migliaio di € in dollari namibiani.


Noi siamo così tanto abituati ad usare le carte che quando ci arriva un mazzetto da 15000$N in pezzi da 100 e 200 rimaniamo sconvolti... cominciamo a dividerceli, a metterne a mazzetti negli zaini e nei portafogli.

Alla fine, la grossa delusione è stata che abbiamo fatto fatica a finirli, perché l'unico posto dove è quasi sempre necessario pagare in contanti è dal benzinaio, anche se qualcuno accetta le carte.
Meglio comunque avere un po' di contante in pezzi piccoli, per le mance e per i vari parcheggiatori che vi guarderanno l'auto.


Comunque, sistemato il malloppo, partiamo col nostro driver alla volta dell'agenzia di noleggio, è in città, arriviamo, ascoltiamo le raccomandazioni della ragazza al banco e finalmente, ecco, il mostro:



Toyota Hilux, 2.4 diesel, 4 ruote motrici con ridotte, altezza minima 40 cm, pneumatici rinforzati, doppia gomma di scorta, serbatoio maggiorato a 140 litri, per un'autonomia stimata di 1200 km...
Si, in effetti consuma un po', difficilmente si va sopra i 10km/l, ma è il mezzo migliore per affrontare le strade namibiane!

Monto il mio fido Garmin, salgo e...

OH CAZZO...

OH CAZZO!

è tutto al contrario!!!

Ho imparato a portare l'auto più di 30 anni fa... per me il volante è a sinistra, il cambio a destra, le frecce a destra e il tergicristallo a sinistra...
Salgo e trovo il volante a destra, il cambio a sinistra e ogni volta che voglio mettere la freccia...




ARGH!
Fino al B&B di stasera, Barbara mi fa da navigatrice, dicendomi "resta dal lato tuo" o "mettiti sul mio lato", il tutto guidando un'auto che è grande più o meno quanto un box a Roma!
Arriviamo sani, salvi e sudati al B&B e cominciamo a sentire il peso del viaggio, ma non ci fermiamo, prepariamo il borsone per i prossimi 2 o 3 giorni, doccia, i gatti della padrona di casa ci prendono in simpatia e ci fanno un sacco di coccole, uno dei due ci entra in camera e prende possesso del tappeto.


Qualche carezza, lo facciamo accomodare fuori, riprendiamo il mostro e andiamo verso la sede della Cardboard Travel Box, per ritirare il nostro pacchetto di benvenuto.

 Riusciamo ad arrivare senza demolire Windhoek, chiediamo di Sonja che però non c'è e il nostro pacchetto ce l'ha lei... vabbè, ripassiamo domani, dentro c'era anche la carta sim da inserire nel tablet... Ci facciamo indicare un supermarket per fare un po' di spesa e ci indicano il centro commerciale più figo della città...

In effetti è bello, con un sacco di negozi, ma noi siamo curiosi di sapere cosa vendono al supermercato!
C'è tanta roba, anche il cibo per gli animali (e non lo troveremo solo a Windhoek, ma anche nei paesi), ci sono marche note, ma ci sono tanti prodotti locali.

E qui facciamo la nostra conoscenza con una nuova forma di dipendenza che portiamo a casa.


Il Biltong...

Beh, il biltong è quasi come il beef jerky... QUASI, perché è buonissimo!
Non è dolce, è speziato il giusto, è molto magro e fatto principalmente di selvaggina, orice, springbok, gnu... è fantastico e un bel pezzo ora è in casa nostra, pronto per essere affettato! 
Oggi prendiamo degli stick di springbok e le patatine da sgranocchiare in auto, acqua (tanta), un po' di attrezzature logistiche, qualche avocado e siamo pronti ad affrontare la strada domani!


Torniamo alla Guest House, sistematina dell'hangar che abbiamo come portabagagli e partiamo di nuovo verso il ristorante di stasera, scelto direttamente da casa e prenotato da qualche settimana...


Joe's Beer House, ben recensito, famoso per la ciccia e anche per altro (ma lo scopriremo al ritorno), ottima birra, probabilmente è il più celebre tra gli stranieri che passano per Windhoek.
Cibo davvero ottimo, facciamo subito conoscenza delle bestioline locali:




A fine cena, per cacciare le mandrie che ci galoppano in pancia, ci prendiamo il liquore tipico del posto, a base di ciliege, il Kleiner Keiler!
Il gioco del posto è farsi un selfie con il tappo appoggiato al naso e noi... non ce lo facciamo sfuggire!!!



Cotti, ce ne torniamo in appartamento e buonanotte!!!





 

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